GIULIANI, Giovanni Francesco
Lucia Rosei
Nato intorno al 1760 a Livorno, compì gli studi musicali a Firenze sotto la guida di P. Nardini per il violino e di B. Felici per il contrappunto. In breve tempo [...] op. 8 (Firenze); Tre sonate per cimbalo e violino op. 9 (ibid.); Tre quartetti op. 10 (ibid.); Primo quintetto per flauto, traversiere e archi op. 13 (ibid.); Due concerti per violino (Londra, circa 1785); Concert à violon principal… (Parigi); Tre ...
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NYSEIDES o NYSAI (Νοσηίδες, Νυσίαι νύμϕαι, Νῦσαι)
S. de Marinis
Sono le ninfe della montagna di Nysa, alle quali fu affidato il compito di allevare il piccolo Dioniso. E sono rappresentate, in numero [...] su cui si conservano solamente le teste di tre figure femminili (due di profilo, una impostata frontalmente che suona il flauto), designate da un'iscrizione come Νυσαι. Non è possibile, nonostante la presenza di altri frammenti pertinenti allo stesso ...
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È il primo di una numerosa famiglia di sonatori di strumenti a fiato e compositori. Nato a Parma nel 1700, fu nel 1730 oboista al servizio del re di Sardegna, insieme con suo fratello Girolamo (nato a [...] a 3, un'Overtura a 4 strumenti, attribuita al solo Alessandro, che compose anche sonate per 2 flauti (od oboi) e basso continuo e altre per flauto (oboe).
Girolamo, figlio di Gaetano, che era il più giovane dei tre fratelli di Alessandro, fu anch ...
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Eroe greco, figlio di Erme e di una ninfa arcadica, Carmenta (o anche Themis, Nikostrata, e Tyburtis); duce di una colonia di Arcadi che, proveniente da Pallantio, si sarebbe fissata sul Palatino dove [...] Evandro avrebbe anche insegnato ai rozzi abitatori del colle l'alfabeto e l'uso degli strumenti musicali (lira, triangolo e flauto). Giunto Enea in Italia, E. lo ricevette onorevolmente sul Palatino, stringendo con lui una lega per la guerra contro i ...
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SETACCIOLI, Giacomo
Marco Targa
SETACCIOLI, Giacomo. – Nato a Corneto (oggi Tarquinia) l’8 dicembre 1868 da Filippo, calzolaio, e da Angela Leonardi, fu compositore, didatta e saggista.
Contribuì al [...] e Parisia; nel 1879 decisero di trasferirsi a Roma per consentire al figlio maggiore di intraprendere lo studio del flauto presso il liceo musicale, nella classe di Filippo Franceschini. Iscrittosi nel 1880, conseguì il diploma nel 1886. Al contempo ...
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FRIDZERI (originariamente Frixer; Fritzer, Frizeri, Frixer di Frizeri), Alessandro Mario Antonio
Paola Ronchetti
Nacque a Verona il 15 genn. 1741; nulla si sa della sua famiglia che apparentemente si [...] rappresentata; Six sonates pour mandoline, Op. 3, Paris 1771; Due concerti a violino principale, due violini obbligati, viola, basso, corni e flauti, Op. 5, ibid. s.d.; Quatre duos pour deux violons, alto et basse, op. 7, ibid. s.d.; Trois quatuors ...
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nō Genere teatrale giapponese che combina elementi drammatici, canto e danza, nato verso la fine del 14° sec. dalla fusione di precedenti forme di spettacolo. Un ruolo fondamentale nella sua evoluzione [...] sono, oltre al testo (yōkyoku), la declamazione (utai), la danza (mai), l’accompagnamento dell’orchestra (hayashi), composta da flauto e tamburi, e il coro (jiutai), che in particolari momenti interviene per dar voce alle parole e ai pensieri del ...
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Ballerino, coreografo e regista belga (Bruxelles 1944 - Massa 2021); dal 1960 ha fatto parte della compagnia di Roland Petit e poi del Ballet du XX siécle di Maurice Béjart. Nel 1979 è stato direttore [...] l’atmosfera morbida e fumosa dei café belgi, ha ideato lo spettacolo La regina della notte (2007), ispirato al personaggio del flauto magico di Mozart, e il più recente Orpheus di Micha van Hoecke (2008), in cui rivisita uno dei miti fondanti del ...
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Musica
Alvise Vidolin
Serena Facci
Vincenzo Perna
Giovanni Giurati
Serena Facci
Giovanni Giuriati
(XXIV, p. 124; App. II, ii, p. 372; III, ii, p. 186; IV, ii, p. 541; V, iii, p. 597)
L'evoluzione [...] linea di massima gli strumenti maggiormente usati in tutta l'area sono il liuto ῾ūd, la cetra qānūn, la viella rabāb, il flauto nāy, l'oboe zurna, il clarinetto zammāra, il tamburo a cornice ṭār (o daff) e il tamburo a calice monopelle darabukka nel ...
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NOTTURNO (ted. Nachtmusik)
Roberto Caggiano
Termine musicale che nel '700 designava un tipo di composizione per piccola orchestra o per complessi di soli strumenti a fiato, destinata a essere eseguita [...] trova qualche composizione del genere, come la Serenata per violino, viola e violoncello op. 8, la Serenata per flauto, violino e viola op. 25 e il Notturno per flauto e viola op. 42; e così pure fra le opere dell'italiano G. B. Viotti si contano sei ...
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flauto1
flàuto1 s. m. [dal provenz. flaut, di etimo incerto]. – 1. Termine che designa diversi tipi di strumenti aerofoni, anche di origine molto antica, di forma solitamente tubolare, in cui il suono è generato dal flusso d’aria prodotto...
flauto2
flàuto2 s. m. [adattam. del fr. flûte, rifatto sulla voce prec.]. – Nel naviglio mercantile velico dei sec. 16° e 17°, nome generico di bastimenti da carico a tre alberi, e in partic. di quelli ricavati da vecchie fregate e vascelli.