BRACCESI (Braccese, Bracci, Braccio, Braccia; Braccius, de Braccesis, Brachiensius), Alessandro
Alessandro Perosa
Nacque a Firenze il 10 dic. 1445 (Arch. di Stato di Firenze, Tratte, 41, f. 217) da [...] , Cataloguscodicum manuscriptorum qui in Bibliotheca Riccardiana Florentiae adservantur, Liburni 1756, p. 87 (due sonetti burchielleschi), F. Flamini, La lirica toscana del Rinascimento, Pisa 1891, p. 191 (una poesia del Canzoniere), G. Mazzoni, A ...
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ACCURSIO (Accorso), Mariangelo
Augusto Campana
Nato ad Aquila, come sembra, nel 1489 da Giovan Francesco, cancelliere del Comune aquilano, e da una Tebaldeschi di Norcia. Anche il padre non era aquilano [...] titolo Operette satiriche e versi di M. A., in Studi letterari, Torino 1898, pp. 177-195 (non senza giudizi arbitrari); F. Flamini, Il Cinquecento, Milano [1902] pp. 96-97, 199, 536.
Sull'A. editore di testi, le questioni sulle sue fonti manoscritte ...
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Cinquecento diece e cinque
Pietro Mazzamuto
. Numero col quale D. in Pg XXXIII 43 indica o propriamente un'epoca, o simbolicamente un personaggio che avrebbe dovuto liberare la società di tutto quanto [...] , 827-832; XL (1907) 202-238; ID., I ‛ nove passi ' di Beatrice, in " Romanische Forschungen " XXXIII (1914) 190, 585-590; F. Flamini, in " Bull. " XIII (1906) 22 ss.; G. Lajolo, Simboli ed enigmi danteschi, Roma 1907; L. Filomusi Guelfi, L'allegoria ...
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AMASEO, Romolo Quirino
Rino Avesani
Nacque a Udine il 24 giugno 1489 da Gregorio e da suor Fiore di Marano, monaca di S. Chiara in Udine. Fu legittimato con privilegio del vescovo di Bologna Achille [...] e l'A. decise di trasferirsi a Bologna, dove arrivò verso la fine del 1509, dopo aver visitato a Imola Gian Antonio Flaminio con cui anche in seguito ebbe sempre rapporti di viva amicizia.
Accolto in casa di Ludovico Campeggi, presto divenne amico di ...
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morte
Carlo Chirico **
Letterio Cassata
Il vocabolo designa propriamente il termine della vita corporale, il cessare di ogni attività fisica, e, in senso traslato, il passaggio dalla gioia al dolore, [...] . Neppure allora muterà la sorte di costoro! Non andranno coi reprobi, come non saranno accolti fra gli eletti " (Flamini). Essi sono privati della speranza nella dannazione definitiva come di ogni altra speranza; la loro pena consiste appunto ...
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DEI, Benedetto
Roberto Barducci
Nacque a Firenze il 4 marzo 1418 da Domenico di Deo e Taddea di Miliano Salvini in una famiglia tradizionalmente dedita all'arte orafa (per gli altri membri della famiglia [...] . l.1890, p. 118; G. Volpi, Luigi Pulci: studio biografico, in Giorn. stor. d. lett. ital., XXII (1893), pp. 24-27; F. Flamini, La lirica toscana nel Rinascimento anteriore ai tempi del Magnifico, Pisa 1891, pp. 594-597; G. Uzielli, La vita e i tempi ...
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CAVALCANTI, Bartolomeo (Baccio)
Claudio Mutini
Nacque a Firenze il 14 genn. 1503 da Mainardo, che aveva assolto qualche incarico nella Repubblica, e da Ginevra Cavalcanti, figlia di Giovanni, il quale [...] , La guerra di Siena, Siena 1962, ad Indicem; G. Procacci, Studi sulla fortuna del Machiavelli, Roma 1965, p. 341; F. Flamini, Il Cinquecento, Milano s.d., ad Indicem; E. Bonora, Il classicismo dal Bembo al Guarini, in Storia della letter. ital ...
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CARAFA, Diomede
Franca Petrucci
Minore dei figli di Antonio, detto Malizia, alla cui iniziativa nel 1420 si dovette l'intervento di Alfonso d'Aragona nel Regno, e di Caterina Farafalla, nacque nel 1406 [...] in Arch. stor. lomb., s. 5, I (1914), p. 432; P. Pieri, L'arte militare italiana..., in Ricordi e studi in memor. di F. Flamini, Napoli-Città di Castello 1931, pp. 87-103; E. Mayer, D. C., in Pannonia, II (1936), pp. 91-128; E. Percopo, Gli scritti ...
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COSMICO, Niccolò Lelio
Roberto Ricciardi
Nacque a Padova non più tardi del 1420. Il suo vero nome era forse quello con il quale lo chiama l'autore dei sonetti maledici contro di lui, attribuiti al Pistoia [...] V. Rossi, N. L. C. poeta padovano del secolo XV, in Giornale storico della letteratura ital., XIII(1889), pp. 101-158; F. Flamini, Varietà, ibid., XVII(1891), pp. 393-395; A. D'Ancona, Origini del teatro ital., II, Torino 1891, pp. 372 s.; F. Patetta ...
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Venere
Giorgio Padoan
Luigi Vanossi
Emmanuel Poulle
Marcello Aurigemma
Divinità della mitologia classica (identificata dai Romani nella greca Afrodite), che godette di particolare culto nell'antichità; [...] prossima liberazione.
Bibl. - Delle ‛ lecturae ' del c. VIII si vedano in particolare quelle di L. Rocca, Firenze 1903; di F. Flamini, Nel cielo di Venere, in Varia, Livorno 1905; di V. Vaturi, Firenze 1925; di A. Pézard, Roma 1953; di A. Vallone ...
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flamine
flàmine s. m. [dal lat. flamen -mĭnis, affine al sanscr. brahmán «sacerdote»]. – Sacerdote dell’antica Roma addetto a una particolare divinità, dalla quale prendeva il nome; i tre flamini più importanti erano addetti al culto di Giove,...
Flaminio
Flamìnio agg. [dal lat. Flaminius]. – Relativo all’uomo politico romano Gaio Flaminio, tribuno della plebe nel 232 a. C., console due volte nel 223 e 217, censore nel 220 (per es., la legge F. sulla suddivisione «viritana» dell’agro...