Multistrumentista di jazz afroamericano (Los Angeles 1928 - Berlino 1964). Si mise in luce, sul finire degli anni Cinquanta, come componente (al sax contralto) del quintetto di C. Hamilton. Collaborò poi [...] . Mingus, G. Russell, J. Coltrane. Negli ultimi anni della sua attività si dedicò prevalentemente al clarinetto basso e al flauto. Influenzato inizialmente da C. Parker, sviluppò in seguito un suo personale approccio all'improvvisazione. Fu tra i più ...
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Due testimonianze risalenti l'una a Catone il Censore, l'altra a Varrone, accennano all'uso presso i Romani di celebrare gesta gloriose durante i banchetti. Per Catone (presso Cicerone, Tuscolane, 2, 3; [...] Bruto, 19, 75), i commensali, con accompagnamento di tibia (flauto), intonavano successivamente canti in onore di uomini illustri. Per Varrone (presso Nonio, p. 77 M.), cotesti carmi venivano cantati a voci sole (assa voce), oppure con ...
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Musicista (Amsterdam 1886 - ivi 1963); inizialmente autodidatta, ha composto musica vocale-strumentale e strumentale caratterizzata da un'originale ricerca timbrica. Fra i suoi lavori principali figurano [...] la composizione da camera Hieroglyphs (1925) per tre flauti, arpa, carillon, celesta, pianoforte, due mandolini e due chitarre, l'opera I fratelli Karamazov (1928), una Sonata per flauto e pianoforte (1942). È stato uno dei fondatori della Società ...
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SCHRÖDER DEVRIENT, Wilhelmine
Arnaldo Bonaventura
Cantante (mezzo soprano) nata ad Amburgo il 6 dicembre 1804, morta a Coburgo il 26 gennaio 1860. Figlia d'un baritono e d'una attrice, all'età di 17 [...] anni fu attrice ella stessa. Studiò il canto a Vienna e quivi esordì nel 1821, nel Flauto magico di W.A. Mozart. Passò poi a Praga e a Dresda dove si rivelò geniale interprete del Fidelio beethoveniano. Dal 1823 al 1847 fu addetta al teatro di Dresda ...
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Componimento poetico greco, scritto in morte di qualcuno, di origine popolare: al lamento degli uomini seguiva quello delle donne, il coro ripeteva il ritornello. Nella forma artistica fu corale e vi ebbe [...] parte considerevole l’elemento mitologico. Il metro preferito fu il dattilo epitrito; lo accompagnava una danza grave e solenne al suono del flauto; la musica era di tono lidio. Nell’età alessandrina e romana assunse forma elegiaca (➔ consolatio). ...
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MANTITHEOS (Μαντίϑεος)
F. Canciani
In una scena di sacrificio su un cratere a campana proveniente da Capua ed ora al museo di Boston, nella tarda maniera del Pittore di Kleophon e forse della sua mano, [...] tre giovani assistenti sono indicati con i loro nomi: ΜΑΝΤΙΘΕΟΣ conduce la pecora, ΚΑΛΛΙΑΣ suona il flauto; il nome del terzo, di fronte all'officiante, è letto dal Beazley ΙΓΓ[Ο]ΚΛ[ΗΣ]. Un quarto personaggio, barbato, ΑΡΕΣΙΑΣ, assiste alla scena. ...
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Scultore spagnolo (Maella 1881 - Reus 1934). Influenzato inizialmente da A. Maillol, a Parigi (1911) conobbe Picasso, che determinò il suo interesse per l'arte africana e il cubismo. Fra le sue opere, [...] oltre alle famose maschere di metallo, sono note: Ritratto di Picasso (1912, terracotta, Céret, Pirenei Orient., Musée d'art moderne), Arlecchino con il flauto e Profeta (1927-32, 1933, Parigi, Musée national d'art moderne). ...
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Zoologia
Rivestimento di sostanza cornea (anche ranfoteca) che inguaina le mascelle di alcuni Vertebrati (Cheloni, Uccelli, Monotremi) privi di denti (fig. 1). Serve alla presa del cibo ed è uno degli [...] singoli denti.
B. d’anitra In passato, denominazione di alcuni strumenti chirurgici o d’esplorazione ginecologica.
Frattura a b. di flauto Può interessare le ossa lunghe e, in particolare, la tibia: i monconi ossei, visti di profilo, ricordano per l ...
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Pianista di jazz statunitense, nato a Plainfield (New Jersey) il 16 agosto 1929, morto a New York il 15 settembre 1980. Di famiglia borghese, rivelò fin dall'infanzia una spiccata propensione per la musica. [...] A sei anni cominciò a suonare il violino e il flauto, per optare, a sette anni, per il pianoforte. Rivolse poi i propri interessi esclusivamente alla musica jazz, esibendosi con il chitarrista M. Lowe, con il contrabbassista Red Mitchell e con l' ...
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ONNASEUOS (᾿Οννάσευος?)
A. Bisi
Nome di un sileno su uno sköphos italiota a figure rosse del museo di Palermo (n. 961).
Sul lato posteriore è una scena di genere: un efebo accanto a una donna che si [...] guarda allo specchio. Sul lato anteriore una menade con chitone senza maniche, suonatrice del doppio flauto (δίαυλος), è eretta accanto alla figura maschile, del tutto ignuda, seduta su una roccia; il sileno è barbato, ha orecchie caprine e un' ...
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flauto1
flàuto1 s. m. [dal provenz. flaut, di etimo incerto]. – 1. Termine che designa diversi tipi di strumenti aerofoni, anche di origine molto antica, di forma solitamente tubolare, in cui il suono è generato dal flusso d’aria prodotto...
flauto2
flàuto2 s. m. [adattam. del fr. flûte, rifatto sulla voce prec.]. – Nel naviglio mercantile velico dei sec. 16° e 17°, nome generico di bastimenti da carico a tre alberi, e in partic. di quelli ricavati da vecchie fregate e vascelli.