L’opera in volgare di Francesco Petrarca (Arezzo 1304 - Arquà 1374) si esaurisce nelle 366 liriche d’amore che compongono i Rerum vulgarium fragmenta (indicato più comunemente, a partire dal Quattrocento, [...] , polimorfia, mescidanza di tratti e registri diversi condizionano tutti i livelli del libro: da quelli prettamente linguistici (fonologia, morfologia e sintassi) a quelli stilistici e metrici.
Da un esame anche superficiale della tavola metrica esce ...
Leggi Tutto
LESSICOLOGIA
Mario Alinei
. Differenziatasi dalla lessicografia nel corso di questo secolo, la l. si è sviluppata soprattutto come studio della struttura e della storia del lessico, in opposizione alla [...] Un importante passo avanti nel superamento di questa concezione è stato fatto con l'applicazione al lessico della teoria fonologica dei tratti distintivi (fondata da R. Jakobson sulla scia delle conquiste della scuola di Praga, e basata sul concetto ...
Leggi Tutto
di Christoph Schwarze
I clitici (dal gr. klíno «flettersi») costituiscono una categorie di parole variegata, caratterizzate essenzialmente dal fatto di essere brevi o brevissime (monosillabe o bisillabe); [...] lo si usa solo nello scritto colto, mentre in tutti gli altri usi si preferisce ci.
I pronomi clitici presentano anche fenomeni fonologici, in particolare l’➔elisione della vocale finale: le forme lo e la si riducono a l’ dinanzi a vocale (l’ho visto ...
Leggi Tutto
FRANZONI, Diodato
Lucinda Spera
Non si hanno notizie biografiche riguardanti questo grammatico vissuto nel XVII secolo. Poco si può dedurre dagli indizi presenti nell'unica opera che di lui ci è rimasta, [...] parte (pp. 1-49) si affronta la questione della lingua, nella seconda (pp. 50-215) si risolvono dubbi di natura fonologica e ortografica. Criterio guida delle dispute linguistiche è la ragione, con la quale il F. si richiama alle posizioni che erano ...
Leggi Tutto
In genere, tendenza a dare particolare importanza alla funzione di ciò che si considera, a vedere un problema sotto l’aspetto della funzionalità.
Architettura
Tendenza a considerare i principi e le basi [...] . La Scuola di Praga (1926) ha dato, soprattutto con N.S. Trubeckoj, i suoi contributi più importanti nel campo della fonologia, che studia i suoni in rapporto alla loro funzione distintiva, vale a dire alla capacità che essi hanno di distinguere due ...
Leggi Tutto
linguaggio
Gianfranco Denes
Le società animali richiedono sempre un sistema di comunicazione: nella specie umana tale sistema è costituito principalmente dal linguaggio. Indipendentemente dalle teorie [...] memoria di lavoro. Per es., il GTS, il giro frontale inferiore e la corteccia parietale inferiore permetterebbero la decodifica fonologica, mentre le aree del giro temporale mediale opererebbero la comprensione a livello di parola. Anche la corteccia ...
Leggi Tutto
L’espressione articolazioni nasali si riferisce a un modo di articolazione (di ➔ vocali così come di ➔ consonanti) in cui, essendo il velo palatino (o palato molle) abbassato, il passaggio rinofaringale [...] bocca e dal naso: la cavità orale e quella nasale fungono entrambe da cassa di risonanza (fig. 1). Il sistema fonologico dell’➔ italiano standard è privo di vocali nasali (ma non alcuni dialetti settentrionali della penisola: cfr. § 3), come del ...
Leggi Tutto
linguaggio
Nicoletta Berardi
Le reti del linguaggio
L’uso del linguaggio richiede un flusso di informazioni che interessa un grande numero di aree cerebrali tra loro connesse, il cui insieme costituisce [...] memoria di lavoro. Per es., il GTS, il giro frontale inferiore e la corteccia parietale inferiore permetterebbero la decodifica fonologica, mentre le aree del giro temporale mediale opererebbero la comprensione a livello di parola. Anche la corteccia ...
Leggi Tutto
In linguistica il termine europeismo ha vari significati. Possono essere definiti europeismi tratti comuni a più lingue d’Europa, ma anche elementi formativi di parole (come prefissi e suffissi), locuzioni [...] ecc. (Haspelmath 2001; Nocentini 2002: 327; Haarmann 1976, che abbozza anche una tipologia fonologica delle lingue d’Europa). Ma mentre la comunanza grammaticale (e fonologica) delle lingue d’Europa è un fenomeno di lunga durata e perciò meno palese ...
Leggi Tutto
La contrazione è un fenomeno fonologico di fusione di vocali adiacenti, che nel caso estremo porta all’➔elisione di una delle due. La fusione infatti può lasciare tracce nella vocale risultante, come nella [...] cui viene preservata nella vocale risultante la posizione prosodica dell’altra vocale elisa: ciò è possibile solo se il tratto fonologico di lunghezza vocalica è distintivo in una certa lingua. In latino, ad esempio, la forma cōgo «costringo» risulta ...
Leggi Tutto
fonologia
fonologìa s. f. [comp. di fono- e -logia]. – 1. Nella linguistica tradizionale, sinon. di fonetica nella sua accezione più generale, come dottrina dei suoni di cui è costituita la parola, significato precisatosi poi in quelli di...
fonologico
fonològico agg. [der. di fonologia] (pl. m. -ci). – Della fonologia, che ha rapporto con la fonologia: il sistema f. dell’italiano. ◆ Avv. fonologicaménte, dal punto di vista della fonologia.