La Campania non è un’area uniforme dal punto di vista linguistico (Radtke 1997; De Blasi 2006a), poiché nessun dialetto (nemmeno il napoletano, parlato a Napoli e nei dintorni) ha mai raggiunto lo status [...] ’Italia unita, Bari, Laterza.
Maturi, Pietro (2006), I suoni delle lingue, i suoni dell’italiano. Introduzione alla fonetica, Bologna, il Mulino.
Montuori, Francesco (2008), Lessico e camorra. Storia della parola, proposte etimologiche e termini del ...
Leggi Tutto
Gioco di parole è un’espressione comune di significato non univoco che viene impiegata anche in contesti tecnici.
In senso generico, per gioco di parole si intende l’attività verbale (e il suo risultato) [...] naming dei prodotti alla poetica dell’international style letterario.
Sugli assi della differenza / ripetizione (fonetica, e non solo), dello sdoppiamento semantico, della suggestione fonosimbolica (➔ onomatopee e fonosimbolismo), della manipolazione ...
Leggi Tutto
Il termine interferenza si riferisce all’azione di un sistema linguistico su un altro e agli effetti provocati dal contatto tra lingue, e si usa in una duplice accezione: per indicare i ➔ prestiti di elementi [...] stranieri è la resa della lunghezza consonantica, che in italiano ha valore fonologico (caro / carro; fato / fatto; ➔ fonetica; ➔ quantità fonologica). L’interferenza non interessa solo l’inventario dei fonemi, ma anche altri aspetti: per es., gli ...
Leggi Tutto
Ogni lingua ha al suo interno differenziazioni collegate con fattori sociali ed extralinguistici ed è articolata in varietà. Le varietà di lingua rappresentano le diverse attualizzazioni, ognuna distinta [...] di marcatezza regionale (che in ogni caso non si potrebbe cogliere, non essendo rappresentata la pronuncia effettiva in trascrizione fonetica), e che l’ottavo gradino, la versione (8), sia nettamente dialetto, non è affatto chiaro dove porre altri ...
Leggi Tutto
latinismi
Bruno Migliorini
Non c'è bisogno di ricordare quale importanza abbia avuto durante i secoli l'arricchimento del lessico italiano (come del resto quello delle altre lingue europee occidentali) [...] lingua..., ediz. G. Mazzoni e M. Casella, p. 774).
Grossi problemi offrirebbe la discussione sulla grafia e la fonetica delle singole varianti: accenniamo a uno soltanto. I testi critici moderni danno atto, attivo, dittare, fatto, fattura con tt ...
Leggi Tutto
Esistono in linguistica concezioni differenti di registro. Un aspetto centrale condiviso è la correlazione tra situazione comunicativa e registro come appare formulata nella seguente definizione lessicografica: [...] vocalizzazioni, le ripetizioni (➔ reduplicazione espressiva) e gli allungamenti sillabici, i raggruppamenti di parole con affinità fonetica. In queste fasi la comunicazione ha in primo luogo funzioni affettive. Successivamente le forme, selezionate ...
Leggi Tutto
TOLOMEI, Claudio
Francesco Lucioli
TOLOMEI, Claudio. – Nacque ad Asciano (Siena) tra la fine del 1491 e l’inizio del 1492 da Pieranselmo di Gabrioccio e da Cornelia Sozzini. Ebbe sette fratelli, con [...] . La stampa e le revisioni editoriali dei testi letterari italiani (1470-1570), Bologna 1991, ad ind.; A. Cappagli, Due ricerche sulla fonetica del T., in Studi di grammatica italiana, XV (1993), pp. 111-155; Lingua e letteratura a Siena dal ’500 al ...
Leggi Tutto
Nell’accezione moderna, con soprannome s’intende un elemento onomastico aggiunto al nome personale (➔ antroponimi; ➔ cognomi). Può essere riferito a un individuo o a una famiglia intera; in determinati [...] italianizzata) relativa all’area dei Castelli romani, trae elementi utili per l’evoluzione della forma linguistica e per la fonetica dialettale: Ciambelletta rispetto a Ciammelletta della tradizione orale, il Rosso per ’o Roscio. Tra le particolarità ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Elisabetta Bartoli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Lewis Carroll, l’autore di Alice nel paese delle meraviglie, un matematico e logico [...] viene decontestualizzata diventa puro suono e può fare riferimento solo a se stessa, oppure basta una piccola variazione fonetica per modificare radicalmente il significato di una frase. L’effetto del nonsense, che risale a una tradizione comica ...
Leggi Tutto
ricevere; recepere [partic. pass. ricetto]
Alessandro Niccoli
II verbo ricorre in tutte le opere di D., ma con varia frequenza: piuttosto scarse le occorrenze nella Vita Nuova, nelle Rime, nella Commedia, [...] recepere ' compare in tre passi dottrinari della Commedia e mira a imprimere gravità al dettato con la sua struttura fonetica, più vicina al latino " recipere " di quella del normale " ricevere ".
È riferito al fenomeno dell'acqua che " accoglie " un ...
Leggi Tutto
fonetica
fonètica s. f. [dall’agg. fonetico]. – Nella linguistica tradizionale, ramo della scienza linguistica che studia i fonemi, o suoni articolati dall’apparato di fonazione umano: f. generale; f. storica, che descrive lo sviluppo di un...
fonetico
fonètico agg. [dal gr. ϕωνητικός, der. di ϕωνή «voce, suono»] (pl. m. -ci). – Che concerne la fonetica, in generale, o il fenomeno della fonazione, o i fonemi in partic. e il loro sistema: studî f., ricerche f.; i caratteri f., la...