In fisica, termine usato per indicare la quantità indivisibile, il valore più piccolo fisicamente possibile di una data grandezza variabile con discontinuità, come pure la particella elementare associata [...] dall’esigenza di porre in accordo con i risultati sperimentali la teoria dell’emissione elettromagnetica del corpo nero. Questo /c.
Il q. d’azione
Una crisi dei principi della fisica classica era andata maturando all’inizio del 20° sec. nel campo ...
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Nona lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
La forma primitiva della lettera i nell’alfabeto fenicio era ✂ e il suo valore fonetico era quello di un i semiconsonante. La forma si venne via via semplificando: [...] . da C. Tolomei e da P.F. Giambullari, in via sperimentale e solo come segno ortofonico, per distinguere l’i non vocale dall .
Per i greco ➔ Y.
Chimica
Simbolo dello iodio.
Fisica
La lettera I indica tradizionalmente il momento di inerzia di un ...
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Fisico (Nelson, Nuova Zelanda, 1871 - Cambridge 1937). Prof. di fisica (1898-1907) alla McGill University di Montreal, poi (1907) nell'univ. di Manchester e (1919) di Cambridge; a tale ultima [...] consiste in una loro disintegrazione o trasmutazione. Il lavoro sperimentale di R. e Soddy ebbe anche il merito in Inghilterra, subentrando ad A. Schuster nella cattedra di fisica presso l'università di Manchester. Da Schuster ereditò un laboratorio ...
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In fisica, il quanto di energia elettromagnetica. Precisamente, un’onda elettromagnetica di frequenza ν può essere pensata come costituita da particelle, appunto i f., in moto con la velocità dell’onda, [...] perfetto, cioè di un insieme discreto di particelle. Una prima evidenza della realtà fisica del f. fu fornita nel 1915 dallo studio sperimentale dell’effetto fotoelettronico di superficie, interpretato da Einstein già nel 1905. Il dualismo apparente ...
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Segno alfabetico (i lungo, raro iod, ant. iota) che non costituisce una lettera a sé dell’alfabeto latino, ma è una variante grafica della i, introdotta nella scrittura latina medievale come forma allungata [...] j iniziale, senza un criterio fisso (per es., Jacopo).
Fisica
J è simbolo del joule; j è generalmente usato per massa 3,1 GeV/c2, scoperto nel 1974, che ha aperto la strada allo studio sperimentale del quark c.
Per quanto riguarda la matematica ➔ i. ...
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soglia chimica Concentrazione s. di una data sostanza in una soluzione è il valore limite di concentrazione al di sopra del quale avviene un determinato fenomeno (per es., la formazione di precipitati [...] effetti (per es., tossicità nei confronti di bio-organismi). fisica Energia di s., frequenza di s. Il minimo valore di alla profondità iniziale del bacino stesso. psicologia Nella psicologia sperimentale, s. della coscienza, locuzione con la quale, ...
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INFN Sigla di Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, ente di diritto pubblico, costituito con decreto del presidente del CNR nel 1951 e riordinato con d. m. nel 1967, che promuove, coordina ed effettua [...] DESY di Amburgo.
I laboratori nazionali di Frascati svolgono prevalentemente ricerche di fisica delle particelle elementari. Il maggior impianto sperimentale è l’anello di accumulazione DAFNE per elettroni e positroni, finalizzato alla produzione ...
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Botanica
Diagramma fiorale e. Quello costruito in base a quanto si osserva effettivamente. Per es., nel diagramma e. delle Iridacee si segna un solo ciclo di stami e precisamente quello contrapposto ai [...] in antitesi a ‘razionale’ si riferisce alla metodologia di alcune scienze (per es., la fisica), che esigono il concorso attuale dell’esperienza. In questo senso è sinonimo di ‘sperimentale’; b) in antitesi a ‘puro’ è adoperato da I. Kant per indicare ...
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In fisica, particella corrispondente a una data particella elementare, caratterizzata dall’avere massa, spin e vita media uguali, carica elettrica, momento magnetico, numero barionico, leptonico o altro [...] delle a., prevista dalla meccanica quantistica relativistica (P.A.M. Dirac), ha trovato la più esauriente conferma sul piano sperimentale. La prima a. osservata fu il positrone, che C.D. Anderson osservò nella radiazione cosmica (1932). Sempre in ...
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In fisica, teorie con variabili n. sono quelle che, basandosi sull’introduzione di variabili addizionali, si propongono di eliminare dalla descrizione dei processi microscopici gli aspetti intrinsecamente [...] ma sia questo sia quelli proposti successivamente si basano su premesse fisicamente poco soddisfacenti. Nel 1964 J.S. Bell mostrò che quantistica: ciò permette di sottoporre a verifica sperimentale le previsioni della famiglia delle teorie locali, ...
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sperimentale
(non com. esperimentale) agg. [der. di sperimento, forma ant., aferetica, di esperimento]. – 1. Che si basa sull’esperienza; che si fonda sull’esperimento, che procede per mezzo di esperimenti: dimostrazione, prova, verifica s.;...
fisica
fìṡica s. f. [dal lat. physĭca, gr. ϕυσική, propr. femm. sostantivato dell’agg. lat. physĭcus, gr. ϕυσικός «fisico»]. – 1. Scienza rivolta a fornire una descrizione razionale di quelli tra i fenomeni naturali che sono suscettibili di...