Tratto più o meno esteso di terreno coperto di erbe spontanee che non vengono falciate, totalmente o in parte consumate sul posto dagli animali erbivori.
P. permanenti molto ricchi sono diffusi dove esistono [...] e consolidamento del terreno, estirpazione dei cespugli, prosciugamento di acquitrini, miglioramento della cotica erbosa (semine di foraggere più utili o più adatte, quali Leguminose e Graminacee), impianti d’irrigazione e altri lavori.
Il p ...
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Ustilaginomiceti Classe di Funghi Basidiomiceti, comprendente più di 1400 specie parassite di Fanerogame, particolarmente Poacee e Ciperacee. Hanno micelio interno, settato, che produce spesso una grande [...] animali che se ne cibano; lo stesso accade anche se gli animali ingeriscono grandi quantità di foglie di alcune foraggere attaccate da questi funghi.
L’ustilaginismo è l’intossicazione da Ustilago maydis, parassita del mais; le sue manifestazioni ...
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Domesticazione
Robert Delort
L'uomo e gli esseri viventi
Inizialmente l'uomo ha proceduto allo sfruttamento della natura attraverso la raccolta, la caccia e la pesca; è soltanto durante il breve e abbastanza [...] del tanno, delle scorze, delle alghe, del profumo delle piante aromatiche, delle piante medicinali, per la tintura e da foraggio, della vegetazione adatta a nutrire gli animali 'utili' come anche di quella adatta a ornare le nostre case. Ancora oggi ...
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Ecosistemi regolati dall'uomo
Fabio Caporali
(Dipartimento di Produzione Vegetale, Università della Tuscia, Viterbo, Italia)
La pressione demografica e tecnologica ha influito sensibilmente sugli ecosistemi [...] e rappresenta il grado massimo di semplificazione degli agroecosistemi. Gli allevamenti 'senza terra' funzionano senza il supporto dei foraggi prodotti in azienda (catene di pascolo) e senza il riciclo delle deiezioni (catene di detrito) integrate in ...
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Nacque a Chiesina, frazione di Lizzano in Belvedere (Bologna) il 17 febbr. 1859, da Luigi e da Maria Miglianti. Non seguì studi regolari ma si dedicò fin da ragazzo all'osservazione del circostante ambiente [...] nerume delle pere causato da Macrosporium sidowyanum, della cancrena delle "zampe d'asparago" e di alcune malattie delle piante foraggere che causano malattie al bestiame che se ne ciba con alterazione del latte e dei derivati.
Si occupò altresì di ...
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Ecologia
L’a. è tutto ciò che circonda e con cui interagisce un organismo. Il concetto di a. è quindi relativo e comprende tutte le variabili o descrittori biotici e abiotici in cui un organismo vive e [...] confronti dell’erosione, si possono suddividere le colture in due gruppi: quelle con azione antierosiva (prati avvicendati, foraggere permanenti e boschi) e quelle con minore efficacia (colture arboree e altri seminativi). Ma il rapporto tra erosione ...
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Biodiversità
Enrico Porceddu
Gian Tommaso Scarascia Mugnozza
La biodiversità, o diversità biologica, è definita dalla Conferenza dell'ONU su ambiente e sviluppo tenutasi a Rio de Janeiro nel 1992 (art. [...] dei benefici, facilita l'accesso, espressamente menzionato, alle risorse di un gruppo di 64 generi di piante alimentari, foraggere e per uso agroindustriale, differenziati in centinaia di specie e molte migliaia di varietà elette e locali. Il ...
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foraggiamento
foraggiaménto s. m. [der. di foraggiare]. – Il far provvista di foraggio e vettovaglie. Si dice anche, in etologia (in ingl. foraging), del comportamento di quegli animali che, nel loro ambiente, vanno muovendosi in continua...
foraggiare
v. intr. e tr. [dal fr. fourrager; v. foraggio] (io foràggio, ecc.). – 1. intr. (aus. avere) Andare per la campagna in cerca di foraggio e di vettovaglie (detto di soldati in guerra e per lo più con riferimento a tempi passati):...