Ventaglio o paramosche adattato su una lunga asta. È di origine antichissima: i monumenti babilonesi, assiri, egiziani e greci ne offrono esempi in rappresentazioni di sovrani e di alti personaggi (v. .). Nella liturgia cristiana erano usati già nel 4° sec. dai diaconi e si diffusero in Oriente, mentre in Occidente furono introdotti nell’uso liturgico nel 6° sec.; ai f. liturgici fu attribuito anche ...
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flabello
flabèllo s. m. [dal lat. flabellum, der. di flabrum «soffio di vento», dal verbo flare «soffiare»]. – 1. Sorta di ventaglio, di metallo e d’altro materiale più leggero, che, adattato a una lunga asta e manovrato da un inserviente,...
flabellare
v. tr. [der. di flabello; cfr. lat. tardo flabellare «eccitare soffiando»] (io flabèllo, ecc.), letter. raro. – Ventilare con un flabello o ventaglio; agitare come un flabello: flabellava le ciglia atteggiando le labbra in un sorriso...