SENAPE (fr. moutarde, oppure sénevé; sp. mostaza; ted. Senf; ingl. mustards)
Fabrizio CORTESI
Alberico BENEDICENTI
Esistono due sorta di senape: la senape nera e la bianca. La prima è fornita dai [...] erba annua della famiglia Crocifere molto comune nell'Europa meridionale e che viene anche coltivata come pianta oleifera e come foraggio; ha il fusto ruvido al tatto, dell'altezza di circa 1 m., foglie pennatolobate leggermente pelose, fiori giallo ...
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. Nella serie delle costruzioni usate temporaneamente, poste in quelle zone altimetriche delle Alpi dove un proficuo insediamento è possibile soltanto d'estate, il fienile è quella che serve a riparare [...] la stalla; quanto a forma e grandezza presenta caratteristiche diverse in rapporto alle forme di coltura, al numero dei capi e anche al clima, che obbliga a conservare quantità più o meno grandi di foraggio. V. per quest'ultimo rurali, costruzioni. ...
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TARELLO, Camillo
Salvatore Ciriacono
– Nacque a Lonato, nel Bresciano, «non prima del 1513, non dopo il 1523» (come argomenta in modo filologicamente ineccepibile Berengo, 1975, p. IX); dalle fonti [...] anno di riposo a maggese lavorato e un anno a frumento. In un altro schema consigliava un lungo periodo a foraggio (15 anni), seguito da un quinquennio a frumento, avvicendato con altre colture, il tutto ripartito equamente sulla superficie aziendale ...
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CARONELLI, Pietro
Paolo Preto
Nato a Conegliano (Treviso) nel 1736 da famiglia nobile, compiuti i primi studi letterari e filosofici nella sua città natale, frequentò l'università di Padova dove conseguì [...] l'usanza di portare d'inverno le pecore in pianura (la salute degli animali, mancanza di pascoli sui monti, scarsezza di foraggio) e accusa la loro inerzia; bisogna impedire loro l'uso dei terreni di pianura inducendoli invece ad un più ordinato e ...
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fermentazione
Marco Bazzicalupo
Processo catabolico di produzione di energia sotto forma di ATP, nel quale una molecola organica endogena, ma non l’ossigeno esogeno, partecipa quale accettore di elettroni [...] animale, conservati nei silos (insilati), sono sottoposti all’attività fermentativa dei microrganismi dando luogo al foraggio. I processi di fermentazione sono, generalmente, condotti in contenitori particolari, detti appunto fermentatori, nei quali ...
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Pratica agricola di vario tipo, che ha lo scopo di anticipare la fioritura o la fruttificazione di alcune piante ed è specialmente seguita in orticoltura e nel giardinaggio. Le forme più comuni di f. sono [...] pianta.
Prato forzato È il prato, soprattutto del trifoglio ladino, quando sia seminato fra la segala e l’avena da foraggio; i lavori che si fanno a queste ultime piante preparano il terreno molto favorevolmente anche per il trifoglio ladino, che ...
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È una pianta da orto della famiglia Crocifere. Nella sua forma originaria selvatica ha fusto abbastanza elevato, ramoso in alto, foglie piane glauche lobate carnosette, fiori piccoli di colore giallo pallido; [...] avvicina alla forma spontanea; si mangiano dall'uomo le foglie tenere e le spuntature apicali, e si coltiva anche per foraggio.
2. gemmifera DC. (volg. cavolo di Bruxelles; fr. chou de Bruxelles; sp. col de Bruselas, col rosita; ted. Rosenkohl; ingl ...
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Pianta, così detta dal colore giallo-dorato, lucente, dei fiori, per solito un poco globosi nel boccio. Con questo nome si designano diverse specie del genere Ranunculus, cioè lanuginosus, velutinus, acris, [...] animali pascolanti: la loro acredine diminuisce con il disseccamento, per cui in tale stato possono ancora costituire un foraggio utilizzabile, ma non certamente buono. Se ne hanno alcune varietà a fiore doppio, globoso, cui più propriamente conviene ...
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È una pianta della famiglia Leguminose-Papilionate, originaria dell'Oriente e più precisamente dell'Asia occidentale e centrale, recata dalla Media (donde il nome medica) in Europa fin dall'epoca romana. [...] a 1-i 1/2 giri; M. vulgaris L., fiori violetti con venature più oscure sul vessillo; calice mai peloso-ghiandoloso; legumi avvolti a 11/2-3 giri (v. foraggio).
Il parassita che reca maggiori danni alle colture di erba medica è la Cuscuta (v.). ...
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Nome comune del genere Hordeum (famiglia Poacee) e in particolare del complesso di specie coltivate.
Caratteri generali
Le specie coltivate sono piante annue con culmo basso (circa 60-90 cm), foglie corte [...] ’Africa settentrionale e nell’Estremo Oriente, in particolare per la preparazione di minestre. In Europa, viene coltivato soprattutto come foraggio o per la preparazione della birra (malto), dell’alcol e dell’amido. Un buon o. per la preparazione del ...
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foraggio
foràggio s. m. [dal fr. fourrage, der. del fr. ant. feurre «strame», voce di origine franca]. – Nome generico di tutti i prodotti che servono di alimento al bestiame domestico, soprattutto vegetali, come l’erba fresca dei pascoli,...
foraggiamento
foraggiaménto s. m. [der. di foraggiare]. – Il far provvista di foraggio e vettovaglie. Si dice anche, in etologia (in ingl. foraging), del comportamento di quegli animali che, nel loro ambiente, vanno muovendosi in continua...