Per quantità fonologica si intende il tratto distintivo di carattere prosodico (➔ prosodia) che oppone i segmenti fonici, sia vocalici sia consonantici, secondo la loro lunghezza. Essendo una proprietà [...] al pari dell’➔accento, tra i tratti prosodici o soprasegmentali, dal momento che il loro dominio è superiore al singolo fonema.
La nozione di quantità è intrinsecamente fonologica, rinvia cioè al valore distintivo che la lunghezza di un segmento può ...
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strutturalismo Teoria e metodologia affermatesi in varie scienze dal primo Novecento, fondate sul presupposto che ogni oggetto di studio costituisce una struttura, costituisce cioè un insieme organico [...] distinse due tipi: gli oggetti concreti, come i suoni, appartenenti alla parole, e le sistemazioni cognitive, come i fonemi, che compongono la langue. Il sistema linguistico appare così il risultato di una classificazione arbitraria, cioè non fondata ...
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Astronomia
Astronomia di p. Parte dell’astronomia (detta anche astronomia posizionale o astrometria) che ha per oggetto la determinazione delle p. e dei movimenti dei corpi celesti. P. astronomica di un [...] liquida può essere che ‘non facciano p.’, sicché la vocale in questo caso è in p. debole.
In fonologia, data una sequenza di fonemi, la p. di uno di essi è la sua collocazione rispetto agli altri; si parla quindi di p. iniziale, finale (di parola o ...
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Semiologia
Luis J. Prieto
di Luis J. Prieto
Semiologia
sommario: 1. Introduzione. 2. Semiologia della comunicazione. 3. Semiologia della connotazione. □ Bibliografia.
1. Introduzione
Quando, agli inizi [...] sembra capace di eseguire sino a classi che si trovino in questa situazione la sua analisi dei significanti, ed è al fonema che egli si ferma (v. Prieto, 1972, p. 38). Poiché non ci interessa parlare di seconda articolazione né di articolazioni in ...
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Ottava lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
Nell’alfabeto fenicio indicava la spirante kh, in quello greco primitivo la spirante laringale h, rappresentata in seguito dallo spirito aspro (‛); la [...] formati durante il Medioevo nell’adattamento dell’alfabeto latino alla fonetica delle lingue romanze e germaniche.
L’italiano non possiede un fonema h, come non lo possiedono le altre lingue romanze. Non ha rilievo il fatto che un suono h ricorra in ...
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Economia
Si dice che due beni x e y sono legati da una relazione di complementarità e sono quindi definiti beni c., se all’aumentare del prezzo del bene x la domanda del bene y diminuisce o, reciprocamente, [...] sono, per es., in italiano, n velare e n dentale che compaiono il primo sempre e solo dinanzi a fonema velare, il secondo dinanzi a ogni altro tipo di fonema.
Matematica
Dato un insieme I e un suo sottoinsieme M, si chiama insieme c. di M (o c. di ...
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Per alfabeto fonetico si intende l’insieme dei simboli impiegati per la rappresentazione grafica dei suoni di una lingua. La sua prerogativa essenziale è quella di associare in modo univoco un solo segno [...] e [ŋ] prima di segmento velare (banco > [ˈbaŋko]). Il suono [ɲ] è lungo tra vocali: ogni > [ˈoɲːi].
Il fonema [ʎ] si trova solo in posizione iniziale, ma esclusivamente nella parola gli e derivati, e nel contesto mediano; in quest’ultimo caso ...
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variante biologia Individuo che presenta, per un dato carattere, una differenza rispetto al tipo o alla media o alla norma; la comparsa di v. in popolazioni naturali è generalmente legata all’insorgenza [...] italiano nelle due locuzioni non posso, non chiedo: l’ultimo fonema della negazione, n, appare rispettivamente bilabiale (come in impacco) è una v. di i (v. condizionata dai fonemi iniziali della parola seguente, e dipendente dagli sviluppi del ...
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Filosofia
G.W. Leibniz chiamò arte c. quella che R. Lullo aveva battezzato ars magna, e cioè il simboleggiamento dei vari concetti in segni geometrici o algebrici, tale che permettesse di combinarli reciprocamente [...] possibilità che le unità linguistiche hanno di associarsi tra loro per dar luogo a unità di livello superiore (combinazione di fonemi per dar luogo a morfemi, di morfemi per dar luogo a parole o locuzioni ecc.).
Metodo combinatorio
Metodo filologico ...
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In italiano l’➔accento grafico assolve a molteplici scopi e il suo impiego obbedisce a regole che sintetizzano esigenze tra loro distinte.
Mentre nella scrittura a mano l’accento ha spesso forma semicircolare, [...] i e u prevedono invece l’accento acuto). Nel caso di ‹e› e ‹o› l’accento grave indica il timbro aperto del fonema corrispondente, come in caffè o però; mentre l’accento acuto indica il timbro chiuso, come in perché o nell’interiezione romanesca ahó ...
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fonema
fonèma s. m. [dal fr. phonème, e questo dal gr. ϕώνημα «espressione vocale», der. di ϕωνέω «produrre un suono»] (pl. -i). – In linguistica, ogni elemento sonoro, o unità elementare, del linguaggio articolato, considerato sotto l’aspetto...