Nome generico di ogni pianta che, nella parte epigea, non possiede fusto legnoso. Le e., o piante erbacee, sono per lo più annuali, ma possono essere biennali o perenni, se la parte sotterranea è persistente [...] condizioni avverse è assicurata dai semi o da organi sotterranei durevoli. E. liquida Liquido che si ottiene torchiando erbe foraggere fresche e che corrisponde circa al 30-45% di queste. Si somministra agli animali, particolarmente ai non ruminanti ...
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Genere di piante delle Fabacee con circa 100 specie della regione mediterranea, di cui 28 in Italia. Sono erbe per lo più annue, simili ai trifogli, con fiori più spesso gialli e legumi avvolti a spirale [...] in primavera, deve essere molto fitta e richiede 40-50 kg per ha. L’irrigazione deve essere moderata. Molto produttiva, dà un foraggio di ottima qualità; nelle buone condizioni di ambiente e di coltura si possono avere 4 o più tagli per anno con una ...
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Famiglia cosmopolita di piante Monocotiledoni (già dette Graminacee), ordine Poali, caratterizzata dai fiori con perianzio ridotto a 2, di rado 3, squame (lodicole), 3 stami, raramente 1 o più di 3; un [...] mais, la canna da zucchero, la segale, il tef, l’alfa, lo sparto, la canna comune e i bambù, oltre a molte foraggere.
L’ordine Poali comprende oltre alle P. le famiglie Restionacee e Gioinvilleacee. Negli anni 1990 le Poali sono state studiate da un ...
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BARTALINI, Biagio
Nacque a Torrita in Val di Chiana nel 1746; discepolo del naturalista Giuseppe Baldassari, gli successe nel 1782 nella cattedra di fisica e di chimica nell'università di Siena, quindi [...] e altre, che forniscono un olio utile per la medicina, l'illuminazione e la saponeria. Il B. trattò inoltre delle piante foraggere che si possono coltivare nelle crete senesi e nella Val di Chiana, e di vari altri vegetali utili. Egli non trascurò la ...
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CRESCINI, Francesco
Andrea Negri
Nacque il 14 febbraio del 1901 a Maderno (Toscolano Maderno, in prov. di Brescia) da Battista e da Caterina Pollini; nel 1925 conseguì la laurea in scienze agrarie presso [...] del riso coltivato in Italia, Milano 1958; Problemi di miglioramento genetico di piante erbacee, Pisa 1961; Le colture foraggere ed in particolare le leguminose, in Giornale d'agricoltura, LXXII (1962), 1; Sul miglioramento genetico dell'erba medica ...
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Nacque a Casinalbo, frazione di Formigine (Modena) il 17 dic. 1865 da Alfonso e da Emilia Pajni. Interessato dagli studi naturalistici già negli anni del liceo fu guidato da P.R. Pirotta, giovane titolare [...] di Bambusa; della raccolta delle piante medicinali; delle piante adatte al consolidamento dei terreni; delle ricerche su piante foraggere e sulla produzione delle relative sementi; dei pascoli di altitudine. Tra altri argomenti cari al F. l'attenta ...
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foraggiamento
foraggiaménto s. m. [der. di foraggiare]. – Il far provvista di foraggio e vettovaglie. Si dice anche, in etologia (in ingl. foraging), del comportamento di quegli animali che, nel loro ambiente, vanno muovendosi in continua...
foraggiare
v. intr. e tr. [dal fr. fourrager; v. foraggio] (io foràggio, ecc.). – 1. intr. (aus. avere) Andare per la campagna in cerca di foraggio e di vettovaglie (detto di soldati in guerra e per lo più con riferimento a tempi passati):...