Naturalista e matematico (Pratovecchio 1736 - Firenze 1808), abate camaldolese, prof. (1781-95) di geometria nell'univ. di Siena. Per primo introdusse il metodo paleontologico per la cronologia dei terreni [...] e dimostrò la natura extratellurica delle meteoriti. Si dedicò particolarmente allo studio dei Foraminiferi, dei quali tentò una classificazione stabilendo confronti con forme viventi. Compì anche studî sulle eruzioni d'idrocarburi della Romagna. ...
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Geologia stratigrafica
Maria Bianca Cita Sironi
SOMMARIO: 1. Introduzione e brevi cenni storici. 2. L'impatto della ricerca petrolifera sullo sviluppo della stratigrafia. 3. Natura e significato della [...] anni: ad esempio nel Neogene, che ha una durata di circa 24 milioni di anni, si contano 22 biozone standard a Foraminiferi planctonici, la cui durata media è quindi di circa un milione di anni; nel Quaternario si distinguono 7 biozone a nannofossili ...
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Piano geologico del Cretaceo inferiore compreso fra il Barremiano, in basso, e l’Albiano, in alto, particolarmente rappresentato nel dipartimento francese di Valchiusa (località di Apt). Nella regione [...] mediterranea durante l’A. si depositarono calcari bianchi compatti od oolitici con interstrati marnosi e bituminosi e arenarie con giacimenti di asfalto. L’A. viene suddiviso in numerose biozone in base alla presenza di foraminiferi planctonici. ...
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In geologia, primo periodo dell’era cenozoica, che comprende le epoche Paleocene, Eocene e Oligocene. I fossili denunciano l’esistenza di una abbondante flora di Angiosperme, Mono- e Dicotiledoni e una [...] regno animale è da notare, dopo la grande crisi biologica al limite tra Cretaceo e Terziario, la grande diffusione dei Foraminiferi, tra i quali assumono particolare importanza, per la stratigrafia e per la litogenesi, le Nummuliti (a cui sono spesso ...
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PALEONTOLOGIA (vol. XXVI, pag. 50)
Roberto Malaroda
Come per altre discipline scientifiche, lo sviluppo recente della p. ha portato al rapido incremento di particolari settori, alcuni dei quali hanno [...] Pars I: Animalia, Pars II: Plantae, Berlino, Gravenhage, L'Aia, dal 1913; Journal of Paleontology, Menasha, Tulsa, dal 1927; Catalogue of Foraminifera (a cura di B. F. Ellis e A. R. Messina), New York, dal 1940; Catalogue of Ostracoda (a cura di B. F ...
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In geologia, la prima epoca del Paleogene (era Cenozoica) compresa tra il Cretaceo e l’Eocene. Il P. ha una durata di circa 10 milioni di anni e comprende due piani, dal basso verso l’alto: Daniano e Thanetiano. [...] avvenuta al limite tra Cretaceo e Terziario, si presenta completamente rinnovata e decisamente più moderna. I Foraminiferi si diffondono con nuove forme sia planctoniche (Globigerine e Globorotalia) sia bentoniche (Alveoline, le prime Discocicline ...
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Paleontologo e geologo, nato a Sansevero (Foggia) il 21 aprile 1877, morto a Roma il 30 ottobre 1947. Professore di geologia alla università di Cagliari, poi di paleontologia e geologia a Roma (dal 1928).
Autore [...] dei terreni cretacei e terziarî di varie regioni dell'Italia meridionale, della Cirenaica e della Somalia; sui Foraminiferi dei terreni paleogenici e miocenici dell'Italia meridionale. Fondamentali i suoi studî sugli Echinidi, e specialmente sui ...
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L’ultimo dei cinque periodi in cui è suddivisa l’era paleozoica. In seguito all’emersione di nuove terre determinatasi per effetto dell’orogenesi ercinica, le condizioni climatiche subirono importanti [...] imponenti glaciazioni. La flora e la fauna subirono modifiche e impoverimenti graduali. Fra gli organismi animali i Foraminiferi continuarono ad avere importanza notevole nelle facies marine, in particolare con la permanenza delle Fusuline e delle ...
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Era geologica, della durata di circa 340 milioni di anni, compresa tra l’Archeozoico e il Mesozoico. Fauna e flora, molto sviluppate, accennano a un clima abbastanza uniforme su tutta la Terra; non mancano [...] minore, sono i Graptoliti, le Archeociatine, i Cistoidi, i Blastoidi, i Brachiopodi, i Tetracoralli e i Foraminiferi Fusulinidi. Nel P. fanno la propria comparsa i primi Vertebrati: gli Ostracodermi, strani pesci corazzati, gli Stegocefali ...
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Del pelago (dal gr. πέλαγος «mare»), cioè del mare aperto. In oceanografia, zona p., dominio p., distretto p., la regione del mare aperto, che ha limiti non precisamente determinabili né in senso orizzontale, [...] di due tipi: biogeni e non biogeni (abiogeni). I primi sono fanghi calcarei e silicei costituiti da scheletri di Foraminiferi planctonici, Coccoliti, Radiolari e Diatomee; i secondi sono invece costituiti da argille rosse o brune. La distribuzione ...
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foraminiferi
foraminìferi s. m. pl. [lat. scient. Foraminifera, comp. del lat. foramen -mĭnis «forame» e -fer «-fero»]. – Ordine di protozoi della classe rizopodi, abbondantemente rappresentati nei nostri mari, ben noti per il loro scheletro...
imperforato
agg. [comp. di in-2 e perforato]. – Non perforato. 1. In zoologia: guscio i., il guscio calcareo dei foraminiferi, che emettono i filopodî soltanto in corrispondenza dell’apertura principale; sono detti imperforati (anche come...