(IV, p. 631; App. I, p. 163)
L'arte e le tecniche artistiche dal dopoguerra a oggi. − La storia dell'a. e dei suoi procedimenti ideativi e tecnici nella seconda metà del Novecento, cioè dopo la terribile [...] Y. Klein, P. Manzoni, F. Lo Savio.
Appunto a Düsseldorf, J. Beuys insegna e dà un'inversione di tenden za al movimento Fluxus, conferendo alle sue azioni, come Der Chef (l'ar tista si presenta avvolto in un rotolo di feltro alle cui estremità sono ...
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Pittore e scultore danese (Copenaghen 1938 - ivi 2018). Laureato in scienze naturali e geologia, ha partecipato a spedizioni in Groenlandia, in America Centrale e al circolo polare artico. Ha frequentato [...] il mezzo filmico, accanto a quello primario per la pittura e per la scultura. Dopo le prime esperienze legate al movimento Fluxus, si è volto a una pittura caratterizzata da un forte e denso cromatismo materico, dalla cui congerie emergono strutture ...
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Forma d’arte-spettacolo che, ricorrendo a mezzi diversi (pittorici, musicali, teatrali), si basa sull’improvvisazione dell’azione, svolta generalmente in ambienti non convenzionali e con il coinvolgimento [...] numerosi artisti negli USA (J. Dine, C. Oldenburg, R. Rauschenberg ecc.), in Giappone (gruppo Gutai) e in Europa (Fluxus, J. Beuys, B. Vautier ecc.) sperimentarono questa forma di arte totale, che s’inserisce nella riflessione tesa alla negazione ...
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Shimamoto, Shōzō. – Artista giapponese (Osaka 1928 - ivi 2013). Innovativo animatore, insieme a J. Yoshihara e ad altri artisti, del movimento d’avanguardia Gutai (1954), ha elaborato un linguaggio che [...] (1972) del gruppo Gutai, S. iniziò a interessarsi alla mail art e al body painting e ad avvicinarsi al gruppo Fluxus, costruendo una rete di contatti tra artisti di tutto il mondo che costituisce uno dei più solidi tentativi di applicazione dei ...
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Artista e poeta svizzero (Hannover 1930 - Basilea 1998). In Svizzera, così come a Copenaghen (1955-57) o negli Stati Uniti (1964-67), ma soprattutto in Islanda, dove si trasferì nel 1958 e assunse il nome [...] fu tra i fondatori della rivista di poesia concreta Spirale (1953). In contatto con esponenti del Nouveau Réalisme, di Fluxus, del Wiener Aktionismus, collaborò occasionalmente con D. Spoerri, R. Filliou (1926-1987), oltre che con A. Rainer e R ...
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Pittore tedesco (Olesnica 1941 - Colonia 2010). Dopo le prime sperimentazioni, P. si è dedicato prevalentemente alla pittura e alla fotografia. Dagli anni Settanta, l'artista ha infatti cominciato a realizzare [...] ), sfociato nell'happening Demonstration für den kapitalistischen Realismus (1963), ispirato alle contemporanee esperienze del movimento Fluxus. Negli anni Sessanta e Settanta ha realizzato una serie di opere volte alla rappresentazione ironica e ...
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RICHTER, Gerhard
Alexandra Andresen
Pittore tedesco, nato a Dresda il 9 febbraio 1932. Compiuto un primo apprendistato a Zittau come disegnatore pubblicitario e decoratore teatrale, tra il 1952 e il [...] Realismus, una sorta di happening, allestito in risposta alle novità espressive proposte in quegli stessi anni dal gruppo Fluxus, che rimase tuttavia un'esperienza isolata nell'ambito della sua ricerca. Sensibile alle soluzioni informali di J ...
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In senso generico, realizzazione concreta di un’attività, di un comportamento, di una situazione determinata.
Antropologia
Genere di eventi, quali riti, feste, carnevali, cerimonie, preghiere collettive, [...] e tra artista e pubblico. Presente anche in altre manifestazioni affini della ricerca estetica del dopoguerra, come i concerti-Fluxus e gli happenings, la p. può essere fatta risalire ai modelli storici del futurismo, del dadaismo e del surrealismo ...
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SPOERRI, Daniel
lexandra Andresen
Scultore svizzero di origine romena, nato a Galaçti il 27 marzo 1930. Il suo nome originario era Daniel Isaac Feinstein. Nel 1942 emigrò in Svizzera con la madre e [...] détrompe-l'oeil o delle pièges à mots) e sull'allestimento di serie di happenings. Oltre a partecipare alle manifestazioni di Fluxus, organizzò nel 1963 presso la galleria J di Parigi (trasformata per l'occasione in ristorante) un evento che fornì il ...
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Movimento artistico e letterario d’avanguardia sorto a Zurigo nel 1916 e che ebbe sedi importanti a New York, a Berlino e a Parigi, dove si sciolse nel 1922. Il nome deriva dalla voce onomatopeica ‘dada’ [...] raccolse l’eredità, ma anche di molte forme espressive e movimenti, che si svilupparono dopo la Seconda guerra mondiale: happening, environment, la musica di J. Cage, il gruppo Fluxus, il Living Theatre, certe tendenze concettuali, il neo-dada ecc. ...
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soliflussione
soliflussióne (o solifluizióne) s. f. (anche soliflusso m.) [comp. del lat. soli (genit. di solum) «del suolo» e lat. tardo fluxio -onis, o rispettivam. lat. fluctio -onis (con -i- di fluire), fluxus -us, tutti e tre der. di...
arte digitale
loc. s.le f. Arte sperimentale, che si avvale delle tecnologie informatiche. ◆ Christiane Paul, curatrice di New Media Arts al Whitney Museum of American Art di New York, nel suo volume «Digital Art», dopo aver brevemente individuato...