Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] caldo-umida provenienti da Ovest. Fanno sentire i loro effetti a scala locale i laghi, l’altitudine e l’esposizione alla radiazione solare a poetare in latino (G. Cotta, A. Navagero, M.A. Flaminio, G. Vida, G. Fracastoro) o ad alternare le due lingue, ...
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Città del Lazio, capitale della Repubblica Italiana; capoluogo di regione e città metropolitana (Comune di 1.287,4 km2 con 2.813.365 ab. nel 2021).
Il problema dell’etimologia del nome di Roma si era presentato [...] capacità di nodo di comunicazione, esplicata, da allora in poi, a scala nazionale, in qualità di raccordo tra il Nord e il Sud d’ Roma resta dall’87 all’11 a.C. senza flamine diale, perché nessuno della classe dirigente vuole sobbarcarsi alle rigide ...
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Organista, clavicembalista e direttore d’orchestra italiano (n. Cerignola 1960). Diplomatosi in organo e clavicembalo al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano, ha intrapreso una precoce attività concertistica, [...] Nel 2005 ha eseguito il Rinaldo di G.F. Händel alla Scala di Milano, dove è tornato nel 2007 per Così fan tutte di Beaune, e nel 2010, a Jesi, l'opera buffa Flaminio dello stesso Pergolesi. Nel 2011, al Glyndebourne Festival Opera, ha replicato ...
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Fulvio Irace
Auditorium
Dove il progetto dello spazio sposa l'arte del suono
Le architetture per la musica di Renzo Piano
di Fulvio Irace
21 aprile
Si inaugura a Roma, con un concerto dell'orchestra e [...] come il blocco compatto del tessuto ottocentesco del quartiere Flaminio e i frammenti dispersi delle imponenti strutture di Music di Filadelfia (1857), il cui modello era il Teatro alla Scala di Milano, e il Teatro dell'Opera di Parigi (1869-75) ...
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DEGRADA, Francesco
Cesare Fertonani
Formazione e prime esperienze
Nacque a Milano il 23 maggio 1940 da Luciano, impiegato, e Hirte De Libero; lo zio materno, che ebbe una fondamentale importanza nella [...] terz’atto (regìa di Miklós Jancsó, 1980) e poi, alla Scala di Milano, Lo frate ’nnamorato di Pergolesi (Roberto De Simone, coll. 309-319; Strategie compositive e drammaturgiche nel “Flaminio” di Giovanbattista Pergolesi, in Studi Pergolesiani, V ( ...
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GUARNIERI (de Guarnieri)
Raoul Meloncelli
Famiglia di musicisti, il cui capostipite, Luigi, nato ad Adria, in Polesine, il 21 maggio 1842, fu apprezzato contrabbassista. Per difficoltà economiche si [...] ), di A. Scarlatti Il trionfo dell'onore (1940), e di G.B. Pergolesi Il Flaminio (1942).
Durante la seconda guerra mondiale condusse l'orchestra della Scala alle Musikfestwochen di Lucerna (estati 1941 e 1942), ottenendo grandi consensi in pagine di ...
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GENTILI, Serafino
Nadia Carnevale
Nato a Venezia nel 1775, non si hanno notizie sulla sua formazione musicale, avvenuta probabilmente nella sua città. Nel 1795 lo troviamo come "virtuoso di musica" [...] attività soprattutto nei teatri di Napoli: nel 1800 fu Flaminio nell'Incontroinaspettato di F.A. De Blasis al teatro del Rossini, quale Don Narciso. L'anno successivo fu ancora alla Scala di Milano, ove sostenne il ruolo di Don Ottavio nel Dissoluto ...
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