Nome, usato in agraria, di Ornithopus sativus, erba annua della famiglia Leguminose della regione mediterranea occidentale, coltivata in certi paesi dell’Europa come foraggio; è importante perché prospera [...] anche su terreni sabbiosi e aridi ...
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moco
Bruno Bernabei
. È propriamente un legume senza pregio (cfr. Castellani, Nuovi testi, glossario: sub v. mocato, " una specie di vecce "), usato per foraggio, e fino a tutto il Trecento significò [...] figuratamente " cosa di nessun valore ", " inezia ".
D. se ne avvale eccezionalmente, secondo l'uso traslato, in uno dei sonetti a Dante da Maiano (Rime XLII 6 di saver ver voi ho men d'un moco), per esprimere, ...
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Comune della prov. di Milano (10,7 km2 con 18.821 ab. nel 2008). Il territorio, irrigato dai canali Villoresi e della Martesana, produce granturco, ortaggi, riso, foraggio. Vi hanno sede numerose industrie [...] alimentari (caseifici, con produzione del formaggio gorgonzola, caratterizzato dalla presenza di una speciale muffa, Penicillium glaucum, che conferisce alla pasta venature verdastre), elettrotecniche, ...
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trebbie Nell’industria della birra, residuo dell’ammostatura costituito dalle scorze del malto e da altre parti per le quali non avviene la saccarificazione. Le t. sono utilizzate come foraggio: essiccate [...] contengono mediamente, in percentuale, il 12-15 di acqua, il 21-24 di sostanze azotate, il 6-7 di grassi, circa il 40 di sostanze estrattive non azotate, il 4-5 di sostanze minerali ...
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(o scamollatura) In agricoltura, taglio dei soli rami laterali di alcune piante arboree, praticato in modo che nel punto del taglio germoglino periodicamente nuovi rami da tagliare per varie utilizzazioni [...] (fascine, foraggio ecc.). La pianta arborea cui si è praticata la s. è detta sgamollo (o scamollo), e ceduo a sgamollo è il tipo di ceduo in cui si tagliano solo i rami laterali degli alberi, lasciando intatti il fusto e la parte superiore della ...
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Comune della prov. di Pavia (52,1 km2 con 15.325 ab. nel 2008), situato a 108 m s.l.m., nella Lomellina. Il territorio, ben irrigato, dà riso, frumento, ortaggi, foraggio. L’industria è fiorente nei rami [...] alimentare, tessile, calzaturiero, meccanico, delle materie plastiche e della gomma.
Centro di origine gallica, dalla fine dell’11° sec. il suo comune fu soggetto a Pavia, in odio alla quale i Milanesi ...
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SORGO (lat. scient. sorghum)
Fabrizio CORTESI
Genere di Graminacee (Linneo, 1735), oggi considerato come sottogenere di Andropogon (v.): secondo E. Hackel comprende 13 specie. Il S. arundinaceum Scop., [...] : saccharatum, technicum, vulgare, cernuum, durha, ecc. In Europa si coltiva più a scopo tecnico che alimentare oppure per foraggio; in America si ricava zucchero dai culmi della var. saccharatum e di altre. Dalle granella, fatte fermentare, si ...
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Costruzione destinata al contenimento di prodotti alla rinfusa e in particolare di cereali e loro derivati, legumi, semi di qualsiasi tipo, foraggi, inerti e prodotti chimici in genere. I s. per cereali [...] ’aria, a una temperatura di 45-50 °C. Perché questo processo biologico possa svolgersi nel modo migliore occorre che il foraggio venga isolato termicamente e compresso con una pressione costante. La forma più adatta per questi s. è quella cilindrica ...
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fienaròla Pianta della famiglia Poacee (o Graminacee) del genere Poa, e in particolare P. trivialis, la f. comune, e P. pratensis, la f. dei prati. La f. cresce nei pascoli e nei boschi e fornisce un ottimo [...] foraggio, sia fresco sia secco, appetito da tutti gli animali; è anche detta erba f. (o fienaiola) e gramigna dei prati. ...
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ZERIBA
Nello PUCCIONI
. Vocabolo di origine araba, passato anche nel linguaggio coloniale italiano dell'Africa Orientale. Originariamente era adoperato in special modo a designare un recinto, sia la [...] sola palizzata costruita di canne intrecciate e di foraggio o di paletti accostati strettamente l'uno all'altro che chiude un gruppo di capanne e il relativo spiazzato per il bestiame, sia quel cerchio di piante spinose secche, non fissate in alcun ...
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foraggio
foràggio s. m. [dal fr. fourrage, der. del fr. ant. feurre «strame», voce di origine franca]. – Nome generico di tutti i prodotti che servono di alimento al bestiame domestico, soprattutto vegetali, come l’erba fresca dei pascoli,...
foraggiamento
foraggiaménto s. m. [der. di foraggiare]. – Il far provvista di foraggio e vettovaglie. Si dice anche, in etologia (in ingl. foraging), del comportamento di quegli animali che, nel loro ambiente, vanno muovendosi in continua...