Gli allofoni (o varianti) sono le diverse realizzazioni concrete che un fonema ha nella catena parlata. Per es., a due pronunce della parola pane, di cui la prima contiene una [a] e la seconda una [æ], [...] ɱ] con lo stesso luogo labiodentale di /f/. Oltre al luogo è possibile assimilare anche il tratto [±sonoro] in base alla sonorità del fonema seguente, come nei casi di [s]tentato, ove il fono [s] è sordo come l’occlusiva [t] seguente e [z]dentato ove ...
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In fonetica, si dice di articolazione realizzata mediante un sollevamento o abbassamento della laringe con glottide perfettamente chiusa. Le articolazioni r. egressive sono dette eiettive, quelle ingressive [...] sono dette iniettive. Le r. eiettive sono presenti nel sistema fonematico di molte lingue caucasiche; è frequente in individui di lingua francese una realizzazione r. eiettiva dei fonemi occlusivi sordi seguiti da pausa. ...
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In linguistica, si dice di elemento linguistico che in un determinato sistema ha una funzione precisa (e non p., o irrilevanti, gli elementi che non hanno tale funzione); in particolare, tratto p., tratto [...] che, in una determinata lingua, ha abitualmente valore distintivo nella realizzazione di un fonema: per es., la vibrazione è un tratto pertinente, in italiano, nella realizzazione dei fonemi ‹l› e ‹r›, mentre non lo è in giapponese; la velarità della ...
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Prima di affrontare la descrizione del sistema fonologico dell’italiano, occorre illustrare brevemente il significato del termine fonologia. Lo studio dei suoni prodotti dall’apparato fonatorio è l’oggetto [...] le due vibranti di caro [ˈkaːro] e [ˈkaːʀo]), mentre foni che, sostituiti, danno luogo a significati diversi sono ➔ allofoni di fonemi diversi (per es., le due prime consonanti di pane [ˈpaːne] e cane [ˈkaːne]).
In sostanza, la procedura di scoperta ...
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Segno alfabetico (i lungo, raro iod, ant. iota) che non costituisce una lettera a sé dell’alfabeto latino, ma è una variante grafica della i, introdotta nella scrittura latina medievale come forma allungata [...] alfabetici di altre lingue la distinzione tra I e J è fortemente radicata, rispondendo alla necessità funzionale di rappresentare due fonemi in tutto diversi: all’i vocale si contrappone, secondo i casi, un j alveolo-palatale affricato (in inglese e ...
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sonorità In linguistica, caratteristica dei suoni la cui articolazione è accompagnata dalla vibrazione delle corde vocali (suoni sonori), in contrapposto ai suoni sordi, articolati senza che le corde vocali [...] , tra le quali determina, in italiano come nella maggior parte delle lingue, la formazione di varie coppie di fonemi differenziati fra loro essenzialmente per questo solo carattere e aventi valore distintivo. In italiano e in molte altre lingue ...
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I fenomeni fonetico-fonologici che si verificano nella lingua parlata a confine di parola vanno sotto il nome, ormai tradizionale, di fonetica sintattica o fonotassi. Nella linguistica più recente si preferisce [...] riferimento ai fenomeni, descritti con tale nome nella grammatica sanscrita, riguardanti la forma fonologica che uno o più fonemi possono assumere a seconda del contesto sintattico. Sui processi fonosintattici (o di sandhi esterno) vigono due vincoli ...
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Per i grammatici antichi, il termine consonante (gr. stoikhêion [o grámma] sýmphōnon, lat. littera consonans) indicava una lettera che (per es., gr. β, γ, δ, lat. b, c, d) si riteneva non potesse essere [...] in modo analogo, i nessi bl, fl, cl, gl), mentre l’affricazione si è anche verificata in relazione ad alcuni fonemi specifici. Ad es., i fonemi /j/ e /w/ erano presenti in latino insieme agli allofoni vocalici [i], [u]. Nel latino tardo non erano più ...
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Teoria della fonologia, enunciata da R. Jakobson e da lui successivamente elaborata in collaborazione con C.G.M. Fant e M. Halle, che riconduce i sistemi fonologici di qualunque lingua a un numero limitato [...] compatto, in riferimento a un fonema considerato, possono essergli propri oppure no. Ciascun fonema risulta così definibile in base a opposizioni binarie (+ o −) e l’insieme dei fonemi di una lingua si inquadra in una matrice binaria. Tale teoria ...
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variante biologia Individuo che presenta, per un dato carattere, una differenza rispetto al tipo o alla media o alla norma; la comparsa di v. in popolazioni naturali è generalmente legata all’insorgenza [...] italiano nelle due locuzioni non posso, non chiedo: l’ultimo fonema della negazione, n, appare rispettivamente bilabiale (come in impacco) è una v. di i (v. condizionata dai fonemi iniziali della parola seguente, e dipendente dagli sviluppi del ...
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fonema
fonèma s. m. [dal fr. phonème, e questo dal gr. ϕώνημα «espressione vocale», der. di ϕωνέω «produrre un suono»] (pl. -i). – In linguistica, ogni elemento sonoro, o unità elementare, del linguaggio articolato, considerato sotto l’aspetto...