L’operazione di mettere in un silo cereali, foraggi, carbone ecc.; con senso più tecnico, insieme di metodi di conservazione delle foraggere umide alternativo alla fienagione. I vegetali freschi o semiappassiti [...] un contenitore tubolare di materiale plastico. Tra le due tecniche, la seconda porta a una migliore qualità del foraggio conservato e ha un minore impatto ambientale per il ridotto uso di materiale plastico.
In ambienti non vocati alla foraggicoltura ...
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Erba annua (Coix lacrymaiobi) delle Poacee, alta fino a 1 m, con foglie larghe; i fiori monoici, sono riuniti in spighette (le 3-7 superiori staminifere, le 1-2 inferiori pistillifere), cinte da una brattea, [...] e lucida (v. fig.). Il frutto è racchiuso da un guscio ovoidale, formato dalla brattea, di 10-15 mm di diametro. La pianta, originaria dell’India, è coltivata nelle regioni tropicali come foraggio e, in una varietà con guscio meno duro, come cereale. ...
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zucca Nome di varie specie di piante appartenenti per lo più ai generi Cucurbita e Lagenaria, della famiglia Cucurbitacee. Si coltivano Cucurbita pepo, maxima (v. fig.) e moschata, erbe annue, a fusto [...] , per lo più fritti, anche i fiori maschili; la varietà oblonga, detta z. da foraggio, è spesso coltivata nei campi di mais e i frutti sono un eccellente foraggio per i maiali. Cucurbita maxima è la z. comune; ha frutti generalmente grossi, fino a ...
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PALEO ODOROSO
Emilio Chiovenda
ODOROSO Nome italiano dell'Anthoxanthum odoratum L. (dal greco ἄνϑος "fiore", ξανϑός "giallo", per le spighe gialle a maturità). Graminacea della tribù Falaridee; è pianta [...] superiore sterili, ridotti alle glumette glumiformi bifide e alla sommità con resta diritta. È fortemente odorosa per la cumarina che contiene e costituisce anche ottimo foraggio. Il genere Anthoxanthum presenta 5 specie della regione mediterranea. ...
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SAN GEMINI (A. T., 24-25-26 bis)
Riccardo RICCARDI
Giuseppe RUA
Guido RUATA
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Giustiniano DEGLI AZZI-VITELLESCHI
GEMINI Paese e comune dell'Umbria, in provincia di Terni. Il paese, situato su un [...] produzione di circa 10.000 q. annui di grano, 1500 di mais e 26-27 di foraggi) e da colture specializzate di piante legnose (10%; quasi tutti oliveti). Dell'area rimanente il 3,5% è a prati e pascoli permanenti, il 3% a boschi e il 5,8% improduttivo ...
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SORESINA (A. T., 24-25-26)
Giuseppe Caraci
Città e comune della provincia di Cremona, Soresina è insediamento antico (se ne ha ricordo dopo il secolo XI), ch'ebbe notorietà specie durante il periodo [...] comunale (28,28 kmq.), tutto in pianura, è coltivato a cereali, lino, gelsi e viti; cospicua è anche la produzione del foraggio, con la quale sta in rapporto un fiorente allevamento del bestiame bovino.
La popolazione era di 8356 ab. nel 1861, di 10 ...
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veccia Nome volgare attribuito a parecchie leguminose selvatiche dei generi Lathyrus, Lotus e Vicia (famiglia Fabacee), e particolarmente alle specie coltivate. Comunissima anche allo stato spontaneo [...] ), che ha spiccate doti di rusticità, e la v. di Narbona (Vicia narbonensis), spontanee in Italia.
La pianta verde o secca si usa come foraggio; i semi come mangime per animali da cortile: macinati danno una farina giallognola, con odore di legumi. ...
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sovescio Pratica agraria che consiste nel concimare un terreno sotterrandovi piante o parti di esse allo stato fresco; a tal fine si impiegano materiali vegetali cresciuti o appositamente seminati sul [...] le molte piante che si prestano per il s. sono da preferire le Fabacee (lupino, favetta, trifogli, veccia, pisello da foraggio, soia, fieno greco, colza, segale ecc.), che utilizzando l’azoto atmosferico arricchiscono il terreno di questo elemento. ...
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(dal lat. agricultura; fr. agriculture; sp. agritultura; ted. Ackerbau; ingl. agriculture).
Con questo nome si designa il complesso delle attività che l'uomo dirige al fine di conseguire dalla terra la [...] il 10% da prati naturali irrigui, per il 12,5% da pascoli permanenti e per il 15% da terreni con produzione accessoria di foraggio.
Ma per i prati artificiali, alla cui grande importanza fu già accennato, è da rilevare che, se la loro superficie e ...
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Pianta annua della famiglia Leguminose-Papilionate con fusti eretti ramosi (3-8 dm.) foglie composte trifogliolate con foglioline bislunghe obovate; fiori solitarî o a coppie quasi sessili, bianco-giallastri; [...] in epoche assai remote. In Italia è spontaneizzata qua e là in Liguria, Toscana, Sardegna e Sicilia. È stata coltivata come foraggio, ma il suo uso è abbandonato, perché comunica alla carne e al latte degli animali un odore e un sapore disgustosi: è ...
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foraggio
foràggio s. m. [dal fr. fourrage, der. del fr. ant. feurre «strame», voce di origine franca]. – Nome generico di tutti i prodotti che servono di alimento al bestiame domestico, soprattutto vegetali, come l’erba fresca dei pascoli,...
foraggiamento
foraggiaménto s. m. [der. di foraggiare]. – Il far provvista di foraggio e vettovaglie. Si dice anche, in etologia (in ingl. foraging), del comportamento di quegli animali che, nel loro ambiente, vanno muovendosi in continua...