L’espressione lingua pidgin (forse da pitsin, versione in pidgin inglese della Cina dell’ingl. business «affari»: Shi 1992) designa le lingue che si sviluppano in situazioni di contatto di lingue e di [...] negli anni 1880-1950, è costituito da lessico spagnolo inserito in una morfosintassi italiana, in forme adattate alla fonologia italiana: per es., vieco < spagn. viejo «vecchio» (Giunchi 1986; ➔ emigrazione, italiano dell’; ➔ ispanismi).
Per il ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] in età storica fissato sulla penultima sillaba, se lunga o sulla terzultima se la penultima è breve; nella fonologia, la conservazione dei dittonghi e delle consonanti velari e labiovelari; nella morfologia, la conservazione, nella flessione nominale ...
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Corrente linguistica che identifica e classifica gli elementi della lingua in base alla loro distribuzione, cioè l’insieme dei contesti in cui un elemento può comparire, eliminando dalla descrizione dei [...] la maggior parte dei loro sforzi allo sviluppo di tecniche di registrazione e descrizione, privilegiando lo studio della fonologia, della morfologia e della sintassi a discapito di quello della semantica e dell’indagine storica.
Il declino del ...
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tipologia Suddivisione, distribuzione e classificazione di una molteplicità di individui, oggetti, fatti, elementi e fattori, omogenei o similari, in gruppi caratterizzati dall’appartenenza a determinati [...] a metodi descrittivi che discendono da un unico modello teorico e il confronto avviene a tutti i livelli (fonologia, morfosintassi, semantica); la scoperta di universali è utilizzata per classificare meglio la diversità; è importante mostrare come le ...
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Anatomia
In anatomia comparata, la b. di un organo è la parte con cui esso s’innesta su un altro organo o direttamente sul corpo.
B. del cranio La porzione del cranio situata inferiormente al piano trasversale [...] ’intende per b. la forma linguistica all’origine di altra o altre che la continuano in fasi linguistiche successive.
In fonologia, la b. di comparazione è l’insieme dei coefficienti distintivi comuni a due o più fenomeni in correlazione.
Nella prima ...
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(ted. Ostsee, sved. Östersjön, finnico Itämeri, russo Baltijskoe More, pol. Baltyckie Morze) Mare interno dell’Europa (420.000 km2), che si stende tra la penisola finno-scandinava e il continente, comunicando [...] .
Le concordanze fra le lingue baltiche e le slave sono rilevanti nel lessico, ma anche nell’accento, in parte della fonologia (esito delle sonanti indoeuropee), nella morfologia (flessione dell’aggettivo) e nella sintassi (l’uso del genitivo per l ...
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Chimica
Sistema eterogeneo, formato da due (o più) fasi solide, liquide o gassose, nel quale una delle fasi ( fase disperdente) è continua e disperde l’altra, o le altre ( fasi disperse). Si dice disperdente [...] della voce maschile o femminile nelle vocali). Il campo di d. è uno dei presupposti per spiegare il mutamento nella fonologia diacronica (A. Martinet ecc.).
Scienza militare
In balistica, la d. del tiro costituisce il modo secondo il quale si ...
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Per variazione linguistica si intende l’importante carattere delle lingue di essere mutevoli e presentarsi sotto forme diverse nei comportamenti dei parlanti. La proprietà di un’entità di assumere diverse [...] un sbaglio).
Per il tipo (b) – presumibilmente meno rappresentato degli altri due – si può menzionare un tratto fonologico come il ➔ troncamento fonosintattico (➔ fonetica sintattica) delle forme verbali alla terza persona plurale (vengon a casa, son ...
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Esistono in linguistica concezioni differenti di registro. Un aspetto centrale condiviso è la correlazione tra situazione comunicativa e registro come appare formulata nella seguente definizione lessicografica: [...] non nativo.
Nelle descrizioni del baby talk le proprietà più frequentemente menzionate sono: intonazione e fonologia particolari, riduzioni morfosintattiche, lessico semplice e ridondante, alta frequenza di vezzeggiativi e di allocutivi affettuosi ...
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La sociolinguistica è il settore delle scienze del linguaggio che si occupa dei rapporti fra lingua e società. Pare che il termine sociolinguistics sia stato usato per la prima volta all’inizio degli anni [...] da diverse varietà regionali. A inizio del terzo millennio, pare infatti che la marcatezza regionale, almeno nella fonologia, sia nei giovani sensibilmente diminuita rispetto a venti o trent’anni prima. Adolescenti e giovani adulti hanno spesso ...
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fonologia
fonologìa s. f. [comp. di fono- e -logia]. – 1. Nella linguistica tradizionale, sinon. di fonetica nella sua accezione più generale, come dottrina dei suoni di cui è costituita la parola, significato precisatosi poi in quelli di...
fonologico
fonològico agg. [der. di fonologia] (pl. m. -ci). – Della fonologia, che ha rapporto con la fonologia: il sistema f. dell’italiano. ◆ Avv. fonologicaménte, dal punto di vista della fonologia.