Figlia (Châtillon-sur-Loing 1555 - Fontainebleau 1620) di Gaspard II; sposa dal 1571 di Charles de Téligny, l'anno successivo perse il marito e il padre nella strage della notte di s. Bartolomeo e fu costretta [...] a rifugiarsi in Svizzera (fino al 1576). Risposatasi con Guglielmo d'Orange il Taciturno (1583), nel 1584 le fu assassinato anche il secondo marito. Visse allora tra l'Olanda e la Francia: patrocinò la ...
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Archeologo, viaggiatore, diplomatico (Parigi 1807 - Fontainebleau 1869), figlio di Alexandre-Louis-Joseph; fu più volte deputato e membro di missioni diplomatiche, conservatore delle antichità del Louvre [...] (1845-48 e 1850-57) e infine (1857) direttore generale degli archivi dell'Impero e senatore (1868). Alcune sue importanti opere (Voyage de l'Arabie Petrée, 1830-33; Voyage en Orient, 1837 segg.) segnano ...
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Medico e matematico (Montdidier 1497 - Fontainebleau 1558). Dopo studî di fisica e di matematica (De proportionibus, 1528), si dedicò allo studio e all'esercizio della medicina e divenne nel 1556 archiatra [...] di Enrico II. La sua prima opera medica, De naturali parte medicinae (1542), pur muovendosi all'interno delle concezioni galeniche, ha alcune originali osservazioni di anatomia e di fisiologia (per es., ...
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Poeta francese (Parigi 1842 - Valvins, Fontainebleau, 1898). Fu uno dei massimi esponenti della poesia simbolista. Nei suoi versi cercò di raggiungere la "poesia pura", mediante un linguaggio che, con [...] ermetica oscurità, comunicasse al lettore attraverso la musicalità del ritmo e dei suoni e la suggestione delle immagini; la sua poesia, che con un linguaggio raffinato e involuto cerca di attingere al ...
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Pittrice e scultrice francese (Bordeaux 1822 - Fontainebleau 1899). Avviata all'arte dal padre Raymond (m. Parigi 1849), si dedicò prevalentemente alla pittura di animali. Ebbe larga notorietà in Francia [...] e in Inghilterra, sin dal Salon del 1853, in cui aveva esposto il Marché aux chevaux ...
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Architetto e teorico dell'architettura (Bologna 1475 - Fontainebleau 1554). Nonostante l'incerta cronologia degli esordî, è indubbia la lunga formazione a Bologna, dove S. iniziò e condusse, fino al 1510 [...] identificata né ricostruita con certezza (prob. facciata di Villa Trissino a Cricoli, 1538; portale dell'hôtel du Grand Ferrare a Fontainebleau o castello di Ancy-Le-France, iniziato nel 1546). La sua attività di teorico, pur criticata da P. Cataneo ...
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Pittore e incisore (n. 1510 circa - m. Fontainebleau 1550), identificabile con Antonio Fantuzzi. Scolaro a Bologna del Parmigianino, fu operoso in Francia a Fontainebleau sotto la direzione del Primaticcio. [...] Incise soggetti varî, profani, mitologici, di fantasia e decorativi, ricavati da invenzioni del Primaticcio e scolari, del Rosso Fiorentino e di Giulio Romano. Il suo migliore saggio è Ercole che lavora ...
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Pittore (n. Modena 1509 circa - m. forse Fontainebleau 1571). Uno dei più brillanti rappresentanti del manierismo emiliano, si formò guardando all'arte dei Dossi, del Correggio e poi del Parmigianino; [...] , paesaggi e con le Storie di Camilla, di pal. Poggi (1550-52), ora sede dell'univ. di Bologna. Chiamato a Fontainebleau da Enrico II (1552), vi dipinse affreschi su disegni del Primaticcio (sala da ballo, galleria di Ulisse, ecc.), ma lavorò anche ...
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Uomo politico francese (Chatou 1885 - Foresta di Fontainebleau 1944). Capo di gabinetto di G. Clemenceau (1916-19), deputato (1919 e, senza interruzione, dal 1928), fu ministro delle Poste in varî gabinetti [...] (1934-36). Di tendenza moderata, M. ritornò al governo solo dopo la fine dei ministeri di fronte popolare (ministro delle Colonie con É. Daladier e con P. Reynaud, che, nel 1940, lo trasferì all'Interno). ...
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Pittore (Gouda 1548 - Amsterdam 1616); fu a Parigi, Fontainebleau, poi a Londra (dal 1573) come pittore di corte e dal 1581 ad Amsterdam. Divenne noto soprattutto come ritrattista (Amsterdam, Rijksmuseum: [...] Ritratto di uomo, e sul retro Putto che fa le bolle di sapone, 1574; Compagnia del capitano D. J. Rose Craus, 1588). Opere di soggetto mitologico e biblico sono note solo attraverso disegni e stampe ...
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arazzeria
arazzerìa s. f. [der. di arazzo]. – 1. L’arte di fare gli arazzi, e il luogo dove si tessono o si custodiscono: l’a. di Bruxelles, di Fontainebleau. 2. Complesso di arazzi.