Uomo politico scozzese (Culloden, Inverness, 1685 - Inverness 1747). Membro del parlamento dal 1721, dal 1725 lord advocate, quindi (1737) lord presidente della sessione in Scozia; fu favorevole all'unione con l'Inghilterra, e si sforzò di ottenere che i problemi scozzesi fossero trattati con equanimità: così nella ribellione del 1745 con la sua influenza mantenne leali alla corona molti capi scozzesi, ...
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Burnham, Forbes Sampson
Politico della Guiana (Georgetown 1923-ivi 1985). Dirigente dal 1949 del People’s progressive party, se ne distaccò per fondare (1957) un nuovo partito, il People’s national congress, [...] di cui rimase leader fino alla morte. Primo ministro dal 1964, negoziò con la Gran Bretagna l’indipendenza della Guiana (proclamata nel 1966), mantenendo ininterrottamente la guida del governo (dal 1980 ...
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Uomo di stato neozelandese (Lyttelton 1869 - Wellington 1947). Deputato liberale al parlamento neozelandese (dal 1908), divenne il leader del partito nazionale sin dalla sua costituzione (1925), accettandone la fusione (1928) con l'United Party. Primo ministro (1930-35), tenne il portafoglio degli Esteri, delle Finanze e degli Affari indigeni. Fu favorevole alla politica della "Imperial preference" ...
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Montalembert, Charles Forbes conte di
Politico e pubblicista francese (Londra 1810-Parigi 1870). Entrato (1830) nella redazione de L’Avenir, si unì a Lamennais e a Lacordaire nel sostenere la necessità [...] di un nuovo assetto politico fondato sulla religione cattolica, cui rispondesse un ammodernamento della Chiesa in senso liberale. Nel 1831, entrato a far parte della Camera dei pari, si impegnò per infrangere ...
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Uomo politico e pubblicista francese (Londra 1810 - Parigi 1870). Entrato (1830) nella redazione de L'Avenir, si unì a Lamennais e a Lacordaire nel sostenere la necessità e l'attualità di un nuovo assetto politico fondato sulla religione cattolica, cui rispondesse un ammodernamento della Chiesa in senso liberale. Condannato da Roma L'Avenir (1832), M., pur rimanendo fedele alle sue idee, si sottomise. ...
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inizio del 1°. Molto discusso è ancora il centro di origine della sua industria: C. Blinkenberg e J.J. Forbes pensavano al paese degli Ittiti, mentre O. Montelius riteneva che fosse l’isola di Creta. [...] In ogni modo le regioni dell’Asia Minore ebbero una posizione preminente nella propagazione dell’industria siderurgica nel mondo antico. La diffusione del ferro fu lenta e in un primo periodo esso fu ...
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Antica famiglia francese (originariamente de Monte Aremberti), già illustre nel sec. 13º. Nel sec. 16º si distinse André (v.) e, in epoca più recente, Marc-René (v.), Jean-Charles (v.), Pierre-Marc (v.) [...] e soprattutto il conte Charles Forbes (v.). ...
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LLOYD GEORGE, David, primo conte Lloyd George of Dwyfor (XXI, p. 341)
Piero TREVES
Occupò il decennio precedente la seconda Guerra mondiale a redigere i sei volumi delle War Memoirs (Londra 1933-36), [...] domestico il vol. del figlio, il secondo conte L. G., Dame Margaret, Londra 1946; inoltre l'elogio funebre di W. Churchill, Victory, Londra 1946; pp. 87-90; C. Forbes Adam, Life of Lord Loyd, Londra 1948; M. Thompson, The life of D. L. G., ivi 1948. ...
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preistoria
Disciplina che si occupa delle società che non hanno lasciato testi scritti, ossia di quei gruppi umani che hanno popolato la terra prima dell’uso della scrittura. Tale mancanza d’informazione [...] inizio del 1° millennio a.C. Molto discusso è ancora il centro di origine della sua industria: C. Blinkenberg e J.J. Forbes pensavano al Paese degli ittiti, mentre O. Montelius ritiene che sia l’isola di Creta. In ogni modo chi cerchi la propagazione ...
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Socialismo
Maurizio Degl'Innocenti
Il termine e il problema delle origini
Anche se sarebbe più corretto parlare di 'socialismi' (più che di 'socialismo') per la varietà e l'evoluzione, nel XIX e nel [...] per iniziativa di esponenti della Chiesa d'Inghilterra come Frederick Denison Maurice e Charles Kingsley, e dell'avvocato John Malcolm Forbes Ludlow, che aveva seguito in Francia le iniziative di Blanc e Buchez. L'intento dei socialisti cristiani era ...
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deinfluencing s. m. inv. Nel circuito dei social media, il suggerimento di non acquistare determinati prodotti perché sostenuti da una pubblicità ingannevole. ◆ In un articolo del New York Times dal titolo The Moral Quandary of ‘Slow Fashion’...
quitfluencer s. f. e m. Chi, dimettendosi dal posto di lavoro, col suo esempio spinge altri colleghi a fare lo stesso. ◆ Grandi dimissioni, lavoro agile, quitfluencer e dimissioni silenziose, il cosiddetto quiet quitting. Il mercato del lavoro...