Il dominio del mare
Bernard Doumerc
Nel corso del Quattrocento il commercio marittimo della Serenissima giunse a comprendere - nel contesto che si è convenuto di definire, sulla scorta di Fernand [...] (48). Chi dedicava tempo e denaro all'arte del commercio era obbligato a risiedere in città, in un albergo-magazzino, il fondaco dei Tedeschi, di proprietà statale fin dal 1228. Al suo arrivo in città, il mercante deponeva le armi, ed entrava ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Relazioni culturali fra Est e Ovest
Juan Vernet Ginés
Julio Samsó
Charles S.F. Burnett
Pietro B. Rossi
Tzvi Langermann
Relazioni [...] , nel 1143 a Pisa quando questa era una delle due più importanti città mercantili (l'altra era Venezia), e possedeva fondachi in molte città mediterranee. Non sorprende quindi il fatto che tra i manufatti provenienti dall'Oriente, in questa città vi ...
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Liber constitutionum
Ortensio Zecchino
sommario: I. La storia esterna 1. Promulgazione. 2. Attività preparatoria e giuristi impegnati. 3. Entrata in vigore. 4. Fonti. 5. Prime reazioni. II. Il testo [...] le esportazioni di sale, ferro, acciaio e derrate alimentari); I, 89 (obbligo per i mercanti di depositare le merci in fondachi demaniali, pagando la relativa gabella); I, 88.2 (divieto ai produttori di vendere il loro vino prima che sia venduto il ...
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GRECIA (A. T., 82-83)
Giotto DAINELLI
Mario SALFI
Fabrizio CORTESI
Giacomo DELITALA
Arthur HABERLANDT
Giotto DAINELLI
Pino FORTINI
Giotto DAINELLI
Luigi CHATRIAN
Margherita GUARDUCCI
Doro LEVI
Luigi [...] , nel Ponto Eusino, in Italia, a Massalia. La città, di origine complessa, di Naucrati in Egitto (vi avevano i fondachi sei città ioniche, una eolica, sei doriche, ed Egina), fu fiorentissima nel periodo anteriore alla conquista persiana dell'Egitto ...
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Una delle tradizionali cinque parti del mondo. Appartiene al continente antico, è congiunta all'Eurasia mediante l'istmo di Suez, oggi attraversato artificialmente dal canale omonimo, ed è considerata [...] degli Erri, nel 1481 da Giovanni Strozzi. Venezia, mercé un trattato del 1230 con l'Egitto, ottenne l'uso di due fondachi in Alessandria e concluse altri trattati con Tunisi, segnatamente nel 1251 e nel 1317, e con Tripoli ove manteneva consoli ...
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Per quanto perdesse il suo nome nel diventare, come Costantinopoli o Nuova Roma, la capitale dell'Impero d'Oriente, Bisanzio ebbe la sorte di essere ancora ricordata quando si volle designare l'arte, la [...] ultimi godevano di speciali diritti commerciali ed erano stanziati in un quartiere sul Corno d'Oro con chiesa propria e proprî fondachi e notari, sotto l'autorità di un console o bailo. A questi stranieri, Bisanzio, per la ricchezza e la bellezza ...
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La produzione e la circolazione del libro
Marino Zorzi
L'industria tipografica nel Seicento: capacità produttiva e organizzazione corporativa
Negli ultimi anni del Cinquecento e nel primo Seicento [...] greco e in slavo si rivolge ai vasti mercati del Levante e del Nord-Europa. È normale che gli stampatori tengano fondachi e succursali in altre città italiane; pure un libraio di modesto rango come Angelo Salvadori stampa e vende anche a Vicenza ...
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fóndaco s. m. [dall’arabo funduq, che è dal gr. πάνδοκος, πανδοκεῖον «albergo»] (pl. -chi, -ci). – 1. Edificio o complesso di edifici dove, nel medioevo e nei secoli successivi, i mercanti forestieri per concessione dell’autorità del luogo depositavano...
raba
(o rabba) s. f. [dall’arabo raḥba «piazza, mercato di grano»]. – In età medievale e rinascimentale, termine che indicava (anche nelle varianti raiba, reba, e inoltre reva e rieva, che provengono da tramite francese) in Sicilia il magazzino...