SAND, George
Mario Bonfantini
Pseudonimo della scrittrice francese Amandine-Lucie-Aurore Dupin, nata a Parigi il 1° luglio 1804, morta a Nohant il 7 giugno 1876. Nacque da una grisette parigina e da [...] de France, in Rue Laffitte, tiene un eccentrico e brillante salone, fa amicizia con Heine, Mickievicz, Balzac; poi con Flaubert e i nuovi prosatori. Cominciò in quel tempo la lunga relazione con Chopin, durata, con drammatici intervalli, quasi undici ...
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REALISMO
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Venceslao IVANOV
. Filosofia. - Il termine "realismo" ha due distinti, e sotto un certo aspetto antitetici, significati. Il primo è quello che il termine [...] Scherer. Nella mente di questi artieri ascetici s'elabora il concetto d'analogia tra l'arte e la scienza. Già nel 1852 Flaubert scrive: "Le temps du beau est passé... Plus il ira, plus l'art sera scientifique, de même que la science sera artistique ...
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Nato a Zamora, da famiglia asturiana, il 25 aprile 1852, morto a Oviedo il 13 giugno 1901. Fu professore di diritto romano all'università di Oviedo; critico letterario, novelliere, romanziere, esercitò [...] e impulsivo, rasentò spesso la polemica violenta, e appassionò i contemporanei. Nei suoi primi romanzi si scoprono influssi di Flaubert, di Zola (di cui tradusse qualche romanzo), di Maupassant e di altri veristi francesi, massime in La Regenta (1884 ...
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OLLER MORAGAS, Narciso
Carlo Boselli
Romanziere e novelliere catalano, nato a Valls il 10 agosto 1846, morto a Barcellona il 26 luglio 1930. Laureatosi in legge all'università di Barcellona e quivi [...] a ragione il fondatore del romanzo catalano; ma i suoi libri risentono l'influsso delle sue letture preferite: Balzac, Flaubert, Maupassant, Zola. Fu grande amico di quest'ultimo, come pure di Daudet, Mistral, Giacosa, Rovetta. Pur essendo scrittore ...
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realismo
Loredana Finicelli
Gianni Rondolino
Riprodurre fedelmente la realtà
Col termine realismo si intende normalmente la tendenza nelle arti figurative, nella letteratura, nel cinema, a rappresentare [...] dal realismo all’irrealismo, non v’è dubbio che i grandi romanzieri dell’Ottocento e del Novecento – da Alessandro Manzoni a Gustave Flaubert, da Honoré de Balzac a Lev N. Tolstoj, da Giovanni Verga a Thomas Mann, solo per fare alcuni esempi – hanno ...
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SPAZIANI, Maria Luisa
Monica Venturini
– Nacque a Torino, in via Saluzzo 30, il 7 dicembre 1922, figlia di un facoltoso imprenditore, Ubaldo Spaziani, titolare di un’attività nel settore dolciario. [...] con una tesi sulla Recherche proustiana, relatore Ferdinando Neri. La poesia e la cultura francese – Alexandre Dumas padre, Gustave Flaubert, Émile Zola, Voltaire, Victor Hugo – furono sempre un punto di riferimento costante per la poetessa, la quale ...
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Atteggiamento caratterizzato da uno spiccato interesse e da una forte ammirazione per ciò che è orientale, per la civiltà e la cultura dell’Oriente.
L’interesse formale e contenutistico rivolto, dalla [...] .-R.-A. Chateaubriand, G. Byron, A. Lamartine (Souvenirs, impressions, pensées et paysages, pendant un voyage en Orient), S.T. Coleridge (Kubla Khan), V. Hugo, G. de Nerval (Voyage en Orient), G. Flaubert, P. Loti, O. Wilde, A. Gide e numerosi altri. ...
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PARNASSIANA, POESIA
Leonardo VITETTI
. Dal Parnasse contemporain, recueil de vers nouveaux (1866) venne il nome alla scuola poetica che si affermava in quegli anni, poi alla poesia dominante in Francia [...] stesso Rubén Dario, il grande poeta moderno dell'America latina, prima di giungere a Verlaine, adora V. Hugo, Gautier e Flaubert.
Bibl.: Oltre all'Anthologie des poètes franå. contemporains a cura di G. Walch (il vol. I riguarda l'epoca parnassiana ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La descrizione dell’universo metropolitano, se da un lato eredita dalla letteratura [...] nel ritmo frenetico e coinvolgente delle spazialità urbane. La metropoli assurge così, come già nel romanzo di Balzac e Flaubert, e nelle poesie di Baudelaire, a regno ambivalente del Bene e del Male, teatro di vertiginose ascese sociali come ...
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ZOLA, Émile
Ferdinando Neri
Nato a Parigi il 2 aprile 1840, ivi morto il 29 settembre 1902. Il padre, Francesco Z., ingegnere veneziano, aveva sposato una francese, Émilie Aubert; la famiglia si stabilì [...] , mentre l'autore affrontava seriamente una prova più difficile con Thérèse Raquin (1867). L'esempio del Balzac, del Flaubert, degli scrittori che venivano sommariamente compresi nella formula del "realismo", e la cultura positivistica del suo tempo ...
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sensitivity reading (sensitive reading) loc. s.le m. inv. Nell’editoria, in particolare quella statunitense, tipo di editing che, all’interno di un testo destinato alla pubblicazione, ha il compito di individuare parole, frasi e concetti ritenuti...
verlibrista
s. m. e f. e agg. [dal fr. vers-libriste, der. di vers libre «verso libero»] (pl. m. -i), letter. raro. – Sostenitore dell’uso del verso libero (v. verso3, n. 1 b), nella poetica del simbolismo: la mia rivoluzione contro il ritmo...