LAZZARONI, Giovanni Battista
Susanna Falabella
Nacque a Cremona, in una casa della parrocchia di S. Prospero, il 29 maggio 1626 da Pietro Antonio e Laura Baroni (Fiori, 1970).
Le scarne informazioni [...] ac nativitis coloribus exprimens" le sembianze dei suoi numerosi modelli (Fiori, 1995, p. 71). Non avendo avuto figli, lasciò in Romagna. Il Seicento, II, Milano 1994, p. 187; G. Fiori, La ritrattistica a Piacenza dal '600 al '700: la "riscoperta" di ...
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Naturalista (Middleburg, Paesi Bassi, 1617 - ivi 1668); studiò in particolare gli insetti. Abile disegnatore, anche d'uccelli e fiori, illustrò superbamente la sua opera Metamorphosis et historia naturalis [...] Insectorum (1662-69) ...
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DE CARO, Baldassarre
Roberto Middione
Nacque nel 1689 a Napoli. Pittore in prevalenza di nature morte, di cacciagioni e di fiori, operava ancora con successo nel 1742, data in cui parla di lui il biografò [...] produzione i quattro pannelli, ciascuno con Vaso di fiori, armoniosi per composizione e vivaci per il multiforme nella qualità di pittore di cacce e di animali, di frutti, di fiori e di altro, che egli avea imparato la pittura delle cacce e delle ...
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Pittore e incisore (Cortona 1576 circa - Roma 1636). Scolaro di A. Carracci, noto per i suoi quadri di paesaggi, fiori e frutti e per la decorazione della galleria di pal. Mattei a Roma (circa 1620). ...
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Orafo (Levoča 1644 - Nagyszeben 1713); il maggiore orafo ungherese del sec. 17º. Celebri le sue brocche d'argento con fiori e scene guerresche a sbalzo. Molte sue opere nel Museo nazionale e nel Museo [...] d'arte decorativa di Budapest ...
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Autore drammatico cinese (Qufu, Shandong, 1648 - ivi 1718). Il suo dramma più famoso è Taohua shan ("Il ventaglio dei fiori di pesco"), ambientato con rigorosa fedeltà storica negli anni (1644-45) della [...] caduta della dinastia Ming e ispirato ai valori confuciani di pubblica dedizione e senso del dovere ...
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Scrittore serbo (Belgrado 1912 - Nuova Delhi 1966). Prima della seconda guerra mondiale autore soprattutto di poesia (Cveće gladi "I fiori della fame", 1931), descrisse poi, in racconti (Oblaci nad Tarom [...] "Nubi sul Tar", 1946) e nel diario Za Titom ("Seguendo Tito", 1945), le sue esperienze di partigiano; nella sua opera di romanziere, notevole Poslednji koktel ("L'ultimo cocktail", 1961) ...
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Medico e botanico (Brandeburgo 1750 - Berlino 1816). Fece interessanti osservazioni sulla funzione degli insetti nel processo d'impollinazione dei fiori, per cui è considerato il fondatore dell'ecologia [...] fiorale. Le sue opere più importanti sono: Das entdeckte Geheimniss der Natur im Bau und in der Befruchtung der Blumen (1793); Die Nützlichkeit der Bienen (1811) ...
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BIANCHINI (Blanchinus), Bartolomeo
Gianni Ballistreri
Figlio, secondo il Dolfi, di Iacopo e di Dionea Bargellini, nacque a Bologna, ove fiorì tra la fine del sec. XV e gli inizi del secolo seguente. [...] Ben poco si conosce della vita di questo minore umanista: nobile e ricco, frequentò assiduamente lo Studio della sua città, divenendo discepolo e amico di Antonio Urceo detto Codro e di Filippo Beroaldo ...
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Pittore, incisore, matematico e ingegnere (n. Nimega 1648 - m. dopo il 1699). È noto per le sue incisioni a colori, rappresentanti fiori, ottenute con un'unica lastra. Incise anche soggetti varî da altri [...] artisti ...
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fiorare
v. intr. [der. di fiore], poet. ant. – Fiorire, produrre fiori: A la stagion che ’l mondo foglia e fiora (Compiuta Donzella). L’uso di questo verbo difettivo (è usata solo la 3a pers. sing. del pres. indic., fióra) è stato rinnovato...