Linguistica
condizionamento C. di un fonema L’alterarsi della pronuncia di un fonema per effetto di un altro fonema o gruppi di fonemi contigui o distanti, o per effetto della sua posizione nel corpo della [...] parola o della frase. Per es.: n di in si conserva in intero, si modifica in incanto ‹iṅk-›, è sostituito in illogico. Sono fenomeni di c. l’assimilazione, la dissimilazione, la metafonesi ecc., e in senso ...
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FONOLOGIA (v. fonetica, XV, p. 622; App. II, 1, p. 960; III, 1, p. 655)
Alberto M. Mioni
Studio funzionale della strutturazione fonica del linguaggio, cioè di come i suoni del linguaggio (foni) si organizzano [...] [′di:ho], la casa [la′ha:sa], ma in casa [iη′ka:sa], banca [′baηka]; essi sono perciò allofoni di uno stesso fonema, che si può notare col simbolo arbitrario /k/.
Il sistema fonologico di una lingua può essere suddiviso in serie (secondo i modi di ...
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LINGUISTICA (XXI, p. 207)
Carlo Tagliavini
Nell'ultimo ventennio non sono mancati tentativi di sovvertire l'ordine apparente creato nella grammatica comparata delle lingue indoeuropee dalla precedente [...] considerato dai fonologisti non nella sua essenza puramente fonetica, ma nel suo valore semantico; vi sono quindi anche dei fonemi che assumono valore morfologico (morfonemi) per es. in ted. u - ü in Bruder pl. Brüder. Ma le opposizioni fonologiche ...
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In linguistica, settore della fonologia che studia gli elementi fonici aventi nell’enunciato orale una funzione non rappresentativa ma espressiva, emotiva (per es., la diversa pronuncia di determinati [...] fonemi in classi sociali diverse o in persone dello stesso ambiente ma di differente età, l’uso artificiale della r moscia, il prolungamento di certi suoni per esprimere sentimenti vari o per fare maggior presa sull’uditore ecc.). ...
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semiconsonante In linguistica, semivocale che precede una vocale e costituisce con questa un dittongo ascendente.
La lingua italiana possiede due s., che hanno nel sistema fonematico una posizione autonoma [...] dell’j nella scrittura odierna è pertanto quasi completamente decaduto. Le due s. costituiscono due fonemi in quanto, opponendosi agli altri fonemi vocalici e consonantici (comprese le vocali affini, i e u), valgono a far distinguere parole diverse ...
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Linguistica
In fonetica, la fine della frase fonetica (che quindi non coincide necessariamente con la fine della frase sintattica), cioè l’arresto dell’attività fonatoria che intercorre tra sequenza e [...] sequenza di fonemi; consonante, vocale in p., quella seguita da cessazione dell’attività fonatoria.
In metrica è detta p. primaria quella che caratterizza la fine del verso e p. secondaria quella che corrisponde alla cesura; entrambe possono essere ...
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Linguistica
I. sillabica Il variare dell’altezza della voce nella pronunzia di una sillaba, in sostanza una forma particolare d’accento. L’i. interessa solo i componenti sillabici nella cui articolazione [...] intervengono le corde vocali, cioè i fonemi sonori, in alcune lingue indoeuropee soprattutto vocali, liquide e nasali sonore. Si possono distinguere un’i. piana, una ascendente, una discendente e varie combinazioni di questi tipi. Le lingue ...
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S’intende con trascrizione fonetica un sistema di rappresentazione grafica dei foni di una lingua (➔ fonetica) realizzata attraverso specifici alfabeti (➔ alfabeto fonetico), elaborati appositamente, solo [...] , sono riflessi nella scrittura dal grafema ‹g›: mago e magia; per contro, i due diversi segni grafici ‹g› e ‹gh› equivalgono al fonema /g/: lago e laghi. Incongruenze di questo tipo si rilevano in italiano anche per ‹c›, ‹e›, ‹o›, ‹s› e ‹z›, per ...
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Quinta lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
Trae origine dalla lettera E dell’alfabeto greco, che a sua volta risale a un prototipo fenicio usato dai Fenici propriamente con il valore di h.
In fonetica, [...] o stretta ‹é›. Le due vocali appartengono alla serie palatale e sono intermedie tra la a e la i. La distinzione tra i due fonemi è pienamente valida soltanto per la e tonica (e senza effetto nel verso); per la e semitonica (con accento secondario) la ...
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Biologia
Un organismo presenta simmetria (➔) b. quando è costituito di due parti simmetriche rispetto a un piano.
Segmentazione b. Tipo di segmentazione dell’uovo in cui le sostanze ovulari sono distribuite [...] .
Linguistica
Opposizione b. Particolare tipo di opposizione fonologica, in cui due fonemi hanno in comune un insieme di tratti distintivi che non si ritrovano in nessun altro fonema della lingua considerata. In italiano, per es., l’opposizione t-d ...
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fonema
fonèma s. m. [dal fr. phonème, e questo dal gr. ϕώνημα «espressione vocale», der. di ϕωνέω «produrre un suono»] (pl. -i). – In linguistica, ogni elemento sonoro, o unità elementare, del linguaggio articolato, considerato sotto l’aspetto...