L’espressione curva melodica si riferisce all’andamento continuo delle variazioni di altezza tonale, prodotte simultaneamente con i foni di un enunciato e realizzate entro un’unità linguistica per convogliare [...] come H*+L); nelle varietà parlate a Firenze, Siena e Napoli, invece, l’accento è ascendente (fig. 2, schema 3; fonologicamente: L+H*).
In tutte le varietà quindi è presente una componente tonale alta, ma la sua sincronizzazione con la sillaba ...
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Afasia
Alessandro Laudanna
Il termine afasia, introdotto nella seconda metà del 19° secolo da A. Trousseau, designa una serie di disturbi acquisiti del linguaggio, che intervengono a compromettere le [...] verbale fluente, ma scarsamente comprensibile e accompagnata da molti errori di recupero lessicale e numerose circonlocuzioni; parafasie fonologiche (cioè omissioni, oppure sostituzioni o aggiunte di uno o più fonemi simili a quelli che compongono la ...
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L’estensione dell’area dialettale comunemente definita lombarda si sovrappone solo parzialmente a quella dell’odierna Lombardia amministrativa. Ciò è certamente in relazione con la storia del territorio, [...] serie di fenomeni che li distinguono dal lombardo occidentale:
(a) assenza della lunghezza vocalica con funzione distintiva (➔ quantità fonologica): [kar] «caro» e «carro»;
(b) riduzione all’unico esito [s], come nei dialetti veneti, di lat. s, ce ...
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Voce
Lorenzo Calvi
La voce è un fenomeno sonoro prodotto da uno strumento a fiato e da una cassa di risonanza: lo strumento è rappresentato dalla laringe, tubo cartilagineo, che regola il passaggio [...] varietà è assai poco evidente. Quando la variazione fonetica cambia il senso della parola si dice che ha un valore fonologico; in italiano questo si verifica raramente (per es., àncora e ancòra, pésco e pescò). La durata della vibrazione delle corde ...
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Con il termine ritmo si indica in linguistica la successione regolare nel tempo di accenti (➔ accento) o prominenze. Il ritmo può anche essere definito come la successione ordinata e alternata di sillabe [...] 1999; Marotta 2003), mentre in fonetica sperimentale lo studio del ritmo è associato al tema dell’isocronia (cfr. § 4).
La fonologia metrica è basata sul riconoscimento del piede come unità ritmica di base in ogni lingua. In linguistica, il piede è ...
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L’espressione italianizzazione dei dialetti fa riferimento in generale al processo per cui i dialetti tendono ad evolversi verso una riduzione della loro distanza strutturale con l’italiano, a tutti i [...] di un dialetto anche a livelli diversi da quello lessicale. Da un lato, possono introdurre fonemi estranei, avvicinando il sistema fonologico a quello dell’italiano. Per es., [ʎ] può comparire in torinese, quando non è adattato in [j] o almeno [lj ...
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La formazione delle parole riguarda l’insieme dei meccanismi e dei procedimenti di cui una lingua si serve per costruire parole (dette più tecnicamente lessemi), e permette quindi il continuo arricchimento [...] , scimmiaggine); ma non aggettivi indicanti qualità positive (*altaggine, *buonaggine, *bellaggine, *generosaggine).
Tra le restrizioni di natura fonologica, vi è per es., l’impossibilità per il prefisso s- di premettersi a basi che cominciano in ...
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Il monottongo è un’articolazione vocalica stabile caratterizzata da un unico timbro, in opposizione alle articolazioni vocaliche che mostrano un cambiamento qualitativo nel corso della loro produzione [...] Laterza.
Marotta, Giovanna & Sorianello, Patrizia (1998), Vocali contigue a confine di parola, in Unità fonetiche e fonologiche. Produzione e percezione. Atti delle VIII giornate di studio del Gruppo di fonetica sperimentale (Pisa, 18-19 dicembre ...
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Chimica
Sistema eterogeneo, formato da due (o più) fasi solide, liquide o gassose, nel quale una delle fasi ( fase disperdente) è continua e disperde l’altra, o le altre ( fasi disperse). Si dice disperdente [...] della voce maschile o femminile nelle vocali). Il campo di d. è uno dei presupposti per spiegare il mutamento nella fonologia diacronica (A. Martinet ecc.).
Scienza militare
In balistica, la d. del tiro costituisce il modo secondo il quale si ...
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MICENEO
Anna Sacconi
(App. IV, II, p. 471)
Linguistica. - Ricordiamo preliminarmente che è invalso l'uso d'indicare convenzionalmente con il nome di m. la lingua dei testi greci scritti nel 2° millennio [...] un'unità sorprendente dal punto di vista, oltre che della scrittura, della lingua) in base alle sue isoglosse fonologiche, morfologiche e lessicali, che ci mostrano come i cambiamenti più importanti, che definiscono il greco rispetto all'indoeuropeo ...
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fonologia
fonologìa s. f. [comp. di fono- e -logia]. – 1. Nella linguistica tradizionale, sinon. di fonetica nella sua accezione più generale, come dottrina dei suoni di cui è costituita la parola, significato precisatosi poi in quelli di...
fonologico
fonològico agg. [der. di fonologia] (pl. m. -ci). – Della fonologia, che ha rapporto con la fonologia: il sistema f. dell’italiano. ◆ Avv. fonologicaménte, dal punto di vista della fonologia.