Nella teoria dell’➔interferenza linguistica il termine forestierismo è talvolta usato per indicare quelle parole o espressioni di matrice straniera che più propriamente sono denominate prestiti integrali, [...] conseguenza si ha sempre una certa assimilazione dei suoni stranieri a quelli che il parlante pronuncia abitualmente (ad es., il fonema inglese [ʌ] è quasi sempre reso con [a]: budget, trust, pick-up); talvolta, specie per i forestierismi che si sono ...
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Biologia
Sintesi enzimatica di RNA su uno stampo di DNA. Nelle cellule di tutti gli organismi viventi, la t. dell’RNA è una tappa obbligatoria per la sintesi delle proteine e consiste in una reazione di [...] per un periodo non superiore a 90 anni o per la durata della vita della persona fisica beneficiaria.
LinguisticaR
appresentazione dei fonemi di una lingua o di un dialetto in un sistema grafico diverso o comunque non usuale per quella lingua o per ...
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Chimica
Sistema eterogeneo, formato da due (o più) fasi solide, liquide o gassose, nel quale una delle fasi ( fase disperdente) è continua e disperde l’altra, o le altre ( fasi disperse). Si dice disperdente [...] stessi.
Linguistica
Nella teoria fonologica si definisce campo di d. l’area che comprende le diverse realizzazioni di un fonema, sia in rapporto con il contesto (articolazioni contigue), sia in dipendenza dai singoli parlanti (per es., la frequenza ...
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Per variazione linguistica si intende l’importante carattere delle lingue di essere mutevoli e presentarsi sotto forme diverse nei comportamenti dei parlanti. La proprietà di un’entità di assumere diverse [...] in cui occorrono più frequentemente. Una fra le numerose variabili fonetico-fonologiche in italiano è la realizzazione del fonema laterale palatale /ʎ/, per es., di figlio, che in posizione intervocalica può venire realizzato in almeno quattro ...
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La grammaticalizzazione è il fenomeno per cui forme linguistiche libere (per es., parole) perdono gradualmente l’autonomia fonologica e il significato lessicale, fino a diventare forme legate con valore [...] basilica» (ivi, 9, 6)
Interessanti sono poi alcuni casi isolati in cui l’➔ articolo, per rianalisi, si riduce a fonema, perdendo non solo l’autonomia, ma anche il valore semantico: it. lastrico, originariamente l’astrico, dove astrico *astracum per ...
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In generale, un linguaggio settoriale è il modo di esprimersi (parole, espressioni, termini tecnici, ecc.) proprio di un ambito specialistico, in particolare (ma non soltanto) di natura tecnica o scientifica. [...] settoriale la polisemia è un fenomeno normale: si pensi, per es., alla varietà di significati di morfema o di fonema in linguistica.
Di fronte al crescente bisogno di denominazioni tecniche e scientifiche agisce, infatti, il principio dell’economia ...
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L’anagramma (dal gr. aná «sopra» e grámma «lettera») è la condizione per cui due (o più) parole o due (o più) altre sequenze linguistiche sono costituite dallo stesso insieme di lettere (più raramente, [...] in tali versi e aveva congetturato che esistesse addirittura un segreto di composizione che imponeva di ripetere ogni fonema all’interno del singolo verso, o nei versi immediatamente adiacenti. Dato che le risultanze delle sue analisi testuali non ...
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Il termine fonosimbolismo (o simbolismo fonetico) si riferisce a una serie di fenomeni di varia natura e tipologia nei quali da un suono o una sequenza di suoni si riconosce il valore semantico in modo [...] e immediatamente iconica del significato (cfr. Pozzi 1981; Dogana 1990; Fónagy 1993).
In riferimento al valore fonosimbolico che associa il fonema /r/ all’idea di «rotolamento» e «vibrazione» (cfr. § 3.3) si possono citare ad es. i seguenti versi di ...
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Pronuncia è il termine correntemente usato, anche dai non specialisti, per designare il modo di articolare i suoni di una lingua (si parla infatti di pronuncia della erre, di difetto di pronuncia, ecc.) [...] l’assenza di accento grafico è all’origine della diffusione di forme quali mòllica e còncime; parimenti, il rapporto non biunivoco tra grafema e fonema è alla base di oscillazioni quali tr[e] ~ tr[ɛ], n[o]me ~ n[ɔ]me, [ʣ]aino ~ [ʦ]aino, na[s]o ~ na[z ...
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Alfabeto
A. Petrucci
G. Tamani
A.M. Piemontese
H. Gustavson
PARTE INTRODUTTIVA
di A. Petrucci
Ogni a. è un sistema di segni dotato, in quanto tale, di una forte valenza simbolico-figurativa, e quindi [...] sembra presentasse una quindicina di segni corsivi irregolari. Essi furono distinti e aumentati a 28, utili a rappresentare i fonemi stabili (25 consonanti e 3 semivocali, o vocali toniche) della lingua araba classica, con il metodo della punctatio ...
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fonema
fonèma s. m. [dal fr. phonème, e questo dal gr. ϕώνημα «espressione vocale», der. di ϕωνέω «produrre un suono»] (pl. -i). – In linguistica, ogni elemento sonoro, o unità elementare, del linguaggio articolato, considerato sotto l’aspetto...