Pittore (Firenze 1883 - Roma 1925). A Firenze, dopo una prima formazione come artigiano, frequentò la scuola libera del nudo all'Accademia. In contatto con A. De Carolis, dal 1903 al 1906 collaborò, con [...] , e da dinamici effetti di luce. Temperamento schivo, espose raramente, ma nel 1924 la Biennale di Venezia gli dedicò un'ampia retrospettiva. La sua opera, assai vasta, è conservata nelle gallerie d'arte moderna di Roma, Milano, Firenze e Torino. ...
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Pittore (Livorno 1851 - Firenze 1933). Legatosi dapprima con i macchiaioli, si accostò poi all'impressionismo giungendo ad elaborare uno stile vivace e brillante dagli improvvisi tocchi di luce. Suo cugino [...] maniera dei macchiaioli, paesaggi e scene di genere con tratto rapido, fortemente chiaroscurato. Ludovico (Livorno 1866 - Firenze 1941), fratello di Angiolo, fu anch'egli pittore. Pressoché autodidatta risentì inizialmente dell'influsso di S. Lega ...
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Pittore (n. Firenze 1354 circa - m. prima del 1413). Iscritto alla compagnia fiorentina di San Luca nel 1387, S. è documentato a Valenza e a Toledo tra il 1395 e il 1401. Nuovamente a Firenze, lavorò agli [...] da G. Vasari. Eleganza grafica e vivacità cromatica pongono S. tra i più significativi rappresentanti del gotico internazionale a Firenze e alcune affinità con la pittura valenzana hanno portato a identificarlo con il Maestro del Bambino Vispo. ...
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Pittore (Firenze 1474 - ivi 1515). Nella bottega di Cosimo Rosselli fu condiscepolo di Baccio della Porta (poi fra Bartolommeo), del quale poi divenne, a varie riprese (1493-1500; 1509-1512) collaboratore. [...] eseguite indipendentemente, passa da una maniera giovanile che risente di Filippino Lippi e del Perugino, a un fare più largo, di colorito brillante e profondo. Suoi capolavori sono la Visitazione (1503, Firenze, Uffizi) e l'Annunciazione del 1510 ...
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Scultore (Castello, Firenze, 1540 - Firenze 1598). Allievo di B. Bandinelli, lavorò a lungo nel duomo di Firenze al completamento della balaustrata del coro (1572) e alle statue di s. Giacomo e di s. Filippo [...] (1576-77) per i pilastri della cupola. Autore, nel 1573, della Giunone in bronzo per lo studiolo di Francesco I in Palazzo Vecchio, nel 1574 scolpì, per la tomba di Michelangelo in S. Croce, la figura ...
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Storico dell'arte (Firenze 1912 - ivi 1985). Allievo di M. Salmi, studiò a Firenze, Monaco e Berlino. Dal 1937 nell'amministrazione delle Belle Arti, fu a Trento, Palermo e Modena (1943) come soprintendente [...] divenuto direttore degli Uffizi, promosse alcune innovazioni museografiche. Dal 1956 professore all'univ. di Trieste e poi di Firenze, si occupò di metodologia dell'insegnamento della storia dell'arte, già affrontata in La pura visibilità (1947). Fu ...
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Architetto italiano (Firenze 1847 - ivi 1904), attivo a Firenze, dove costruì molte ville e la chiesa russa. In Russia, eresse la villa Golicyn a Tula. ...
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Scultore (Firenze 1383 o 1386 - ivi 1466). Tra i protagonisti dell'umanesimo fiorentino, D. fu partecipe delle problematiche politiche e artistiche del suo tempo impegnandosi in continue sperimentazioni [...] la porta del Battistero) e nell'Opera del duomo in stretto contatto con Nanni di Banco.
Opere
Per il duomo di Firenze eseguì, in marmo, il David (1408, la statua, carica di significati simbolici e politici, fu trasportata nel 1416 nel Palazzo della ...
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Architetto e ingegnere (Firenze 1691 - Roma 1736), discendente di Galileo. Dopo un soggiorno a Londra (1714-19), dove conobbe Ch. Wren e attese a molti progetti non realizzati, lavorò a Firenze per Cosimo [...] . Il G. si attenne a principî sobriamente classicheggianti, e per questo la sua opera assume un valore particolare per l'epoca. Altre opere: la galleria di palazzo Cerretani a Firenze (circa 1725); la chiesa di S. Maria del Vivaio a Scarperia (1726). ...
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Scultore (Montorsoli, Firenze, 1507 - Firenze 1563); giovanissimo, lavorò con Michelangelo alla sagrestia nuova e alla libreria di S. Lorenzo; entrò poi nell'ordine dei Servi di Maria all'Annunziata di [...] Firenze, e, sempre per S. Lorenzo, eseguì la statua di S. Cosma per la sagrestia nuova. Lavorò a Roma, alla tomba di Giulio II e per Clemente VII come restauratore di antiche statue nel Belvedere Vaticano (1532-33); a Genova per i Doria; a Napoli, a ...
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fiorentino
agg. e s. m. [lat. Florentīnus, agg. di Florentia «Firenze»; cfr. la forma latineggiante Fiorenza del nome della città, frequente nell’uso poet. (anche in Dante) e in quello dialettale di varie parti d’Italia]. – 1. agg. Di Firenze,...
schleiniana, m. -o agg. e s. f. e m. Che, chi fa riferimento a Elly Schlein, la sostiene, ne condivide la linea politica. ◆ Siamo un’onda, non una corrente nuova. Non ci saranno mai gli schleiniani. (Elly Schlein, citazione pubblicata in Lasvolta.it,...