abitazione
Margherita Zizi
Una casa, tanti usi
Sin dalla preistoria l'uomo sente il bisogno di procurarsi dei rifugi, ricavandoli da ripari naturali, come le grotte, o costruendoli con i materiali che [...] che semplificano e riducono il 'lavoro' tipicamente casalingo. Un'altra piccola rivoluzione avviene con l'introduzione nelle case del fonografo (l'antenato dei lettori di CD), della radio e della televisione, e poi via via del videoregistratore, del ...
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DE ROSA, Loise
Mauro De Nichilo
Nacque a Pozzuoli il 14 o il 16 ott. 1385, ma visse a Napoli, dove morì dopo il 1475.
Questo è quanto si ricava dalla sua opera, unica fonte su di lui: "lo nassive a [...] " (Petrocchi, Masuccio, p. XXVI), è un ingenuo della penna e "la penna è, per lui, nient'altro che un fonografo" (Croce, p. 128). Ma è in questo il valore grandissimo dell'opera, documento linguistico di notevole importanza storica. La lingua ...
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Fulvio Irace
Auditorium
Dove il progetto dello spazio sposa l'arte del suono
Le architetture per la musica di Renzo Piano
di Fulvio Irace
21 aprile
Si inaugura a Roma, con un concerto dell'orchestra e [...] , musica da camera, jazz, conferenze, riunioni, discussioni pubbliche, cinema ecc. Inoltre il pubblico, con la diffusione del fonografo, diveniva sempre più esigente dal punto di vista della qualità acustica. Soprattutto negli anni Sessanta invalse l ...
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fonografo
fonògrafo s. m. [dall’ingl. phonograph, comp. di phono- «fono-» e -graph «-grafo»]. – Apparecchio per la riproduzione dei suoni registrati su un supporto meccanico. Propriamente, tale denominazione fu data dall’inventore statunitense...
fonografia
fonografìa s. f. [comp. di fono- e -grafia; cfr. fr. phonographie], non com. – Genericam., la tecnica di registrazione e riproduzione dei suoni, e la registrazione stessa così ottenuta (cfr. il più com. fonoregistrazione).