Per variazione diatopica (dal gr. diá «attraverso» e tópos «luogo») si intende la ➔ variazione linguistica su base geografica. L’espressione è stata, se non creata, certo diffusa negli studi linguistici [...] varietà toscana è sempre intenso ([ʎʎ]); nelle varietà settentrionali è tenue ([ʎ]), ma può anche essere realizzato con un nesso di due foni [lj] (Telmon 1993: 105-106); in molte varietà centrali e meridionali è reso con [jj] o anche con [j], che a ...
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Una delle fondamentali dimensioni di ➔ variazione linguistica è quella che nella linguistica continentale europea (con termine introdotto negli anni Sessanta da E. Coseriu; cfr. Coseriu 1973) è chiamata [...] e riduzione sillabica e spesso non vengono pienamente realizzati tutti i tratti che contraddistinguerebbero l’articolazione dei singoli foni (si dice anche che il parlato informale è ipoarticolato; ➔ pronuncia). A questo insieme di fatti fonetici ci ...
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L’acquisizione dell’italiano come lingua seconda (L2) è un processo graduale che si innesta sul processo di acquisizione, avviato in tenera età, di un’altra lingua (detta lingua prima o L1). L’italiano [...] /ɪ/ per /i/, /e/, cfr. [βɪˈnɪsja] «Venezia», [ˈʃɪta] «città».
L’accento del parlante straniero è rivelato anche da sostituzioni di foni che non vanno a intaccare le opposizioni di fonemi e non impoveriscono l’inventario, per es.:
(a) la resa dell ...
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