Gli affissi sono elementi (tecnicamente morfi legati) che si aggiungono a una radice per formare una parola morfologicamente complessa: per es., in invisibile in- e -bile sono affissi che si collegano [...] invece la maggior parte delle parole è formata da un morfo lessicale accompagnato da uno o più affissi, di cui almeno uno flessivo (per es., libr+o, cas+ett+a, ri+puli+tur+a) (➔ flessione). In casi come bar o ieri la parola è morfologicamente ...
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Per desinenze, nella grammatica tradizionale, s’intendono le terminazioni delle parti del discorso variabili (➔ parti del discorso), che in genere recano informazione morfologica di natura flessiva (➔ [...] . Oltre al fatto che ciò non è sempre vero (così nel plurale di composti come capimafia), non è detto che i morfemi flessivi, che in italiano sono in genere suffissi, in altre lingue non possano essere prefissi: si pensi, ad es., all’aumento che il ...
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I suffissi sono ➔ affissi (tecnicamente, morfi legati), cioè elementi non liberi con funzione flessiva oppure derivazionale che nel formare una parola si aggiungono alla parte finale di una radice o di [...] coniugazioni (am-o, tem-o, prend-o, sent-o); solo nelle forme dell’imperfetto indicativo si può individuare una sequenza di tre suffissi flessivi con funzioni chiaramente distinte (am-a-v-o, tem-e-v-o, prend-e-v-o, sent-i-v-o) (➔ coniugazione verbale ...
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La morfologia è il settore della linguistica che studia la struttura interna delle parole e le relazioni fra i cambiamenti di forma e i cambiamenti di senso delle parole. Ad es., la parola italiano può [...] alla forma di citazione, e il plurale italianizzazioni.
La distinzione fra i rapporti tra le variazioni di forma di una stessa parola (forme flesse di uno stesso lessema) e i rapporti tra una parola e un’altra che ne condivide in parte la forma e il ...
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La flessione è l’ambito della morfologia che riguarda le diverse forme che una stessa parola può avere secondo il contesto in cui è usata. Si differenzia dalla ➔ derivazione, che invece riguarda la formazione [...] da parte del verbo (il maestro ha punito me / *io). Si parla di flessione inerente nel caso in cui i tratti flessivi non dipendono né dall’accordo né dalla reggenza, ma sono interni all’attualizzazione di un elemento nel discorso, come ad es. il ...
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Linguistica
La parte della linguistica che studia la connessione di unità minori a formare unità maggiori. In questo senso si parla anche di fonetica sintattica (o sandhi, con il termine della grammatica [...] della linguistica in fonetica (studio dei suoni), lessicologia (studio del vocabolario), morfologia (studio dei procedimenti flessivi e derivativi) e s., risalente attraverso formulazioni più o meno consimili all’antichità greco-latina, ha ...
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L’accordo (anche detto concordanza) è un fenomeno morfo-sintattico per il quale in un contesto sintattico definito le parole prendono una forma specifica tra le varie che possono assumere nell’ambito del [...] della frase. Allo stesso tempo, tuttavia, esso introduce ridondanza, in quanto marche morfologiche che esprimono gli stessi valori flessivi sono ripetute più volte in una sequenza di parole: in una bella casa, ad es., l’informazione ‘femminile ...
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Si chiama conversione la formazione, ottenuta senza aggiunta di affisso derivazionale, di una parola appartenente a una parte del discorso diversa da quella della base: per es., piacere verbo → (il) piacere [...] l’operare del processo di conversione anche all’interno della stessa parte del discorso, laddove vi sia un cambio di classe flessiva (per es., la mela / il melo, la banana / il banano: ➔ genere) o laddove la relazione fra le due parole possa essere ...
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Il caso è una categoria linguistica che svolge essenzialmente due funzioni, una in prevalenza sintattica e l’altra in prevalenza semantica. Sul piano sintattico, segnala la funzione che un nome svolge [...] del verbo sono indicati in italiano da un sintagma preposizionale (di Marco, con tutto il cuore), in latino ancora da nomi flessi (Marc-ī, caso genitivo; tot-ō cord-e, caso ablativo). Dal punto di vista del significato grammaticale, il fatto di ...
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Il termine analogia designa il processo diacronico attraverso cui una parola cambia forma fonologica e morfologica per diventare più somigliante a un’altra parola già esistente nella lingua. Tale processo [...] ’estensione analogica. Ad es., in latino una serie di nomi maschili e neutri formavano il plurale secondo diversi tipi flessivi:
(4) senātus / senātūs
(5) tempus / tempora
Nell’evoluzione diacronica tale pluralità di forme s’è fortemente ridotta, o è ...
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flessivo
agg. [der. del lat. flexus, part. pass. di flectĕre «piegare»]. – Che riguarda la flessione (cioè la declinazione e la coniugazione) delle parole: le forme f. del verbo. Nella classificazione morfologica delle lingue, lingue f. (in...
flesso1
flèsso1 agg. [dal lat. flexus, part. pass. di flectĕre «piegare»], letter. – Piegato: braccio f., ginocchia flesse. Con valore di vero e proprio participio: surgendo ebbe i ginocchi Per riverenzia, e così il capo f. (Ariosto); e nell’accezione...