Presso i grammatici greci, ogni particolarità accessoria che appare nella realizzazione di un suono nella parola, indipendentemente dall’articolazione essenziale di esso: intonazione, aspirazione, quantità [...] in vocale o in -m (interea (e)st; tuam (e)st); lo iato, fenomeno opposto della sinalefe, per cui nell’incontro di due fonemi vocalici (o di sillaba in -m con vocale), uno in fine di parola e uno all’inizio della successiva, nessuno di essi perde la ...
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Biologia
L’attività propria di una cellula, o di una sua parte, o di un organo, o di un sistema organico. Oggetto di studio della fisiologia, è intimamente legata alla forma o struttura, oggetto di studio [...] Linguistica
Il ruolo che un’unità qualsiasi della frase (fonema, morfema, unità lessicale, sintagma) svolge nella struttura in seno alla frase, e funzione distintiva, quella svolta dal fonema o da altro elemento fonico in seno alla parola (per es ...
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Biologia
In fisiologia animale, assunzione e utilizzazione da parte delle cellule viventi delle sostanze nutritive presenti nei liquidi biologici circolanti. Le sostanze assorbite vengono utilizzate e [...] digestione dimensionalmente molto estesi, si confonde con l’ultrametamorfismo (➔ metamorfismo).
Linguistica
In fonologia, processo per cui un fonema consonantico o vocalico si adatta o diviene identico a un altro. Nel primo caso, si ha a. parziale ...
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Scevà (adattamento italiano di Schwa, trascrizione tedesca del termine grammaticale ebraico shĕvā /ʃəˈwa/, che può essere tradotto con «insignificante», «zero» o «nulla») è il nome di un simbolo grafico [...] lingue, come catalano, portoghese, inglese, tedesco e neerlandese (Nespor 1993: 92).
In italiano lo scevà non è presente come fonema (avendo l’italiano standard solo vocali distinte e nette), ma solo come variante libera, o in alcuni casi contestuale ...
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HJELMSLEV, Louis Trolle
Amedeo De Dominicis
Linguista danese, nato a Copenaghen il 3 ottobre 1899, morto ivi il 30 maggio 1965. Studiò la linguistica comparativa indoeuropea con H. Pedersen all'università [...] ''segni'' (parole, morfemi, ecc.), ma come un sistema di regole di associazione tra unità di espressione (per es. i fonemi) e unità di contenuto (per es. le categorie semantiche), di rango inferiore ai ''segni'' linguistici. La teoria glossematica si ...
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turco Con la locuzione popoli t. si intende un vasto complesso di popoli, le cui sedi primitive erano nell’Asia centrale e orientale, e che da quelle sedi hanno sciamato in età storica, con flusso ininterrotto, [...] quelle cioè in cui il prototurco *j- è rappresentato da s-, e lingue t. j-, che conservano intatto il fonema iniziale del prototurco. Il gruppo s- comprende il ciuvascio, parlato nella Repubblica dei Ciuvasci, nelle regioni di Kazan´, Samara, Saratov ...
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Il termine interferenza si riferisce all’azione di un sistema linguistico su un altro e agli effetti provocati dal contatto tra lingue, e si usa in una duplice accezione: per indicare i ➔ prestiti di elementi [...] la pronuncia del fr. parvenu non implica l’accoglimento del fonema /y/, così come il ted. Länder (plur. di Land menzionata in primo luogo la strategia che consiste nel sostituire fonemi assenti nella propria L1 con altri strutturalmente vicini: gli ...
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S’intende con trascrizione fonetica un sistema di rappresentazione grafica dei foni di una lingua (➔ fonetica) realizzata attraverso specifici alfabeti (➔ alfabeto fonetico), elaborati appositamente, solo [...] , sono riflessi nella scrittura dal grafema ‹g›: mago e magia; per contro, i due diversi segni grafici ‹g› e ‹gh› equivalgono al fonema /g/: lago e laghi. Incongruenze di questo tipo si rilevano in italiano anche per ‹c›, ‹e›, ‹o›, ‹s› e ‹z›, per ...
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Per secoli l’italiano, fuori di Toscana, è stato imparato sui libri: per questo si è sottratto ai processi di trasformazione caratteristici delle lingue che si sono sviluppate dall’alto medioevo a oggi [...] e ŏ (genov. [ˈrøːda] «ruota», torin. [ˈfø] «fuoco», milan. [ˈnøːf] «nuovo»), dunque, in sincronia, la presenza di fonemi vocalici anteriori arrotondati. La palatalizzazione di a in sillaba libera si incontra in due sub-aree del gruppo gallo-italico ...
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Il termine analogia designa il processo diacronico attraverso cui una parola cambia forma fonologica e morfologica per diventare più somigliante a un’altra parola già esistente nella lingua. Tale processo [...] perché la regolarità del cambiamento fonologico, come di ogni alternanza fonica, può essere formulata in termini analogici: quando un fonema x che ricorre nel contesto y si modifica nella parola A, si modifica anche nella parola B se ricorre nello ...
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fonema
fonèma s. m. [dal fr. phonème, e questo dal gr. ϕώνημα «espressione vocale», der. di ϕωνέω «produrre un suono»] (pl. -i). – In linguistica, ogni elemento sonoro, o unità elementare, del linguaggio articolato, considerato sotto l’aspetto...