Paura angosciosa destata da una determinata situazione, dalla vista di un oggetto o da una semplice rappresentazione mentale, che pur essendo riconosciuta come irragionevole non può essere dominata e obbliga a un comportamento inteso, di solito, a evitare o a mascherare la situazione paventata.
Più che il contenuto delle f., hanno importanza la condizione clinica in cui si sviluppano e il meccanismo ...
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Moody, Rick (propr. Hiram Frederick Moody III). ‒ Scrittore statunitense (n. New York 1961). Dopo essersi laureato alla Brown University di Providence, si è specializzato in scrittura creativa alla Columbia [...] a molte delle sue opere, indaga nei suoi scritti, passando dalla tragicità alla comicità e viceversa, le contraddizioni, le fobie e le ipocrisie della classe media americana, piena di angoscia e sensi di colpa. Con il romanzo di esordio Garden ...
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inconscio
Simona Argentieri
La parte della nostra psiche sconosciuta a noi stessi
L'inconscio è la parte della nostra psiche che non raggiunge il livello della coscienza. Al sistema inconscio diede [...] che provengono dall'inconscio e ignorandone addirittura l'esistenza. Per lo più è nelle situazioni di sofferenza ‒ angoscia, fobie, insonnia, perdita di controllo ‒ che si ricorre alla psicoanalisi come specifica possibilità di cura che indaga le ...
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Psichiatra francese (Vienna 1809 - Rouen 1873), direttore del frenocomio di Maréville poi dell'asilo di Saint-Yon a Rouen. È noto per aver formulato la teoria della "degenerazione mentale", raggruppando [...] a breve distanza dall'insorgenza della malattia. Descrisse anche un tipo di disturbo nervoso con il nome di "delirio emotivo" (successivamente questi stessi disturbi saranno classificati come fobie), riferendolo a disturbi del sistema vegetativo. ...
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Ansia
Alberto Oliverio e Marcel van den Hout
Affine all'angoscia, cui l'unisce anche l'etimologia (viene dal latino tardo anxia, derivato di anxius, "ansioso", a sua volta da angere, "stringere"), l'ansia [...] paziente si definisce sofferente di disturbo da panico con agorafobia (da ἀγορά, "piazza").
Il DSM-IV definisce le fobie (v. fobia) come una sorta di evitamento distruttivo e mediato dalla paura di stimoli e situazioni assolutamente prive di pericolo ...
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Panico
Paolo Pancheri
Maria Caredda
Panico viene dal greco πανικός, termine che deriva dal nome di Pan, dio delle montagne e della vita agreste: era detto timor panico, o terrore panico, quel timore [...] e luoghi affollati o spazi nei quali sia difficile ricevere soccorso in caso di malessere. Westphal assimilò l'agorafobia alle altre fobie comuni.
S. Freud invece fu il primo a descrivere, in modo dettagliato, l'attacco di panico nell'ambito delle ...
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BELLEZZA, Paolo
Pino Fasano
Nacque a Milano. il 25 genn. 1867. Dopo aver compiuto gli studi liceali, fu avviato dal caso a una lunga e intensa carriera di letterato: iscrittosi per un banale errore [...] Alessandro Manzoni era una parodia dei metodi lombrosiani, applicando i quali il B. dimostrava ironicamente le innumerevoli fobie, abulie, monomanie del Manzoni.
"Era pazzo Alessandro Manzoni?" concludeva questo libro, che l'editore Hoepli all'ultimo ...
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FOJANESI, Giselda
Riccardo D'Anna
Nacque il 28 ag. 1851 presso Foiano della Chiana (Arezzo), da Pietro, patriota, piccolo proprietario terriero, e da Teresa Fossi. Nel 1861, al fine di avviare le figlie [...] diversi usi e costumi isolani, dall'aperta ostilità della suocera, dall'ossessiva gelosia del marito e dalle sue fobie e intemperanze caratteriali, la F. divenne ben presto cosciente della profonda infelicità in cui versava. Qualche conforto tuttavia ...
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Stato tormentoso di ansietà e di sofferenza.
Filosofia
L’a. è uno dei temi fondamentali dell’esistenzialismo, che l’intende come una delle situazioni affettive rivelatrici attraverso cui l’esistenza si [...] , mentre l’a. semplice è la risposta a una situazione di pericolo esterno che si esprime nell’isteria, nelle fobie e nelle ossessioni. All’altro estremo, concettuale e cronologico, della ricerca freudiana sull’a., sta: Hemmung, Symptom und Angst ...
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Odio
Anna Sabatini Scalmati
La parola odio indica uno stato emotivo di grave e persistente avversione verso qualcosa o qualcuno. Passione opposta all'amore, l'odio è un sentimento d'acuta ostilità, [...] sempre maggiore chiarezza Freud prende atto del fatto che i fattori eziologici primari dei disturbi mentali, quali le fobie e le nevrosi ossessive, vanno ricercati nelle contraddittorie e dialettiche articolazioni emotive che dal complesso d'Edipo ...
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-fobia
-fobìa [dal gr. -ϕοβία, dal tema di ϕοβέομαι «temere»]. – Secondo elemento di nomi composti derivati dal greco o formati modernamente (come idrofobia, agorafobia, claustrofobia, ecc.), che significa paura, avversione, ripugnanza, spesso...
fobia
fobìa s. f. [uso sostantivato del suffisso prec.]. – In psichiatria, disturbo psichico consistente in una paura angosciosa destata da una determinata situazione, dalla vista di un oggetto o da una semplice rappresentazione mentale, che...