L’espressione lingua pidgin (forse da pitsin, versione in pidgin inglese della Cina dell’ingl. business «affari»: Shi 1992) designa le lingue che si sviluppano in situazioni di contatto di lingue e di [...] negli anni 1880-1950, è costituito da lessico spagnolo inserito in una morfosintassi italiana, in forme adattate alla fonologia italiana: per es., vieco < spagn. viejo «vecchio» (Giunchi 1986; ➔ emigrazione, italiano dell’; ➔ ispanismi).
Per il ...
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GUARNERIO, Pier Enea
Francesco Avolio
Nacque a Milano il 1° luglio 1854. Conseguita la laurea in lettere, scelse l'insegnamento e fu destinato alle scuole medie della Sardegna, dove restò per cinque [...] 1918, appena un anno prima della sua scomparsa, il G. licenziò, per i tipi della Hoepli (Milano), il manuale Fonologia romanza.
È questa un'introduzione generale alla materia sulla quale i giudizi dei contemporanei, molti dei quali più giovani del G ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] in età storica fissato sulla penultima sillaba, se lunga o sulla terzultima se la penultima è breve; nella fonologia, la conservazione dei dittonghi e delle consonanti velari e labiovelari; nella morfologia, la conservazione, nella flessione nominale ...
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In genere, tendenza a dare particolare importanza alla funzione di ciò che si considera, a vedere un problema sotto l’aspetto della funzionalità.
Architettura
Tendenza a considerare i principi e le basi [...] . La Scuola di Praga (1926) ha dato, soprattutto con N.S. Trubeckoj, i suoi contributi più importanti nel campo della fonologia, che studia i suoni in rapporto alla loro funzione distintiva, vale a dire alla capacità che essi hanno di distinguere due ...
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Corrente linguistica che identifica e classifica gli elementi della lingua in base alla loro distribuzione, cioè l’insieme dei contesti in cui un elemento può comparire, eliminando dalla descrizione dei [...] la maggior parte dei loro sforzi allo sviluppo di tecniche di registrazione e descrizione, privilegiando lo studio della fonologia, della morfologia e della sintassi a discapito di quello della semantica e dell’indagine storica.
Il declino del ...
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SINTASSI (XXX, p. 859; App. II, 11, p. 834)
Ugo Vignuzzi
Nel panorama della linguistica dello scorcio del secolo 19° e del principio del 20° non si può certo affermare che gli studi sintattici godessero [...] -29 (trad. it. in La sintassi generativo trasformazionale, cit., pp. 29-57).
Per gli studi sui componenti semantico e fonologico della teoria standard, andranno ricordati almeno J. J. Katz, The structure of a semantic theory, in Language, XXXIX (1963 ...
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L’italiano di Milano si può definire come una sottovarietà galloitalica dell’➔ italiano regionale settentrionale (che esclude cioè l’italiano regionale del Triveneto). La sua fisionomia va collegata ai [...] meːʎo] meglio, [ˈpeːʃe] pesce, dato che per questi suoni la pronuncia locale non è rafforzata (v. sotto; ➔ allofoni; ➔ quantità fonologica) e pertanto la e si trova in finale di sillaba come nei casi precedenti. Il dittongo [jɛ], anche secondario, si ...
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Il termine fonosimbolismo (o simbolismo fonetico) si riferisce a una serie di fenomeni di varia natura e tipologia nei quali da un suono o una sequenza di suoni si riconosce il valore semantico in modo [...] per le onomatopee e in generale per i fenomeni fonosimbolici, anche nella formazione degli ideofoni sono attivi alcuni meccanismi fonologici e morfologici, quali la ripetizione di sillabe (ad es., toc toc, drin drin, glu glu, brum brum) o anche ...
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Nelle lingue si hanno fenomeni di semplificazione quando una struttura più complessa è sostituita da una più semplice, cioè «più facile, più agevole, […] meno impegnativ[a] ecc. a qualche livello per l’utente» [...] consonanti seguite da vocali palatali, menzionate prima;
(e) la semplificazione del sistema d’➔accento, non più regolato su base fonologica ma puramente lessicale.
Come si è osservato per le affricate, ci si può chiedere anche in quest’ultimo caso se ...
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Gli allofoni (o varianti) sono le diverse realizzazioni concrete che un fonema ha nella catena parlata. Per es., a due pronunce della parola pane, di cui la prima contiene una [a] e la seconda una [æ], [...] - 2 giugno 1974), a cura di R. Simone & G. Ruggiero, Roma, Bulzoni, pp. 329-372.
Muljačić, Žarko (1972), Fonologia della lingua italiana, Bologna, il Mulino.
Sobrero, Alberto A. (1974), Una società fra dialetto e lingua, Lecce, Milella.
Sobrero ...
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fonologia
fonologìa s. f. [comp. di fono- e -logia]. – 1. Nella linguistica tradizionale, sinon. di fonetica nella sua accezione più generale, come dottrina dei suoni di cui è costituita la parola, significato precisatosi poi in quelli di...
fonologico
fonològico agg. [der. di fonologia] (pl. m. -ci). – Della fonologia, che ha rapporto con la fonologia: il sistema f. dell’italiano. ◆ Avv. fonologicaménte, dal punto di vista della fonologia.