In linguistica, si dice di elemento linguistico che in un determinato sistema ha una funzione precisa (e non p., o irrilevanti, gli elementi che non hanno tale funzione); in particolare, tratto p., tratto [...] che, in una determinata lingua, ha abitualmente valore distintivo nella realizzazione di un fonema: per es., la vibrazione è un tratto pertinente, in italiano, nella realizzazione dei fonemi ‹l› e ‹r›, mentre non lo è in giapponese; la velarità della ...
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Linguistica
In fonologia, opposizione m., particolare tipo di opposizione fonologica, in cui due fonemi hanno in comune un insieme di tratti distintivi che si ritrovano anche in altri fonemi della lingua [...] . In italiano, per es., l’opposizione p-t è m., perché i tratti comuni occlusivo e sordo sono riscontrabili anche nel fonema c.
Pedagogia
Si dice di una forma di educazione che si rivolge all’intera personalità dell’uomo e mira a promuovere le ...
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Tradizionalmente prosodia è un termine della metrica classica, dove designa lo studio del verso (gr. prosōidía «accento, modulazione della voce», comp. di prós «accanto» e ōidḗ «canto»). Inizialmente indicante [...] di un argomento del discorso e più bassi alla fine.
Il primo dominio riconosciuto è la sillaba, che organizza la sequenza di fonemi e ha una struttura interna: è costituita obbligatoriamente dal nucleo e opzionalmente da un attacco e/o una coda.
Le ...
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In linguistica, suono (vocale o consonante) che comporta una risonanza nelle fosse nasali. Nelle articolazioni nasali, in aggiunta ai fenomeni articolatori orali, si presenta l’abbassamento del velo palatino [...] in qualche interiezione come ehm, uhm. Nasalizzazione Passaggio di un fonema orale al corrispondente fonema nasale, o anche la semplice aggiunta di una consonante nasale a un fonema orale. Le vocali italiane a contatto con una consonante n. subiscono ...
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I suoni sibilanti sono una sottoclasse di ➔ consonanti (➔ fricative), suoni rumorosi e intensi, articolati mediante un forte restringimento del condotto orale.
La differenza tra fricative sibilanti (ingl. [...] nel molisano, nel pugliese e nel calabrese l’esito allofonico è anche sonorizzato, (per es. pensare > [penˈʣaːre]).
Il fonema /s/ è spesso palatalizzato prima di occlusiva o di /m/: ciò avviene nelle Marche e nell’Abruzzo occidentale come pure nel ...
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. Il termine viene usato generalmente in linguistica per indicare la teoria fonologica elaborata da R. Jakobson secondo cui i sistemi fonologici di qualunque lingua sono basati su un numero limitato (circa [...] o uno zero, a seconda che il tratto distintivo abbia valore positivo, o negativo, o non sia pertinente per il fonema in questione. La teoria ha due componenti, una di provenienza hegeliana, legata alla formazione filosofica di Jakobson, e inquadrata ...
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Botanica
Propagazione delle piante che si ottiene col piegare un ramo (propaggine) verso il basso e interrarlo in parte senza staccarlo dalla pianta madre; quando la parte sotterrata è radicata, il ramo [...] un’articolazione indietro o in avanti, nel corpo della parola; si tratta propriamente di un’anticipazione o di una posticipazione di fonema. L’articolazione da cui ha preso lo spunto la p. può anche scomparire, come in gr. ϕαίνω «io mostro» da *ϕαν ...
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Prima di affrontare la descrizione del sistema fonologico dell’italiano, occorre illustrare brevemente il significato del termine fonologia. Lo studio dei suoni prodotti dall’apparato fonatorio è l’oggetto [...] le due vibranti di caro [ˈkaːro] e [ˈkaːʀo]), mentre foni che, sostituiti, danno luogo a significati diversi sono ➔ allofoni di fonemi diversi (per es., le due prime consonanti di pane [ˈpaːne] e cane [ˈkaːne]).
In sostanza, la procedura di scoperta ...
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Biologia
Un organismo presenta simmetria (➔) b. quando è costituito di due parti simmetriche rispetto a un piano.
Segmentazione b. Tipo di segmentazione dell’uovo in cui le sostanze ovulari sono distribuite [...] .
Linguistica
Opposizione b. Particolare tipo di opposizione fonologica, in cui due fonemi hanno in comune un insieme di tratti distintivi che non si ritrovano in nessun altro fonema della lingua considerata. In italiano, per es., l’opposizione t-d ...
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Terza lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
La sua forma deriva dal gamma dell’alfabeto greco occidentale (calcidese) che fu modello di quello romano. Qui inizialmente la C rappresentò sia la velare [...] e nelle altre lingue moderne che hanno accolto l’alfabeto latino. Un primo è quello di fonema occlusivo velare ‹k›. Un primo è quello duro di fonema occlusivo velare sordo ‹k›, rappresentato generalmente dalla semplice c davanti ad a, o, u e a ...
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fonema
fonèma s. m. [dal fr. phonème, e questo dal gr. ϕώνημα «espressione vocale», der. di ϕωνέω «produrre un suono»] (pl. -i). – In linguistica, ogni elemento sonoro, o unità elementare, del linguaggio articolato, considerato sotto l’aspetto...