LEVY
. Famiglia di editori francesi. Michel, nato a Phalsbourg il 20 dicembre 1821, morì il 4 maggio 1875 a Parigi, dove fin dal 1836 aveva aperto una libreria con gabinetto di lettura, iniziando nel [...] fatte abusivamente nel Belgio, pubblicarono nella loro Bibliothèque contemporaine, e altrove, le opere di tutti gli autori più noti: da G. Flaubert a Th. Gautier, da V. Cousin a V. Hugo, da George Sand a Ch.-A. Sainte-Beuve (Nouveaux lundis), da H ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Elisabetta Bartoli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel corso dell’Ottocento la narrativa breve ha le forme della fiaba, della novella [...] ameni (1832-1837), ma di nuovo questa produzione è marginale rispetto a quella romanzesca. Maggiori cure sono dedicate da Gustave Flaubert ai suoi Tre racconti del 1877: nella serva Felicité di Un cuore semplice, segnata dall’amore e dal dolore, nel ...
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Romanziere nordamericano, premio Nobel 1976 per la letteratura. Il Nobel ha questa volta premiato in B. e nel suo Humboldt's Gift (1976, trad. it. Milano 1977) uno scrittore e un'opera non soltanto di [...] la solida ricerca narrativa. Pur ancorata, come certamente è, alla tradizione europea (da Balzac a Dickens, da Dostoevskij a Flaubert), o al filone naturalistico americano di Dreiser o, infine, alla cultura ebraica da cui, per es., mutua certamente l ...
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Poeta, romanziere e drammaturgo belga, nato a Mons nel 1919; membro dell'Accademia reale di lingua e letteratura francese. Nella sua produzione teatrale, B. ha affrontato i grandi miti: Don Juan (1948) [...] e umane alla Dostoevskij, mentre con Le bel âge (1964) traccia un quadro psicologico e di costume che richiama Flaubert.
Bibl.: R. Frickx, J. Burniaux, La littérature belge d'expression française, Parigi 1973; A. Jans, Lettres vivantes 1945-1975 ...
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SARCEY, Francisque
Mario Bonfantini
Critico teatrale francese, nato l'8 ottobre 1828 a Parigi, ivi morto il 16 maggio 1899. Licenziato dell'École Normale, nel 1851, il S. fu professore di scuola media [...] classico e col teatro inglese in virtù della sua solida cultura, egli difese per trent'anni la teoria che era quella di Flaubert: dell'arte per l'arte. Sennonché nel suo spirito, limpido e onesto, ma limitato, l'arte si riduceva al "mestiere"; mentre ...
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Ferrèro, Ernesto. − Scrittore, traduttore e critico letterario italiano (Torino 1938 - ivi 2023). Il suo ingresso nell’editoria è avvenuto nel 1963, quando ha iniziato a lavorare per Einaudi, diventandone [...] Strega, Premio Alassio), trasposto sul grande schermo da Paolo Virzì con N (Io e Napoleone) nel 2006. Traduttore di Céline, Flaubert e Perec, Tra le sue opere più recenti si segnalano: L’ottavo nano (2004), I migliori anni della nostra vita (2005 ...
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Sokurov, Aleksandr Nikolaevič. – Regista e sceneggiatore russo (n. Podorvicha, Siberia, 1951). Diplomatosi nel 1979 al VGIK di Mosca, nello stesso anno realizzò il suo primo lungometraggio Odinokij golos [...] altri numerosi film: Dni zatmenija (I giorni dell’eclisse, 1988); Spasi i socharani (Salvo e protetto, 1989), da G. Flaubert; Kamen (La pietra, 1992); Tichie stanicy (Pagine sommerse, 1993); Nežno... (Dolce..., 2000); Russkij kovčeg (Arca russa, 2002 ...
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Figlia di Aristobulo - figliolo di Erode il Grande e della prima Mariamne -, e di Berenice. Fu dapprima maritata a Erode Filippo I e poi al fratello di questo, Erode Antipa (v.). Da questo secondo matrimonio [...] e di fastosa rappresentazione. Ma è soprattutto presso i poeti e artisti moderni - da Heine a Lenbach, da Delacroix a Flaubert, da Moreau a Mallarmé - che E., come immagine di morbosa voluttà e lussuria, più frequentemente ricompare: spesso accanto ...
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À rebours Romanzo (1884) dello scrittore francese, di origine olandese J.-K. Huysmans (1848-1907). La figura del protagonista, Jean des Esseintes, può essere considerata quella dell'esteta per antonomasia.
Approfondimento [...] di nature morte, ma non scopre per primo: il merito della scoperta - se merito vuol chiamarsi - spetta al Baudelaire e al Flaubert. Lo stesso dicasi circa l'entusiasmo per la bassa latinità, e in genere circa l'attrazione per le cose corrotte e ...
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. Il termine "esotico" (dal gr. ἐξωτικός) nella sua accezione più vasta, conforme all'etimo, può indicare, in letteratura e nelle arti, ogni elemento forestiero chiaramente identificabile; ma il termine [...] in sé tutte le seduzioni, tutti i vizî e tutte le voluttà (Ètudes de mains: Impêrial), che si svilupperà poi in Flaubert (figura della cortigiana Maria in Novembre, regina di Saba ed Ennoia nella Tentation), nello Swinburne (specialmente in Notes on ...
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sensitivity reading (sensitive reading) loc. s.le m. inv. Nell’editoria, in particolare quella statunitense, tipo di editing che, all’interno di un testo destinato alla pubblicazione, ha il compito di individuare parole, frasi e concetti ritenuti...
verlibrista
s. m. e f. e agg. [dal fr. vers-libriste, der. di vers libre «verso libero»] (pl. m. -i), letter. raro. – Sostenitore dell’uso del verso libero (v. verso3, n. 1 b), nella poetica del simbolismo: la mia rivoluzione contro il ritmo...