Con cliché si intende, genericamente, un’espressione fissa divenuta banale a forza di essere ripetuta. Quest’accezione risalirebbe ai fratelli Goncourt che per primi, del termine comparso agli inizi del [...] 1933: 126 cit. in TLF, ad vocem; ma riflessioni simili, come noto, sono già nel Bouvard et Pécuchet di Flaubert), ma a uno scarto rispetto alla norma, utilizzato consapevolmente dagli autori a fini stilistici (cfr. Laroche 2003).
Scelte autoriali a ...
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Dopo che lo scientismo positivista, nella seconda metà del 19° sec., aveva aspirato a fare della b. uno strumento ad alta precisione - caratterizzato dal vaglio scrupoloso dei documenti storici e delle [...] spesso prevedibili e talvolta forzati, dai lavori dedicati da M. Bonaparte a E.A. Poe nel 1933, da J.-P. Sartre a G. Flaubert, Ch. Baudelaire, S. Mallarmé, e da K. Eissler a J.W. Goethe nel 1963.
Sulla scorta della psicanalisi, si cominciò così a ...
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Gabriele D'Annunzio: Poesie teatro prose
Mario Praz
Ferdinando Gerra
Si può presentare d'Annunzio in forma antologica, con la sola eccezione di Alcyone? Potremmo ricordare a nostro favore come egli [...] problemi.
Nessuno penserebbe mai, credo, di mettere in questione l'unità delle opere maggiori di uno Stendhal, d'un Flaubert, d'un Tolstoj; ma non sceveriamo forse nei romanzi di Dickens un macchinoso intreccio sovraimposto a un'ispirazione genuina ...
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GUALDO, Luigi
Simone Giusti
Nacque a Milano il 9 febbr. 1844 da Alessandro, proprietario terriero bergamasco, e dalla nobile Bianca Taccioli. Nel 1848 la famiglia lasciò la Lombardia, trasferendosi [...] con cui strinse una feconda amicizia. Nel salotto di quest'ultimo il G. poté conoscere i maestri della sua generazione: G. Flaubert, Ch.-M. Leconte de Lisle, Th. de Banville. Diviso tra la capitale francese e Milano, dove viveva insieme con la madre ...
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Jourdan, Louis
Francesco Costa
Nome d'arte di Louis Gendre, attore cinematografico francese, nato a Marsiglia il 19 giugno 1919. Nel cinema d'oltreoceano dell'immediato dopoguerra rappresentò una raffinata [...] , come quello di Rodolphe Boulanger in Madame Bovary (1949) di Vincente Minnelli, tratto dal capolavoro di G. Flaubert. Da allora venne incasellato nel cliché del bell'amoroso e ciò limitò inevitabilmente le sue possibilità espressive. Affiancò Debra ...
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Scrittore peruviano (n. Arequipa 1936). Voce tra le più significative della letteratura sudamericana, ha raggiunto la notorietà con i romanzi realistici La ciudad y los perros (1963; trad. it. 1967) e [...] y Penélope, 2007; Al pie del Támesis, 2008) e di saggi (García Márquez: historia de un deicidio, 1971; La orgía perpetua: Flaubert y "Madama Bovary", 1975, trad. it. 1986; Contra viento y marea, 1983; La utopía arcaica. José María Arguedas y las ...
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Figlio di Annibale e padre del più famoso degli avversarî di Roma, soprannominato Barca (da baraq "lampo"), compare nella storia il 247 a. C., quando viene destinato dai Cartaginesi a prendere il comando [...] , Real-Encykl., VII, col. 2303 segg.
È noto che la guerra dei mercenarî diede argomento al romanzo di Gustavo Flaubert intitolato Salammbô. Sulle fonti di questo romanzo, sul suo valore artistico e sul valore delle non sempre trascurabili intuizioni ...
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FORTINI, Franco
Giuseppe Antonio Camerino
(pseud. di Lattes, Franco)
Poeta e scrittore, nato a Firenze il 10 settembre 1917. Professore di Storia della critica all'università di Siena. Già collaboratore [...] La morte del cherubino (1ª ed. 1941).
Di F. si ricordano anche l'attività di traduttore letterario (soprattutto da Flaubert, Eluard, Gide, Brecht, Proust e il Faust di Goethe), numerose voci enciclopediche e introduzioni e prefazioni a opere di ...
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BASSANI, Giorgio
Simona Costa
Primogenito di Angelo Enrico, proprietario terriero e medico, senza esercitare la professione, e Dora Minerbi, nacque il 4 marzo 1916 a Bologna.
Tra Ferrara e Bologna: [...] che lì aveva fondato L’Italiano, e Giuseppe Raimondi, che lo introdusse ai classici francesi del secondo Ottocento (Flaubert, Rénard, Maupassant, Zola). Con Attilio Bertolucci, Augusto Frassineti, Franco Giovanelli, Antonio Rinaldi e i fratelli ...
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RENAN, Joseph-Ernest
Alberto Pincherle
Nacque il 27 febbraio 1823, a Tréguier in Bretagna, da un capitano marittimo, Philibert, che lo lasciò orfano in età di 5 anni; sicché crebbe sotto l'influsso [...] e in simili espressioni la "HHHaine" (come si sfogava a scrivere G. Flaubert) del "bourgeois" e si comprende che il R. sentisse una volta il al SainteBeuve e all'Havet il libro piacque; meno al Flaubert. In realtà, non si può rimproverare al R. ...
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sensitivity reading (sensitive reading) loc. s.le m. inv. Nell’editoria, in particolare quella statunitense, tipo di editing che, all’interno di un testo destinato alla pubblicazione, ha il compito di individuare parole, frasi e concetti ritenuti...
verlibrista
s. m. e f. e agg. [dal fr. vers-libriste, der. di vers libre «verso libero»] (pl. m. -i), letter. raro. – Sostenitore dell’uso del verso libero (v. verso3, n. 1 b), nella poetica del simbolismo: la mia rivoluzione contro il ritmo...