L’accento grafico è il segno diacritico che si pone sopra le vocali per evidenziarne la maggiore intensità fonica e, talvolta, il grado di apertura (➔ vocali). L’italiano ha tre tipi di accento grafico: l’acuto (′), il grave (‵) e il circonflesso (^); solitamente, sulle vocali di cui non si distingue l’apertura, l’accento grafico è grave (à, ì, ù), mentre è grave o acuto sulle altre vocali, a seconda ...
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PSICOLINGUISTICA
Domenico Parisi
(App. IV, III, p. 100)
La p. è nata negli anni Cinquanta, come frutto della collaborazione tra psicologi interessati al linguaggio e linguisti, e ha svolto un ruolo [...] dell'esperienza, la frequenza delle varie classi di verbi incontrati in tale esperienza, il grado di somiglianza fisica (fonologica) tra i verbi appartenenti alle varie classi, e l'organizzazione interna che si sviluppa inevitabilmente in un sistema ...
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I verbi sintagmatici sono verbi polirematici (cioè composti da più elementi; ➔ polirematiche, parole) come andare giù, tirare su, venire fuori, mettere sotto, ecc., che hanno la struttura verbo + particella. [...] anche a livello prosodico: «gli avverbi che sono parte di un verbo sintagmatico sono tonici, tendono a formare parola fonologica con la parte verbale del verbo sintagmatico e, in posizione finale, portano il rilievo maggiore» (Simone 1997: 167), come ...
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Il termine interferenza si riferisce all’azione di un sistema linguistico su un altro e agli effetti provocati dal contatto tra lingue, e si usa in una duplice accezione: per indicare i ➔ prestiti di elementi [...] Italia.
Melillo, Armistizio M. (a cura di) (1991), Lettere dalla Merica, Bari, Adriatica.
Melo Vieira, Marcílio (2007), Influssi fonologici dell’italiano nel portoghese parlato a San Paolo del Brasile, «Educazione permanente» n.s., 1, pp. 163-73 ...
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SIGNIFICATO
Federica Casadei
Antonio Rainone
Linguistica. - Cardine della riflessione sul linguaggio, poiché questo serve innanzitutto a significare, e luogo della relazione mondo-pensiero-linguaggio, [...] dei lessemi solo in base alle relazioni che hanno con altri all'interno della lingua.
L'idea, mutuata dall'analisi fonologica in tratti distintivi, è che il s. sia rappresentabile come una configurazione di tratti nei quali è scomponibile (detti sèmi ...
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SINTASSI (XXX, p. 859; App. II, 11, p. 834)
Ugo Vignuzzi
Nel panorama della linguistica dello scorcio del secolo 19° e del principio del 20° non si può certo affermare che gli studi sintattici godessero [...] -29 (trad. it. in La sintassi generativo trasformazionale, cit., pp. 29-57).
Per gli studi sui componenti semantico e fonologico della teoria standard, andranno ricordati almeno J. J. Katz, The structure of a semantic theory, in Language, XXXIX (1963 ...
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Le lingue dei segni nel mondo
Mauro Mottinelli
Virginia Volterra
A differenza delle lingue vocali, che usano il canale acustico-vocale, le lingue dei segni si servono della modalità visivo-gestuale. [...] , anche se esiste una somiglianza di funzioni tra fonemi e cheremi non bisogna pensare a un’assoluta equivalenza tra la struttura fonologica di una lingua vocale e quella di una lingua dei segni.
A metà tra i due livelli, si ritrova nelle lingue ...
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Con il termine origini ci si riferisce convenzionalmente alla fase aurorale delle lingue romanze (o neolatine), quando testi (o frammenti di testi) scritti in volgare cominciarono a essere conservati su [...] arco di tempo assai ampio (dal latino arcaico al 700 d.C. circa), che è stato descritto nei suoi vari aspetti: fonologico, morfosintattico e lessicale (Roncaglia 1965: 22-32 e 247-248; Varvaro 1984a: 91-125; Varvaro 1984b; Väänänen 1971; Calboli 1994 ...
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Con il termine arabismi si intende una particolare classe di esotismi, molti dei quali successivamente integratisi nel vocabolario italiano e allineatisi alla morfologia della nostra lingua (➔ adattamento; [...] ’ar. hujjatu-’l-Islām, propriamente «argomento dell’Islām», altra carica sciita nell’Iran khomeinista, mostrano tutti la resa fonologica tipicamente persiana di ar. /u/ e /i/ brevi. Un altro termine che si sta diffondendo nelle fonti giornalistiche ...
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Assumiamo convenzionalmente che l’età umanistica e rinascimentale coincida con i secoli XV e XVI. È questa l’epoca, in Italia come negli altri paesi dell’Europa occidentale, dell’emergere delle lingue [...] illustre, che costituiva la ricchezza incontestabile dell’Italia, e perché dava certezze, potendosi tradurre in una normativa fonologica e morfologica perfettamente chiara. Il costo da pagare era la rinuncia alla dimensione dell’oralità e all’uso ...
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fonologia
fonologìa s. f. [comp. di fono- e -logia]. – 1. Nella linguistica tradizionale, sinon. di fonetica nella sua accezione più generale, come dottrina dei suoni di cui è costituita la parola, significato precisatosi poi in quelli di...
fonologico
fonològico agg. [der. di fonologia] (pl. m. -ci). – Della fonologia, che ha rapporto con la fonologia: il sistema f. dell’italiano. ◆ Avv. fonologicaménte, dal punto di vista della fonologia.