SACERDOZIO
Enrico ROSA
Gerardus VAN DER LEEUW
Nicola TURCHI
. Il sacerdote è il rappresentante di una comunità nelle sue relazioni con le potenze divine, ma può eventualmente essere anche il rappresentante [...] più importanti di esse sono da annoverare la perfezione fisica e una serie di tabu. Così in Roma il flamendialis era sottoposto a numerose restrizioni riguardanti il cibo, il sonno, l'attività, l'abbigliamento, ecc. Talvolta l'autorità sacerdotale ...
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VESTALE
Giulio Giannelli
. Col nome di virgines Vestales si designavano, in Roma antica, le sacerdotesse addette al culto di Vesta. L'origine di questo sacerdozio risale indubbiamente a tempi remotissimi, [...] und das Haus der Vestalinnen am Forum Romanum, in Denksch. d. Wien. Akad., 1888, II, p. 209 segg.; G. May, Le FlamenDialis et la Virgo Vestalis, in Revue des étud. anc., VII (1905), p. 4 segg.; H. Dragendorff, Die Amtstracht der Vestalinnen, in ...
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GIOVE (Iuppiter)
Giulio Giannelli
Il sommo degli dei, nella religione dei Romani. Esso è per eccellenza la divinità del cielo e della luce, come dice il suo nome, derivato dalla radice indoeuropea di̯eu [...] : pertanto tutti i giorni di Idi venivano considerati festivi (feriae Iovis) e in essi il sacerdote di G., il flamenDialis offriva, con solenne pompa, al dio una pecora bianca (ovis Idulis), e in essi pure cadevano gli anniversarî delle dedicazioni ...
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PRETESTA
Gioacchino MANCINI
La toga era l'abito nazionale romano proprio dell'uomo libero. Già il fanciullo la indossava, ma non tutta bianca come l'adulto, bensì distinta da un orlo (clavus) di lana [...] consoli, i pretori, gli edili curuli, nonché i censori, che non avevano i fasci. L'usavano per privilegio anche il flamendialis, i pontefici, gli auguri, i quindecemviri, e gli Arvali, per la durata del sacerdozio, ed i supremi magistrati municipali ...
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IDI
Aristide Calderini
. Giorno del mese romano, che lo divide circa in due parti uguali, cadendo il 15 in marzo, maggio, luglio e ottobre e il 13 negli altri mesi (v. calendario, VIII, p. 397): convenzionalmente [...] della luce. Le idi sono celebrate col sacrificio a Giove di una pecora bianca, detta ovis idulis, sacrificio eseguito dal flamenDialis.
Secondo Varrone (De ling. lat., VI, 28) l'etimologia è da itus, etrusco, o da idus, sabino; Macrobio lo ricollega ...
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Il paganesimo
Identità e alterità come paradigmi dell’età costantiniana
Alessandro Saggioro
La libertà religiosa costantiniana, concepita come apertura dello Stato romano al cristianesimo, determinò [...] sulla sfera simbolico-religiosa, senza vincolarlo (come sarebbe stato, ad esempio, nel caso dell’assunzione della carica di flamenDialis) e al tempo stesso dandogli la possibilità di lavorare costantemente a una riforma complessiva dello stato della ...
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Vedi BENEVENTO dell'anno: 1959 - 1973 - 1994
BENEVENTO (v. vol. II, p. 50)
D. Giampaola; E. Simon
Recenti scavi e un sistematico programma di archeologia urbana stanno fornendo contributi notevoli alla [...] è da escludere che l'accompagnatore alle spalle dell'imperatore e con l'abito stranamente drappeggiato portasse il berretto del flamendialis, ma sfortunatamente la sua testa è andata perduta.
Al centro del rilievo sul lato opposto sta l'Italia, che ...
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POMPA (πομπή, pompa)
L. Franchi
E. Paribeni
È termine greco, ed è morfologicamente un nomen actionis da πέμπω, mandare, inviare. In Omero (Il., ix, 438) la parola πομπή ha infatti il significato di [...] strano copricapo a punta che ricorda il galerus con apex del flamine romano, coincidenza notevole giacché proprio il FlamenDialis assisteva alla più antica cerimonia nuziale dei Romani, la confarreatio (cippo chiusino, Poulsen, p. 55 ss., fig. 43 ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Divinazione
Francesca Prescendi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Gli dèi comunicano con i Romani attraverso segni che possono essere [...] la consultazione dei segni divini che concernono una persona (in epoca preistorica forse il rex, in seguito alcuni sacerdoti come il flamenDialis) o un luogo (il territorio di una città, lo spazio riservato a un tempio). In questi casi gli àuguri ...
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ANELLO
R. Pulinas
L. Rocchetti
L'a. (greco δακτύλιος latino anulus e più specificamente: σϕενδόνη e funda per indicare la forma del castone che serra la pietra) quale oggetto di ornamento appare per [...] episcopale, che si rimetteva al vescovo al momento della consacrazione, secondo un uso passato forse al Cristianesimo dall'usanza romana del FlamenDialis, che come sacerdote di Giove, aveva il diritto di portare l'a. d'oro.
Tra i più celebri a. di ...
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flamine
flàmine s. m. [dal lat. flamen -mĭnis, affine al sanscr. brahmán «sacerdote»]. – Sacerdote dell’antica Roma addetto a una particolare divinità, dalla quale prendeva il nome; i tre flamini più importanti erano addetti al culto di Giove,...