Poeta epico latino (sec. 1º d. C.) del tempo di Nerone e dei Flavî; ricordato da Tacito e Giovenale e lodato da Quintiliano come "vigoroso e poetico ingegno", delle sue opere non rimane nulla. ...
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Epigrammista greco (sec. 1º d. C.), vissuto a Roma al tempo di Nerone e dei Flavî, confuso a lungo con l'omonimo poeta di Taranto. Di lui abbiamo nell'Antologia Palatina una quarantina di epigrammi per [...] lo più "isopsefici", cioè risultanti di distici in cui il valore numerico delle singole lettere (α = 1; β = 2; ecc.) dà come somma il medesimo numero ...
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Imperatore romano (n. nell'Illirico, 250 circa - m. Eboraco 306); è il fondatore della dinastia dei secondi Flavî. Discendente da umile famiglia, verso il 289 d. C. divenne preside della Dalmazia e forse [...] molta moderazione. Nel 305 fu elevato alla dignità di Augusto. Morì l'anno successivo in Britannia. Da Flavia Massimiana Teodora, figliastra di Massimiano, ebbe: Dalmazio, Giulio Costanzo, Annibaliano, Costanza, Anastasia, Teodora. Costantino gli era ...
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Grammatico alessandrino (1º sec.d. C.); fu schiavo del prefetto dell'Egitto M. Mettio Modesto; poi, liberato, fu maestro del figlio di quello; visse e insegnò in Roma al tempo di Nerone e dei Flavî e fu [...] autore di varî commentarî fra cui quelli a Omero e agli Αἴτια di Callimaco, di cui si hanno solo frammenti in citazioni specialmente di Stefano di Bisanzio ...
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Archeologo ed epigrafista (Roma 1822 - Castel Gandolfo 1894), fondatore dello studio scientifico delle antichità cristiane. Allievo di G. Marchi, iniziò lo studio delle iscrizioni cristiane di Roma fissando [...] , scoprendo le tombe dei papi e di Cecilia, scavò il sepolcro di Nereo e Achilleo e di Petronilla nell'ipogeo dei Flavî sull'Ardeatina, quello di Gennaro, di Felicissimo e Agapito nel cimitero di Pretestato, di Ippolito nell'Agro Verano, degli Acilî ...
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Storico giudeo (n. 37 d. C. - m. dopo il 100), di casta sacerdotale. Fu della setta dei Farisei e, dopo essere stato a Roma (64), tornato in patria partecipò alla rivolta contro i Romani (67). Arresosi [...] alle ultime fasi della guerra e alla distruzione di Gerusalemme al seguito di Tito. Poi visse a Roma alla corte dei Flavî ottenendone fama e onori. Suo capolavoro è la Guerra giudaica (7 libri), in greco (è perduta la prima redazione in aramaico ...
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AZZI, Stefano
Marco Chiarini
Miniatore, attivo a Bologna nella seconda metà del sec. XIV e nel primo decennio del XV, figlio di Alberto di Prendiparte A., anch'egli miniatore, come ricordano i documenti, [...] L'11 febbr. 1400 risulta esecutore testamentario assieme a certo Niccolò di Ghillino, sarto, per conto di Bencivenne di Giovanni Flavi, e il 4 giugno è menzionato per un deposito di 500 lire fatto a tale Giovanni di Giovanni, "strazzarolo" (Filippini ...
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CIBURRI, Ottaviano
Francesco F. Mancini
Figlio dei pittore perugino Polidoro di Stefano di Polidoro, se ne ignorano le date di nascita e di mòrte, né è possibile identificarne le opere. Stimato pittore, [...] et ornamentis ac miniaturis factis per ipsum Octavianum in privilegio civilitatum illustrorum D.orum Andreae Mathei Acquevinci et D.i Flavi Ursini" (Arch. di Stato di Perugia, ibid., 136, c. 199r). Nel 1557 stima con Vincenzo Danti una pittura di ...
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BISACCIONI, Maiolino
Valerio Castronovo
Nacque a Ferrara nel 1582, da Girolamo Maiolino, poeta e professore di retorica e poesia nell'ateneo ferrarese, oriundo di Iesi. Compì i suoi studi in legge a [...] ". Accanto a nobili privati e a grossi titolati napoletani, come Pompeo Marsili Colonna, il marchese di Montalbano, Angelo Flavi Comneno, il Caracciolo raccoglieva anche "i primi dotti che ne' suoi tempi in ogni scienza fossero stati": il poeta ...
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BONI, Giacomo
Pietro Romanelli
Nato a Venezia il 25 apr. 1859 da Luigi e da Maria De Nardi, rimase orfano all'età di otto anni. Nel 1871 portò a compimento il corso di studi tecnici e commerciali e [...] alla zona del Palatino.
Guidato dalle riproduzioni di pitture viste da ricercatori del Sei e del Settecento sotto il palazzo dei Flavi, il B. riportò in luce, oltre a una cisterna a tholos (1913), in cuicredette di poter riconoscere il mundus, e a ...
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flavo
agg. [dal lat. flavus], letter. – Di colore giallo, biondo: Verde smeraldo, con f. iacinto (Ariosto); tra la chioma flava Fioria quell’occhio azzurro (Carducci).
vestibolo
vestìbolo (ant. vestìbulo) s. m. [dal lat. vestibŭlum, voce di formazione oscura]. – 1. Nell’antichità, spazio libero che precede una sala, il portico o pronao che precede il tempio in antis, lo spazio riservato davanti alle tombe....