Si chiama dislocazione (cioè «spostamento») un tipo di costruzione tipica della lingua parlata (ma riscontrabile, fin dall’italiano antico, anche in alcune varietà di quella scritta: vedi oltre; ➔ lingue [...] alla marcatezza sintattica di certa prosa francesizzante. Nell’Ottocento, a imitazione del parlato e della ‘lingua viva’ fiorentina, celeberrime sono le dislocazioni manzoniane nei Promessi sposi:
(81) Tonio e suo fratello, li lascerà entrare (cap ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Girolamo Vitelli
Rosario Pintaudi
Chi si è occupato finora di Girolamo Vitelli ha messo in luce dello studioso sannita la sua importanza di filologo, di grecista, di insegnante simbolo del Regio Istituto [...] Liceo di Napoli, all’Istituto di studi superiori di Firenze, quale assistente di Comparetti, già suo maestro pisano. Villari dell’Istituto fiorentino, fondato con decreto del 22 dicembre 1859, ne era stato l’anima, riuscendo tra il 1867 e il 1868 a ...
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La predicazione è stata lo strumento di comunicazione di massa che più a lungo e capillarmente ha operato in Europa e in Italia, importante sia come veicolo di conoscenza religiosa e orientamento morale, [...] , a parte i termini richiesti dalla dottrina. Attesta e chiede per i predicatori non toscani la pratica del soggiorno fiorentino, in modo da familiarizzare con la lingua viva. Egli dice:
hoggi [...] vediamo che i Predicatori nati in quelle parti ...
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di Bruno Moretti
Il termine mistilinguismo è usato correntemente come sinonimo di plurilinguismo sia per i casi in cui in una comunità sono presenti due o più lingue, sia per i discorsi prodotti da un [...] epoca a epoca e da opera a opera (tra la fase milanese e quella romana, attraverso il «pianerottolo» fiorentino del Primo libro delle favole), mettendo in gioco materiali eclettici: i dialetti lombardo o romanesco o toscano, allotropi fonomorfologici ...
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La negazione di frase è una risorsa che segnala che la situazione descritta in una frase non sussiste: in altri termini, essa inverte il valore di verità di una frase dichiarativa. In italiano, dove essa [...] acqua, non una briciola di pane» (Petronio, Satyricon, 42). Mica è attestato dal XIII secolo al di fuori dell’area fiorentina, dove oltre a punto, tuttora in uso (cfr. § 2), era usato come elemento rafforzativo della negazione anche fiore, come in ...
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Con speciale riferimento all’Europa medievale romanza, si indica con il nome di scripta il sistema, diverso da una zona all’altra, con cui si rende nella scrittura la lingua: tali forme di realizzazione [...] (Frosini 2001: 253-256); o anche la ricorrenza di ‹k› per l’occlusiva velare sonora /g/ nel primo testo volgare fiorentino, i Conti dei banchieri del 1211: Uki «Ughi», teckiaio «teghiaio» (Biffi & Maraschio 2009: 2817); o infine il particolare ...
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I possessivi (aggettivi e pronomi) indicano una relazione tra un’entità e un possessore (reale o figurato). In particolare, essi rinviano a colui che instaura una relazione (per lo più di possesso, ma [...] attestate in passato e non sopravvissute sono, ad es., le forme invariabili mie, tuo, suo e i plurali mia, tua, sua del fiorentino del Quattrocento e del Cinquecento – come in (45-47) – e le forme tui e sui – in (48) – dell’antica forma poetica (che ...
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Antroponimo è il nome proprio di persona e antroponimia (settore dell’onomastica) è l’insieme dei nomi propri di persona (ma anche dei ➔ cognomi), come pure lo studio di questi.
Rispetto al comune termine [...] , sicché è possibile avere un gran numero di nomi nuovi. Alcuni finiscono per essere favoriti. Nelle carte fiorentine del 1260 appaiono nomi longobardi come Alipertus, Anselmus, Prandus, Lampertus; di tradizione franca come Albertus, Aldobrandinus ...
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* La voce enciclopedica Lingua scritta è stata ripubblicata da Treccani Libri con il titolo Italiano, parlare, scrivere, arricchita e aggiornata da un contributo di Giuseppe Antonelli.
La scrittura è [...] verso l’italiano moderno si debba ad ➔ Alessandro Manzoni, proprio nel solco di uno svecchiamento in direzione del parlato fiorentino: dunque, ancora una volta, a uno scrittore.
È difficile cogliere tracce di una trasmissione orale, attraverso la ...
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GAZA, Teodoro
Concetta Bianca
Figlio di Antonio, nacque a Salonicco probabilmente intorno al 1408-10. Suoi fratelli furono Andronico, Giorgio e Demetrio.
Se il luogo di nascita del G. è confermato dal [...] Aragona, II, Milano 1947, pp. 3-5; E. Garin, Le traduzioni umanistiche di Aristotele nel secolo XV, in Atti e memorie dell'Accademia fiorentina di scienze morali "La Colombaria", s. 2, I (1947-50), pp. 75-81; C. Pizzi, La grammatica greca di T. G. ed ...
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fiorentina
s. f. [dall’agg. fiorentino]. – 1. Speciale contenitore usato per separare liquidi immiscibili, munito in basso di un sifone, attraverso il quale si scarica il liquido più pesante, in alto di un rubinetto, per l’uscita del liquido...