bosone
Mauro Cappelli
Particella che segue la statistica di Bose-Einstein, teoria dovuta ai contributi separati di Satyendra Nath Bose e Albert Einstein, verificata da un sistema di particelle identiche [...] Eric A. Cornell nel 1995. In fisica nucleare si distingue tra mesoni e bosoni intermedi. Questi ultimi sono particelle che trasmettono le interazioni deboli, responsabili della radioattività β dei nuclei atomici e dell’instabilità di numerosi tipi di ...
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lunghezza d’onda di de Broglie
Leonardo Fallani
Grandezza che caratterizza il comportamento ondulatorio di una particella. Agli inizi del Novecento, con la nascita della meccanica quantistica, si afferma [...] fenomeno della condensazione di Bose-Einstein, in base al quale le particelle di un gas cessano di comportarsi come particelle indipendenti ed esibiscono un comportamento collettivo occupando tutte lo stato a energia più bassa del sistema.
→ Fisica ...
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funzione di partizione
Luca Tomassini
Funzione che esprime il ‘peso totale’ degli stati di un sistema termodinamico. I singoli stati possibili sono appunto pesati a partire dalla probabilità che un [...] delle fasi con volume 1/h[ e pertanto la grandezza h è il quanto di azione di Planck. Il fattore 1/N! (dove N è il numero di identici costituenti del sistema) tiene conto dell’indistinguibilità quantistica delleparticelle identiche.
→ Nodi e fisica ...
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condensazione
condensazióne [Der. del lat. condensatio -onis, da condensare, comp. di cum "insieme" e densus "denso" e quindi "atto ed effetto del rendere o del rendersi denso", nei signif. propri e [...] nubi cumuliformi, nelle quali è appunto presente un sollevamento adiabatico dell'aria. ◆ [FML] Nuclei di c.: particelle intorno alle quali un vapore saturo si condensa in goccioline; per quelli di interesse geofisico, v. nubi, fisicadelle: IV 174 c. ...
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Los Alamos
Los Alamos 〈lòs àlamos〉 [FNC] Cittadina del Nuovo Messico, SUA. Nei suoi pressi fu allestito durante la 2a guerra mondiale un grande centro tecnico-scientifico (L. Scientific Laboratories) [...] nel quale, sotto la direzione di J.R. Oppenheimer, furono progettate e costruite le prime bombe nucleari americane; è tuttora in attività, tra i grandi laboratori nazionali statunitensi per la fisica nucleare e delleparticelle. ...
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fumo
fumo [Dal lat. fumus] [CHF] Prodotto gassoso di una combustione, spesso contenente in sospensione particelle solide finissimamente suddivise di combustibile incombusto. ◆ [GFS] F. di vapore: v. [...] nubi, fisicadelle: IV 177 b. ◆ [MCF] Linea dei f.: in una corrente liquida, il luogo dei punti di tutte le particelle passate per un punto assegnato: v. aerodinamica sperimentale: I 65 d. ...
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Fisico italiano (n. Catania 1906 - scomparso il 26 marzo 1938). Trasferitosi a Roma, nel 1923 intraprese gli studî di ingegneria; all'inizio del 1928, seguendo E. Segrè e E. Amaldi, raccolse l'invito [...] che segnano la nascita dellafisica teorica dei nuclei (Sulla teoria dei nuclei, 1933, posteriore all'analogo lavoro di W. Heisenberg solo come pubblicazione) e delleparticelle elementari (Teoria relativistica di particelle con momento intrinseco ...
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Fisico (Nelson, Nuova Zelanda, 1871 - Cambridge 1937). Prof. di fisica (1898-1907) alla McGill University di Montreal, poi (1907) nell'univ. di Manchester e (1919) di Cambridge; a tale ultima [...] Inghilterra, subentrando ad A. Schuster nella cattedra di fisica presso l'università di Manchester. Da Schuster ereditò un a osservare l'eventuale deflessione all'indietro (riflessione) delleparticelle α da parte di una sottile lamina metallica. Le ...
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Fisico americano (n. Chicago 1930), professore di fisica presso le univ. di Chicago (1956-57), di Stanford (1957-60) e dal 1960 presso il MIT. Ha fornito importanti contributi a varî settori dellafisica [...] sperimentale delleparticelle elementari. In particolare, in collaborazione con H. W. nel nucleone fossero presenti delle subparticelle puntiformi elettricamente cariche delle più significative prove sperimentali dirette a favore dell'esistenza della ...
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Fisico e ingegnere olandese (L'Aia 1925 - Ginevra 2011); ha lavorato inizialmente presso i laboratorî di ricerca Philips e nel 1956 è entrato a far parte del CERN di Ginevra dove è rimasto fino al 1990. [...] Premio Nobel per la fisica nel 1984, insieme con C. Rubbia, per il decisivo contributo da lui dato all'attuazione dell'esperimento che ha portato all'osservazione delleparticelle W e Z, mediatrici delle interazioni deboli. M. ha ideato una tecnica, ...
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particella
particèlla s. f. [lat. *particĕlla, dim. di particŭla che a sua volta è dim. di pars partis «parte»]. – 1. Piccola parte, frazione assai minuta, quantità minima di qualche cosa: ridurre un solido in p. quasi impalpabili; meno com.,...
fisica
fìṡica s. f. [dal lat. physĭca, gr. ϕυσική, propr. femm. sostantivato dell’agg. lat. physĭcus, gr. ϕυσικός «fisico»]. – 1. Scienza rivolta a fornire una descrizione razionale di quelli tra i fenomeni naturali che sono suscettibili di...