SEMANTICA (XXXI, p. 334; App. III, 11, p. 692)
Ugo Vignuzzi
L'elaborazione di una teoria complessiva del significato linguistico aveva trovato, ai principi del Novecento, un notevole contributo da parte [...] che al livello di ciascun momento linguistico, come di per sé valido, in quanto sganciato sia dalla controparte fonetica che dal referente esperienziale.
Da queste posizioni si muoveranno quanti, nella linguistica dell'ultimo cinquantennio, vorranno ...
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Botanica
È detto ovario m. l’ovario quando sta in fondo alla coppa del ricettacolo fiorale, senza aderire alle pareti di questa; si ha nei fiori perigini.
Linguistica
Diatesi o forma verbale considerata, [...] (o di grado rafforzato): cioè le consonanti finali di sillaba, quelle precedute da un’altra consonante, e quelle iniziali assolute di frase fonetica (per es., s, p, l, t di spelta). Voce m. (più spesso nella forma lat. vox media). Vocabolo che non ha ...
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SOCIOLINGUISTICA
Lorenzo Renzi
. Prende il nome di "sociolinguistica" un indirizzo di studi dedicati al linguaggio che ha avuto inizio negli Stati Uniti negli anni Sessanta, e che è tuttora in pieno [...] attraverso lo studio della città di New York, Labov ha provato a ricostruire processi analoghi per la storia passata della fonetica inglese (Come usare il presente per spiegare il passato, in Il continuo e il discreto nel linguaggio, Bologna 1977 ...
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Sedicesima lettera dell’alfabeto latino. linguistica Nell’alfabeto fenicio indicava una consonante enfatica, e ha conservato questo valore negli alfabeti semitici. Accolta nell’alfabeto greco primitivo [...] que, qui con la pronuncia ke, ki, e in tutti gli altri casi ha sostituito un c al q (per es., cuadro, cuestión).
In fonetica la lettera q si incontra in italiano soltanto nel nesso qu seguito da vocale diversa da u. In questo nesso, il q ha l ...
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Sassoni Gruppo non omogeneo di diversi popoli germanici residenti nel 3° sec. d.C. tra l’Elba, l’Ems e l’Eider. Nell’età delle invasioni barbariche non mutarono la loro sede, ma ne ampliarono i confini [...] 12° sec., da alcuni frammenti di una Genesis e da altre testimonianze minori. Le principali caratteristiche sono, nella fonetica, la non partecipazione alla seconda mutazione consonantica alto-tedesca (ant. sass. tiohan di fronte all’ant. alto-ted ...
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HJELMSLEV, Louis Trolle
Amedeo De Dominicis
Linguista danese, nato a Copenaghen il 3 ottobre 1899, morto ivi il 30 maggio 1965. Studiò la linguistica comparativa indoeuropea con H. Pedersen all'università [...] . Tuttavia, per es. per quanto riguarda il piano dell'espressione linguistica, lo stesso H. sembra accorgersi che un'intuizione fonetica preliminare non solo guida l'identificazione di unità in posizioni diverse (come per es. due foni di uno stesso ...
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JAKOBSON, Roman
Filologo, linguista e critico letterario, nato a Mosca l'11 ottobre 1896. Studiò a Mosca all'Istituto di lingue orientali e all'università, e a Mosca fondò, giovanissimo, insieme con [...] evrazijskogo jazykovogo sojuza (in russo, Contributi alla caratterizzazione della compagine linguistica dell'Eurasia, Parigi 1931); la fonetica (Kindersprache, Aphasie und allgemeine Lautgesetze, Upsala, 1941). L'opera più recente, La geste du Prince ...
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gorgia toscana
La gorgia è un fenomeno fonetico diffuso nei dialetti toscani (noto anche come spirantizzazione o aspirazione toscana). È un processo di ➔ indebolimento che coinvolge le consonanti ➔ occlusive [...] , pp. 27-60.
Merlo, Clemente (1927), Lazio sannita e Etruria latina?, «L’Italia dialettale» 3, pp. 84-93.
Rohlfs, Gerhard (1966), Fonetica, in Id., Grammatica storica della lingua italiana e dei suoi dialetti, Torino, Einaudi, 3 voll., vol. 1° (1a ed ...
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Al termine grafia (dal gr. graphḗ «scrittura») corrispondono, in realtà, due accezioni diverse: la prima si riferisce al ductus, cioè alle peculiarità dei caratteri della scrittura (tipologia, collegamenti [...] di tentativi di riforme della grafia diversamente orientate secondo due correnti opposte, quella degli etimologisti e quella dei fonetisti (cfr. Maraschio 1994: 211 segg.).
I primi sono in minoranza, ma persistono ancora nell’Ottocento. Si pensi alla ...
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Ventitreesima lettera dell’alfabeto latino, usata in italiano in latinismi, grecismi e altri prestili non del tutto adattati.
Linguistica
La x corrisponde come forma alla lettera greca X (chi), che rappresentava [...] ks, che si può alternare in determinati casi con ġʃ: rappresenta sempre, insomma, un gruppo di consonanti estraneo alla fonetica popolare italiana, che non solo non si incontra mai in parole di tradizione ininterrotta, ma nelle stesse parole dotte è ...
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fonetica
fonètica s. f. [dall’agg. fonetico]. – Nella linguistica tradizionale, ramo della scienza linguistica che studia i fonemi, o suoni articolati dall’apparato di fonazione umano: f. generale; f. storica, che descrive lo sviluppo di un...
fonetico
fonètico agg. [dal gr. ϕωνητικός, der. di ϕωνή «voce, suono»] (pl. m. -ci). – Che concerne la fonetica, in generale, o il fenomeno della fonazione, o i fonemi in partic. e il loro sistema: studî f., ricerche f.; i caratteri f., la...