linguaggio dei segni
Forma di comunicazione non verbale mediante gesti simbolici utilizzata dalle persone sorde. Negli individui colpiti da sordità profonda in età prelinguistica l’apprendimento del [...] o Linguaggio Italiano dei Segni, ecc.).
Come nel linguaggio parlato, in cui le parole sono formate da unità minori, i fonemi, nel l. dei s. esiste un livello sublessicale per cui i segni, analoghi alle parole, sono formati scegliendone gli elementi ...
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uhi
Aldo Duro
È un hapax in D., ed è interiezione rarissima nella lingua scritta, anche se non rara nell'uso vivo e parlato, come variante di ‛ ohi '; si legge in Pg XVI 64 Alto sospir, che duolo strinse [...] verbo strinse, che non sarà da intendere soltanto come " trasformò ", " ridusse ", ma proprio " strinse ", " restrinse ", valore che ben si adatta a esprimere l'emissione prolungata di quel suono iniziale, che è il più chiuso dei fonemi vocalici. ...
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Ciascuno dei segni con cui si rappresentano graficamente i suoni delle vocali e delle consonanti di un alfabeto.
Comunicazione scritta che una persona indirizza a un’altra, oppure a un ufficio, a un ente [...] testamentales, civitatis, securitatis ecc.
Le lettere dell’alfabeto
All’origine di ogni alfabeto, si cerca di rappresentare ciascun fonema con un segno proprio (l. o gruppo di l.); l’evoluzione fonetica, che non sia seguita da riforma ortografica ...
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Medicina
Complesso di strutture che mantiene in reciproca contiguità due o più superfici ossee.
Classificazione
Gli elementi scheletrici che costituiscono le a. possono essere mobili, semimobili o fissi; [...] e una fissa) si pongono in rapporto reciproco di occlusione, di stretta o di apertura per ottenere la pronuncia di un fonema costituisce il luogo (o punto) di a.; l’articolatore è la parte dell’apparato di fonazione che contribuisce attivamente all ...
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Economia
Si dice che due beni x e y sono legati da una relazione di complementarità e sono quindi definiti beni c., se all’aumentare del prezzo del bene x la domanda del bene y diminuisce o, reciprocamente, [...] sono, per es., in italiano, n velare e n dentale che compaiono il primo sempre e solo dinanzi a fonema velare, il secondo dinanzi a ogni altro tipo di fonema.
Matematica
Dato un insieme I e un suo sottoinsieme M, si chiama insieme c. di M (o c. di ...
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samskara
saṃskāra
Traslitt. del termine sanscr. (letteralmente «fattore purificante») usato in varie accezioni tra cui «disposizione interiore», «traccia mnestica» e «purificazione rituale». Nel buddismo [...] positivo accumulato mediante la purificazione. Il termine s. ha anche rilevanza linguistica, in partic. nella teoria fonemica della significazione tematizzata in prima istanza da Śābara (➔ Mīmāṃsā) e discussa soprattutto nel dibattito successivo che ...
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ritmo
Gian Luigi Beccaria
111. Con accezione metaforica del termìne si è episodicamente parlato per D. come per altri poeti di ritmo (mentale), riguardo all'alternarsi dei personaggi, ricorrere d'immagini [...] un'insistenza consonantica non dicono nulla di per sé, restano allo stato neutro fino a che l'immagine non offra con tali fonemi un qualche rapporto. L'insistere, poniamo, in un verso dantesco, sulle i o sulle u toniche, non esprimerà di per sé nulla ...
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Il termine interferenza si riferisce all’azione di un sistema linguistico su un altro e agli effetti provocati dal contatto tra lingue, e si usa in una duplice accezione: per indicare i ➔ prestiti di elementi [...] la pronuncia del fr. parvenu non implica l’accoglimento del fonema /y/, così come il ted. Länder (plur. di Land menzionata in primo luogo la strategia che consiste nel sostituire fonemi assenti nella propria L1 con altri strutturalmente vicini: gli ...
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Il territorio del Piemonte non è omogeneo dal punto di vista linguistico, e le varietà che si possono definire piemontesi non ricoprono l’intera estensione amministrativa della regione. Rimangono infatti [...] di un’ortografia standardizzata, da allora utilizzata coerentemente in quasi tutte le produzioni a stampa: ha il merito di essere essenzialmente fonemica, anche se alcune scelte (in particolare la resa di [u] con o e di [y] con u) danno ai testi un ...
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La civilta islamica: condizioni materiali e intellettuali. Algebra e linguistica. Gli inizi dell'analisi combinatoria
Roshdi Rashed
Algebra e linguistica. Gli inizi dell'analisi combinatoria
Intorno [...] che spinse Ḫalīl a scartarlo nella composizione del dizionario. Tuttavia, in quanto fonologo, Ḫalīl reintegra hamza come fonema e il numero dei fonemi sale in questo modo a 29.
Oltre al calcolo di combinazioni, si è visto che egli procede anche ...
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fonema
fonèma s. m. [dal fr. phonème, e questo dal gr. ϕώνημα «espressione vocale», der. di ϕωνέω «produrre un suono»] (pl. -i). – In linguistica, ogni elemento sonoro, o unità elementare, del linguaggio articolato, considerato sotto l’aspetto...