(gr. Φλεγύας) Mitico figlio di Ares e di Dotide (o Crise), eponimo dei Tessali Flegici o della città di Flegia, presso Orcomeno di Beozia. È il padre di Issione e di Coronide, madre di Asclepio. Per vendicarsi di Apoloo che aveva sedotto e ucciso Coronide, tentò di incendiare Delfi, ma Apollo lo colpì con una saetta lo condannò a una pena eterna nel Tartaro, ricordata da Virgilio, Stazio e Valerio ...
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prora (proda)
Antonio Lanci
Nel senso proprio di " prua ": If VIII 29 l'antica prora della barca di Flegiàs; XXVI 141 e Pg XXX 58; in If XXI 13 chi ribatte da proda e chi da poppa, si ha la forma ‛ proda [...] ' per dissimilazione.
Altrove il sostantivo compare in uno di quei contesti metaforici in cui, seguendo uno schema retorico di larga diffusione nella letteratura latina e medievale (cfr. E.R. Curtius, ...
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segare
Domenico Consoli
In If VIII 29 ha il senso di " fendere ", " solcare " l'acqua: l'antica prora di Flegiàs, col carico dei due poeti, attraversa la morta gora solcando le sucide onde di Stige. [...] Nell'espressione ‛ segare la gorgiera ', vale " tagliare il collo ": quel di Becchiera / di cui segò Fiorenza la gorgiera (If XXXII 120), con allusione a Tesauro di Beccheria decapitato dai Fiorentini. ...
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nocchiero (nocchiere)
Antonio Lanci
Il senso proprio di " guida di un'imbarcazione " è documentato in If III 98 nocchier de la livida palude (Caronte), VIII 80 (con allusione a Flegiàs) e in Pg II 43 [...] il celestial nocchiero, cioè l'angelo che guida il vasello snelletto e leggero su cui le anime vengono trasportate dalla foce del Tevere alla spiaggia del Purgatorio.
Ancora in senso proprio: in una nave, ...
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pantano
Due volte questo termine indica la palude Stigia, altrove definita appunto palude (v.): in If VII 110 vidi genti fangose in quel pantano, e in VIII 12 se 'l fummo del pantan noi ti nasconde, [...] se il vapore pesante che esala dalla palude non t'impedisce di vedere l'arrivo di Flegiàs.
Ancora nel senso proprio di " distesa di acqua stagnante ", per caratterizzare la località, forte / per lo pantan ch'avea da tutte parti (If XX 90; cfr. anche ...
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galeotto (galeoto)
Bruno Basile
Due sole occorrenze: If VIII 17 vidi una nave piccioletta / venir per l'acqua... / sotto 'l governo d'un sol galeoto, e Pg II 27 allor che ben conobbe il galeotto, / gridò: [...] " Fa, fa che le ginocchia cali. / Ecco l'angel di Dio... ". In entrambi i casi, sia per il demone Flegiàs che per l'angelo, la parola vale " nocchiero ", poiché " galeotti sono chiamati que' marinari, i quali servono alle galee " (Boccaccio). Il ...
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onomastica
Francesco Tateo
. Nell'uso dei nomi propri di rado D. viene condizionato da necessità metriche o di rima (per cui si vedano casi in cui la forma originaria viene ritoccata nella desinenza, [...] invece ossitoni secondo le regole del tempo (cfr. Parodi, Lingua 232-234; e v. GRECISMI): Calliopè, Penelopè, Diogenès, Flegiàs, Semiramìs, Semelè, Tanaì (cfr. anche Cliò e Minòs).
Spesso il nome classico non subisce adattamenti e viene preferito a ...
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carco (agg.)
Emilio Pasquini
Ottenuto per sincope da ‛ carico ' (mai adoperato da D.); è di uso ristretto - tranne un esempio - alla Commedia.
In senso proprio, con complemento retto da ‛ di ', vale [...] a Giacobbe, nel sogno] apparve d'angeli sì carca.
Assoluto, in If VIII 27 sol quand'io fui dentro [la barca di Flegiàs] parve carca; IX 129 molto / più che non credi son le tombe carche. Per " aggravato da soma ", " piegato da un peso ", in ...
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Delacroix, Eugène
Marta Ancona
Pittore e incisore francese (Charenton-Saint-Maurice 1798 - Parigi 1863). Gli episodi dell'opera grafica e pittorica di Delacroix ispirati a D. non sono moltissimi, ma [...] il pittore francese. Il primo di tali episodi, la Barca di D. (1822, Louvre), rappresenta D. e Virgilio trasportati da Flegiàs verso la città di Dite (If VIII 22 ss.).
I molti disegni preparatori sono indice del suo particolare impegno; i pentimenti ...
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inghiottire
Vincenzo Valente
Nel senso proprio, in Pg XXXI 102 La bella donna... mi sommerse / ove convenne ch'io l'acqua [del Lete] inghiottissi, " bevessi ", costrettovi da Matelda (cfr. XXXIII 95-96 [...] in Pg II 42: il vasello dell'angelo è talmente leggero, che l'acqua nulla ne 'nghiottiva, ne " comprendeva in sé ", " quia scilicet non mergebatur " (Benvenuto), contrariamente a quanto era avvenuto per l'antica prora di Flegiàs (If VIII 29-30). ...
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vuoto
vuòto (ant. o pop. vòto) agg. [lat. volg. *vocĭtus, da vacĭtus, part. pass. di un verbo *vacēre «vuotare», con la stessa radice di vacuus «vacuo, vuoto»]. – 1. a. Privo di contenuto, che non contiene nulla, che non ha nulla dentro di...
accolto
accòlto agg. [part. pass. di accogliere]. – Radunato, riunito insieme: in un tempio accolte Serbi l’itale glorie (Foscolo); letter., contenuto, raccolto, e anche compresso, condensato: Qual è colui che grande inganno ascolta Che li...