L'Ottocento: biologia. Nuove istituzioni
Annelore Rieke-Müller
Nuove istituzioni
L'istituzionalizzazione delle discipline biologiche nelle università
Nel corso del XIX sec. l'università acquistò un'importanza [...] quali Marie-Jean-Pierre Flourens (1794-1867), il suo successore Claude Bernard (1813-1878, al museo dal 1868) e il fisiologo Henri Milne-Edwards (1800-1885), dal 1841 anche professore di entomologia, poi di zoologia al museo, riuscirono a cambiare in ...
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L'Ottocento: biologia. L'antropologia fisica
Renato G. Mazzolini
L'antropologia fisica
È difficile concepire una dissonanza maggiore tra quanto affermò il farmacista e naturalista Julien-Joseph Virey [...] dimensioni. "Il risultato principale delle mie ricerche sul cervello del Negro è ‒ egli scrisse ‒ che né l'anatomia, né la fisiologia può giustificare di collocarli al di sotto degli Europei da un punto di vista morale o intellettuale. Allora, come è ...
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La seconda rivoluzione scientifica: scienze biologiche e medicina. Dall'immunita al sistema immunitario
Gilberto Corbellini
Dall'immunità al sistema immunitario
Lo studio sperimentale dell'immunità [...] mondiale è stato definito come l'età d'oro dell'immunologia; esso ha visto la scoperta di una base fisiologica dell'immunità e l'emergere dell'immunologia come scienza fondamentale, attraverso gli studi batteriologici sugli agenti infettivi condotti ...
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. Il termine "bioingegneria" è ormai entrato nell'uso corrente, anche se non tutti coloro che l'impiegano intendono riferirsi agli stessi concetti nell'adottarlo. In senso generale comprende l'ingegneria [...] il riconoscimento d'immagini vere e proprie, quali quelle ottenute otticamente da preparati di tessuti o di liquidi fisiologici nei quali si debba riconoscere la presenza di particolari elementi (cellule, batteri, ecc.); l'analista esperto di solito ...
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L'Eta dei Lumi: le scienze della vita. L'evoluzione delle scienze biomediche nel Settecento
François Duchesneau
L'evoluzione delle scienze biomediche nel Settecento
Nella storia delle scienze, come [...] l'istanza, a fini esplicativi, di principî specifici o di forze vitali che compongono, animano e regolano i processi fisiologici e che, alla stregua dell'anima stahliana, resistono alla malattia e alla morte, verso le quali tende spontaneamente la ...
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Neuroscienze. Basi biologiche delle emozioni
Kevin S. LaBar
Joseph E. LeDoux
L'emozione rende la vita degna di essere vissuta e rappresenta uno degli stati mentali più caratteristici di Homo sapiens. [...] (cioè dei disturbi d'ansia, come le fobie e gli attacchi di panico).
Grazie agli studi pionieristici condotti dal fisiologo russo Premio Nobel Ivan P. Pavlov sul cosiddetto condizionamento classico, è ben noto che uno stimolo inizialmente neutro e ...
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Enzimi
EEdwin C. Webb
di Edwin C. Webb
SOMMARIO: 1. Premesse storiche. □ 2. Gli enzimi come catalizzatori: a) gli enzimi come parte di sistemi metabolici; b) gli enzimi come entità indipendenti; c) [...] poiché diversi casi di catalisi biologiche erano stati descritti nei cinquant'anni precedenti. Nel 1783 L. Spallanzani, un fisiologo italiano, aveva mostrato che la carne veniva liquefatta dal succo gastrico dei corvi; nel 1810 Plancke faceva notare ...
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L'e. è la scienza del comportamento animale. Si è sviluppata particolarmente dopo la seconda guerra mondiale secondo due linee distinte, rappresentate dalla scuola americana o comportamentista (behaviorista), [...] ricompensa. Riflessi condizionati di primo tipo determinano l'apprendimento per condizionamento, ben noto dagli esperimenti sui cani del fisiologo russo Pavlov nei quali il riflesso di salivazione si verificava anche in assenza di cibo dopo che essi ...
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L'Eta dei Lumi: le scienze della vita. Dall'anatomia animata alle scienze delle forze vitali
Renato G. Mazzolini
Dall'anatomia animata alle scienze delle forze vitali
Albrecht von Haller (1708-1777) [...] anche una delle meno definite e che il suo uso serviva spesso a nascondere la nostra ignoranza (Jammer 1971).
Alcuni fisiologi fecero appello a una nozione di forza variamente intesa a seconda dei diversi significati che a essa attribuivano fisici e ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Giuseppe Levi
Andrea Grignolio
Giuseppe Levi, fra i grandi studiosi del sistema nervoso della prima metà del Novecento, fu pioniere delle colture in vitro dei tessuti, e svolse ricerche fondamentali [...] , s. VIII, 5, p. 960).
Suoi maestri presso l’Istituto fiorentino furono il patologo Lustig, allievo a Vienna del fisiologo tedesco antivitalista Ernst Wilhelm von Brücke (1919-1982), e l’anatomista Chiarugi che utilizzava nei corsi estese nozioni di ...
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fisiologo
fiṡiòlogo s. m. (f. -a, poco com.) [dal lat. tardo physiolŏgus, gr. ϕυσιολόγος (v. oltre)] (pl. -gi, non com. -ghi). – Cultore della fisiologia, studioso di fisiologia. In origine, furono chiamati ϕυσιολόγοι da Aristotele i filosofi...
fisiologia
fiṡiologìa s. f. [dal lat. physiologĭa, gr. ϕυσιολογία «scienza della natura», comp. di ϕυσιο- «fisio-» e -λογία «-logia»]. – 1. Scienza che studia le funzioni degli organismi viventi, animali e vegetali, e mira a conoscere le cause,...