Il termine neologismo giunse in Italia dalla Francia, dove néologisme, formato non più tardi del 1735 su elementi del greco classico significanti «nuova parola», completati dal suffisso -isme (it. -ismo), [...] , moviola, alzare l’asticella).
I prelievi da altre lingue sono soggetti ad ➔ adattamento fono-morfologico, sia per eliminare fonemi estranei sia per inserire i nuovi elementi in classi già esistenti (declinazioni o coniugazioni): tipica è l’aggiunta ...
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Come si producono i suoni
Nella produzione del parlato si distinguono due azioni parallele e distinte, quella della fonazione e quella dell’articolazione. Per fonazione si intende la produzione della [...] o faringale) a una consonante di luogo dentale è estremamente produttiva, in quanto permette di raddoppiare l’inventario di fonemi proprio nel luogo già di per sé più adatto all’articolazione quale è quello dentale.
L’impedimento al passaggio dell ...
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Una lingua possiede generalmente un corredo di parole ritenute a vario titolo proibite o sconvenienti (dette usualmente parolacce), utilizzate a volte, in chiave metaforica, come ➔ insulti o imprecazioni, [...] del Decameron effettuata nel 1582 da ➔ Lionardo Salviati.
La deformazione delle parole, mediante sostituzione di uno o più fonemi, è tra le tecniche eufemistiche più adottate: cacchio «cazzo»; cribbio «Cristo», diamine «diavolo», dinci o dindirindina ...
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Nei Vertebrati a respirazione aerea è il tratto anteriore della trachea, organo della fonazione. Comunica con la faringe per mezzo di un orifizio, la glottide.
Anatomia comparata
La l. compare negli Anfibi; [...] designare unità ipotetiche cui pervengono alcuni metodi di ricostruzione. Secondo la cosiddetta teoria delle laringali, al posto del fonema indoeuropeo preistorico vocalico di timbro indistinto, postulato da F. de Saussure nel 1878, va restituito un ...
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Con riferimento alla nozione di discendenza generazionale che il termine ''famiglia'' implica, la locuzione f. l. fa riferimento a gruppi di lingue che risultino in qualche modo imparentate fra loro (v. [...] in volta individuati attraverso l'elencazione di isoglosse specifiche di ciascun gruppo. Per es. gli esiti diversificati dei fonemi di timbro *e, *o, *a nelle lingue indoeuropee costituiscono un'importante serie di isoglosse, ciascuna delle quali ...
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SCUOLA POETICA SICILIANA, LINGUA
RRosario Coluccia
Ogni valutazione concernente la lingua usata dai rimatori della Scuola poetica siciliana deve tener conto in primo luogo delle particolari modalità [...] (insieme alle altre che determinano la non integrale, anche se notevole, complessiva corrispondenza biunivoca tra grafemi e fonemi) si impiantano stabilmente nel sistema grafico dell'italiano, in vigore ancor oggi (Coluccia, 2002).
Una tesi ...
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GOIDANICH, Pier Gabriele
Domenico Proietti
Nacque a Volosca, nel comune di Abbazia, in Istria, il 30 luglio 1868 da Pietro e Antonietta Stuparich. La famiglia era originaria dell'isola di Lussino, che [...] linguaggio e gli effetti dell'attività spirituale nelle singole lingue" (ibid., p. 23), in particolare nelle "creazioni" (i fonemi primitivi - con il loro "valore spirituale originario", che si sottrae a ogni possibilità d'indagine positiva" - e le ...
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La parola è un’unità centrale nell’organizzazione del linguaggio. L’esistenza di specifiche condizioni e di fenomeni fonologici che si riferiscono alla parola porta all’individuazione di un costituente [...] /s/~/z/ sia in effetti trascurabile, nell’italiano di Toscana (➔ toscani, dialetti) questi suoni hanno lo statuto di fonemi, in quanto la presenza dell’uno o dell’altro è determinata lessicalmente e in modo indipendente dal contesto fonologico. Nell ...
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L’interiezione (lat. interiectio «atto di gettare in mezzo») è una categoria di parole (tradizionalmente, una parte del discorso) invariabili con il valore di frase, usata per esprimere emozioni o stati [...] in semplici e derivate.
Le onomatopee semplici sono espressioni che imitano suoni o rumori attraverso grafemi nello scritto o fonemi nel parlato (miao, tin tin, zzz), e condividono di norma con le interiezioni l’assenza di legami sintattici con ...
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Il termine anglicismo («una voce o frase dell’idioma inglese; ovvero una maniera di parlare», così nell’enciclopedia di Chambers tradotta a Venezia nel 1747; in ingl. anglicism risaliva al secolo precedente) [...] U su U-turn, T-shirt). Per la fonetica, oltre a una maggior tolleranza per nessi insoliti e nuove distribuzioni dei fonemi, ben rappresentati negli anglicismi, è vinta la resistenza alle finali consonantiche, presenti in neoformazioni e in certi usi ...
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fonema
fonèma s. m. [dal fr. phonème, e questo dal gr. ϕώνημα «espressione vocale», der. di ϕωνέω «produrre un suono»] (pl. -i). – In linguistica, ogni elemento sonoro, o unità elementare, del linguaggio articolato, considerato sotto l’aspetto...