Fisiologo, nato a Vienna il 5 aprile 1846, morto ivi il 5 febbraio 1926. Dapprima assistente di fisiologia, poi (1871) libero docente, infine (1891) professore ordinario, tenne per un trentennio la direzione [...] Brücke. Il suo nome è legato soprattutto a fondamentali studî di fisiologia del sistema nervoso centrale, dei sensi e di fonetica. Compì anche importanti ricerche di fisiologia comparata, fra le quali sono molto note quelle sull'occhio composto degli ...
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In linguistica, si dice di ogni elemento formale di un atto linguistico che svolga funzione distintiva o individuante nei riguardi dell’elemento immediatamente superiore di cui entra a far parte secondo [...] In fonologia, una data realizzazione articolatoria è detta r., e quindi riconosciuta come fonema autonomo, solamente se la sua struttura fonetica è utilizzata non solo in quella data parola e vicino a quelle date articolazioni di cui quella parola è ...
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Glottologo e filologo (Kiel 1840 - Lipsia 1916), prof. a Gottinga (1867), a Jena (1869) e a Lipsia (1870) di filologia slava; ebbe parte di primissimo piano nel rinnovamento degli studî linguistici tra [...] il 1870 e il 1880, e nell'elaborazione del concetto di legge fonetica. Si occupò soprattutto di problemi baltici e slavi. Tra le sue opere fondamentali ricordiamo: Handbuch der altbulgarischen Sprache (1871; 6a ed. 1922), Die Declination im Slavisch- ...
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In linguistica (in cui più comunemente si usa il sinonimo prestito), parola, locuzione o anche costrutto sintattico introdotti più o meno stabilmente in una lingua da una lingua straniera, sia nella forma [...] originaria (per es., l’ingl. week-end) sia con adattamento alla struttura fonetica e morfologica della lingua d’arrivo (per es., bistecca); in qualche caso, non è un elemento lessicale che viene mutuato ma una delle accezioni che esso ha nell’altra ...
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VEDANGA (Vedāṅga)
Mario VALLAURI
Parola sanscrita che significa "membro del Veda" e indica un complesso di opere ausiliarie del Veda, destinate a conservarne (come membra) il corpo. Tali opere si suddividono [...] in sei gruppi a seconda che trattano del cerimoniale o rituale (Kalpa), della fonetica (Śikṣā), della metrica (Chandas), della grammatica (Vyākaraṇa), dell'etimologia (Nirukta), dell'astronomia (Jyotiṣa); e sono or inariamente scritte nello stile ...
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Dai Veneti ai Venetici
Giovan Battista Pellegrini
Dai Veneti della terraferma ai Venetici della laguna
Nel suo volume Venezia ducale (1), il Cessi, dopo alcune considerazioni generali sull'origine [...] Una spia per l'origine greca è pure fornita dall'eventuale ω (λάϰϰωμα) reso in latino e neolatino con la o aperta (177) foneticamente regolare; altrimenti la ò dei vari Cona dovrebbe presupporre un -au- o -avo > au, non di certo -ōne. Ma non posso ...
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Per quantità fonologica si intende il tratto distintivo di carattere prosodico (➔ prosodia) che oppone i segmenti fonici, sia vocalici sia consonantici, secondo la loro lunghezza. Essendo una proprietà [...] la geminazione di consonanti finali produce infatti l’➔epitesi vocalica; per es., tosc. ba[rːe] per bar, bu[sːe] per bus (➔ fonetica sintattica); un fenomeno analogo, ma con ripresa dell’ultima vocale, si ha in salentino: ba[rːa] per bar, bu[sːu] per ...
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Nome d'arte del musicista e cantante di origine greca Dimìtrios Stàtos (Alessandria d'Egitto 1945 - New York 1979). Pianista dal 1967 del gruppo rock i Ribelli, fondò nel 1972 il gruppo Area, insieme al [...] batterista G. Capiozzo. Dedicatosi dal 1976 ad approfondite ricerche sulla fonetica e l'emissione vocale, nel 1978 partecipò ad alcuni concerti a New York con J. Cage. ...
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In linguistica, passaggio di un suono a r; tale il r. di s nel latino antico (feria da fesia, Papirius da Papisius ecc.), in umbro, in laconico (σιόρ da ϑεός ecc.) e quello di n in albanese e in romeno [...] (cărunt dal lat. canutus); ecc.
In fonetica, pronuncia difettosa della erre. ...
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WICK, Gian Carlo
Giovanni Paoloni
WICK, Gian Carlo. – Nacque a Torino il 15 ottobre 1909, da Federico Carlo e da Barbara Allason.
Il padre era docente di lettere latine e greche nelle scuole superiori, [...] oltre che eminente specialista di epigrafia e fonetica pompeiane; la madre, anch’essa docente nelle scuole superiori, dove insegnava letteratura tedesca, era soprattutto nota per la sua attività di scrittrice, saggista e giornalista. Antifascista ...
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fonetica
fonètica s. f. [dall’agg. fonetico]. – Nella linguistica tradizionale, ramo della scienza linguistica che studia i fonemi, o suoni articolati dall’apparato di fonazione umano: f. generale; f. storica, che descrive lo sviluppo di un...
fonetico
fonètico agg. [dal gr. ϕωνητικός, der. di ϕωνή «voce, suono»] (pl. m. -ci). – Che concerne la fonetica, in generale, o il fenomeno della fonazione, o i fonemi in partic. e il loro sistema: studî f., ricerche f.; i caratteri f., la...