Sociolinguistica
Gaetano Berruto
Oggetto e ambito della sociolinguistica
Pur essendo una facoltà che fa parte del bagaglio di capacità innate degli esseri umani, il linguaggio verbale viene tipicamente [...] linguistico. In linea di principio, il mutamento (almeno ai livelli sintomatici per il sistema linguistico, la fonetica e la fonologia, la morfologia e la sintassi) è costituito dalla trasformazione di un elemento categorico di un sistema in un altro ...
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Scienza indiana: periodo classico. La tradizione del vyakarana (grammatica')
George Cardona
La tradizione del vyākaraṇa (grammatica')
L''Aṣṭādhyāyī' di Pāṇini
L'Aṣṭādhyāyī (Trattato in otto capitoli) [...] nominale originaria. L'autore adotta poi una particolare posizione riguardo alla t che figura nella regola (in ād aic, per accomodamento fonologico da āt aic): questa non si accompagnerebbe alla ā precedente, bensì ad aic che segue, per far sì che ai ...
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Il lessico è l’insieme dei lessemi (o, con termine non tecnico, delle parole) di una lingua. Come altre lingue nazionali, che vengono usate da secoli per molte delle principali funzioni comunicative, anche [...] hanno fatto il loro primo ingresso nel volgare medievale quando, da un lato, questo aveva già acquisito la propria fisionomia fonologica e grammaticale, e, dall’altro lato, il latino aveva cessato già da tempo di essere la principale lingua parlata e ...
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Malgrado il suo nome antico (che fu recuperato solo in età rinascimentale, riferito a una subarea della regione attuale, così chiamata dopo l’Unità), il Lazio è una regione dalla fisionomia piuttosto recente. [...] di autori come Cesare Pascarella e Trilussa si orientarono verso una grafia non ‘fonetica’, come quella belliana, bensì ‘fonologica’.
Molte le oscillazioni presenti anche nel Pasticciaccio di ➔ Carlo Emilio Gadda – che, come si sa, si era avvalso ...
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In pochi casi, come in quello dell’italiano moderno, nel fare la storia di una lingua ci si imbatte in un termine cronologico preciso che abbia segnato un cambiamento netto di situazione ambientale generale [...] da quella tra uso parlato e uso scritto nella stessa persona. Nel parlato le tracce di regionalismo a livello fonologico (il diverso trattamento della s intervocalica sorda o sonora; le incertezze nei timbri vocalici di e e o che interessano ...
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La sociolinguistica è il settore delle scienze del linguaggio che si occupa dei rapporti fra lingua e società. Pare che il termine sociolinguistics sia stato usato per la prima volta all’inizio degli anni [...] da diverse varietà regionali. A inizio del terzo millennio, pare infatti che la marcatezza regionale, almeno nella fonologia, sia nei giovani sensibilmente diminuita rispetto a venti o trent’anni prima. Adolescenti e giovani adulti hanno spesso ...
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ITALIA (XIX, p. 693; App. I, p. 742; App. II, 11, p. 72)
Mario Cataudella
Giuseppe de Meo
Giovanni Spadolini
Ignazio Baldelli
Alessandra Briganti
Fortunato Bellonzi
Carlo Melograni
Confini. - Con [...] attraverso una continua mediazione di elementi dialettali. In particolare, nelle varietà regionali dell'italiano parlato la realtà fonologica dei sottostanti dialetti è fortemente presente, anche perché, per secoli e secoli, la lingua comune ha ...
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fonologia
fonologìa s. f. [comp. di fono- e -logia]. – 1. Nella linguistica tradizionale, sinon. di fonetica nella sua accezione più generale, come dottrina dei suoni di cui è costituita la parola, significato precisatosi poi in quelli di...
fonologico
fonològico agg. [der. di fonologia] (pl. m. -ci). – Della fonologia, che ha rapporto con la fonologia: il sistema f. dell’italiano. ◆ Avv. fonologicaménte, dal punto di vista della fonologia.