FLORIDIA, Pietro
Fabio Antonini
Nacque a Modica, nel Ragusano, il 5 maggio 1860 da Francesco e da Anna Napolino. Iniziò lo studio del pianoforte, sotto la guida della madre, e nel 1873 si iscrisse al [...] insieme con la moglie, negli Stati Uniti. Si stabilì a New York, dove inizialmente si adattò a fare orchestrazioni per fonografo. Nel 1906 si trasferì a Cincinnati, dove insegnò pianoforte e composizione al Music College. Nel 1908 fece ritorno a New ...
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Astronomia
Figura apparente di un astro; nelle galassie, formazione lenticolare, appiattita e spiraliforne, che circonda il nucleo. D. di Airy D. luminoso centrale della figura di diffrazione in cui consiste [...] Sul solco sono memorizzati due canali in modo da poter riprodurre anche suoni in stereofonia. La puntina del fonografo, percorrendo il solco, segue le ondulazioni, cioè è costretta a compiere delle vibrazioni che, nell’apparecchio riproduttore, danno ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgio Monari
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Le relazioni tra la musica colta europea (prevalentemente basata sulla scrittura) e [...] importante e duraturo è quello svolto dai mezzi di registrazione del suono. Nel giro di pochi decenni dall’invenzione del fonografo nel 1877 (e soprattutto con quella del grammofono pochi anni dopo), si arriverà a una vera rivoluzione nella fruizione ...
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Canzone, nazione, regione
Marco Santoro
Cenni introduttivi
Sono in molti a sostenere che la canzone, la canzone in italiano, abbia svolto un’importante funzione di integrazione culturale in un Paese [...] a Fiuggi, in provincia di Frosinone. Nel 1964 è la volta di Un disco per l’estate, manifestazione organizzata dall’Associazione fonografici italiani (AFI) con la RAI, la cui serata conclusiva si tiene a Saint-Vincent, in Valle d’Aosta. A Roma dal ...
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Disciplina musicologica che ha come proprio oggetto di studio la musica di tradizione orale, cioè tutta la musica che risulta prodotta in aree o culture poste al di fuori della tradizione musicale europea [...] che la storia effettiva dell'e. ha avuto inizio nel 1890 con l'impiego, da parte dei ricercatori, del fonografo Edison, successivamente sostituito dai mezzi di registrazione elettronica su nastro magnetico, che consentiva di non doversi più affidare ...
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Radiotelevisione
GGian Carlo Corazza
Gino Sangiovanni e John B. L. Manniello
Radiocomunicazioni, di Gian Carlo Corazza
Comunicazioni televisive, di Gino Sangiovanni e John B. L. Manniello
Radiocomunicazioni
SOMMARIO: [...] è comandato da un meccanismo che lo obbliga a seguire il solco che non ha anche la funzione di guida, come nel fonografo. Per ciascuna rotazione completa, il pick-up esplora la superficie di un solco su cui è impresso un intero quadro televisivo; per ...
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radio
Nicola Nosengo
Un mezzo di comunicazione che non invecchia
La radio è un mezzo di comunicazione che permette di trasmettere informazione sonora a distanza sotto forma di onde elettromagnetiche. [...] nascita di queste prime stazioni la radio si proponeva sul mercato come un incrocio tra la stampa e il fonografo. Le emittenti trasmettevano soprattutto notizie – in particolare quelle sportive o relative ai grandi eventi politici – e musica. Grazie ...
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FARA, Mario Giulio
Chiara Trara Genoino
Nacque a Cagliari il 5 dic. 1880 da Giuseppe, avvocato, e da Maria Dessy. Non seguì alcun regolare corso di studi, ma ebbe solo sporadici insegnanti privati per [...] musicale, XIX [1915], 6-12, pp. 135-184), onde non analizzare il suono fidandosi solo del proprio orecchio: il fonografo diventa quindi il vero strumento di lavoro del raccoglitore di canzoni popolari, laddove, a detta sua, nessuno in Italia si era ...
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PASQUARIELLO, Gennaro
Francesca Romana Rietti
– Nacque a Napoli l’8 settembre 1869 da Giuseppe, sarto e commerciante di stoffe; assenti le notizie sulla madre.
Trascorse l’infanzia e l’adolescenza nel [...] Elvira, VII, 1960, s.v. Maldacea Nicola e P. G., IX, 1962, s.v. Varietà; P. del Bosco, Quasi un editoriale, in Fonografo italiano (1890-1946). Raccolta di incisioni scelte e presentate da Paquito del Bosco, s. 1, 1, G. P., Milano 1981, pp. n.n ...
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Prima della fine del sec. XVIII non si può dire che esistesse un vero e proprio diritto d'autore, ma venivano soltanto concessi dei privilegi agli autori, specialmente ai librai. Un primo e timido riconoscimento [...] di riprodurre e di diffondere comprende anche tutti i mezzi di riproduzione e diffusione meccanica: cinematografo, fonografo, e strumenti analoghi, telefono e radiotelefonia. Il diritto esclusivo di pubblicazione comprende le riduzioni, i compendî ...
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fonografo
fonògrafo s. m. [dall’ingl. phonograph, comp. di phono- «fono-» e -graph «-grafo»]. – Apparecchio per la riproduzione dei suoni registrati su un supporto meccanico. Propriamente, tale denominazione fu data dall’inventore statunitense...
fonografia
fonografìa s. f. [comp. di fono- e -grafia; cfr. fr. phonographie], non com. – Genericam., la tecnica di registrazione e riproduzione dei suoni, e la registrazione stessa così ottenuta (cfr. il più com. fonoregistrazione).