La d. nasce nel 19° secolo con ritardo rispetto alla linguistica tout court, e non soltanto perché ne forma un sottoinsieme ancillare, dedito all'indagine sulle varietà (di frequente segnate da inferiorità [...] una distinzione scientifica, ossia fenomenologica e antropologica, tra esso e lingua, come piattaforma per la sua tesi ''fiorentina''.
A rigor di termini, tutta la linguistica genetica, per non dire più ampiamente comparativa, avrebbe potuto finire ...
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La fonetica linguistica è lo studio dei suoni (o foni; ➔ fonetica articolatoria, nozioni e termini di) prodotti dai parlanti nell’atto di pronunciare una lingua. Ciò non esaurisce la totalità dei suoni [...] di appropriazione; non si tratterà mai di passiva e automatica esposizione all’ambiente.
La vicenda attraverso cui il fiorentino è assurto a varietà di riferimento, nel contesto delle varietà italiane, è ben nota, benché non agevolmente riassumibile ...
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L’italiano di Milano si può definire come una sottovarietà galloitalica dell’➔ italiano regionale settentrionale (che esclude cioè l’italiano regionale del Triveneto). La sua fisionomia va collegata ai [...] marcata regionalmente e «si avvicina di più all’italiano» (Antonini & Moretti 2000: 73), anche rispetto alla varietà fiorentina. Nel 2010 a Milano la generazione più giovane ha solo l’italiano come lingua della socializzazione primaria, anche se ...
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GENTILE, Luigi
Carlo D'Alessio
Nacque a Macerata il 5 ag. 1851 da Vincenzo e Vittoria Biroresi. Iscrittosi all'Istituto di studi superiori di Firenze, fu allievo di A. Bartoli, che lo chiamò, dopo il [...] G. morì a Firenze il 4 luglio 1921.
Oltre ai lavori già citati, del G. si ricordano: Le facezie di Poggio Fiorentino nuovamente tradotte, in Rivista critica della letteratura italiana, I (1884), 2, pp. 56 s.; "Carlo Mainetto": frammento di un cantare ...
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FRANZONI, Diodato
Lucinda Spera
Non si hanno notizie biografiche riguardanti questo grammatico vissuto nel XVII secolo. Poco si può dedurre dagli indizi presenti nell'unica opera che di lui ci è rimasta, [...] lo più stancamente" quelle di Gian Giorgio Trissino (Vitale, p. 75) è la scelta di chiamare "italiana" la nostra lingua (non fiorentina, né toscana, dunque), per l'impossibilità di "attribuire a una sola provincia quella lode, che a tutta l'Italia ...
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Il monottongo è un’articolazione vocalica stabile caratterizzata da un unico timbro, in opposizione alle articolazioni vocaliche che mostrano un cambiamento qualitativo nel corso della loro produzione [...] infine monottongato in [a] in sardo (Lausberg 19762: 249-250). L’assenza di dittongamento degli esiti monottongati di au in fiorentino e in italiano dimostra che il monottongamento di au è posteriore al dittongamento di ŏ in [wɔ] in sillaba aperta (c ...
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I suffissi sono ➔ affissi (tecnicamente, morfi legati), cioè elementi non liberi con funzione flessiva oppure derivazionale che nel formare una parola si aggiungono alla parte finale di una radice o di [...] italiana ce ne sono anche alcuni di origine non toscana (per es., -aro, gruppettaro; -ozzo, predicozzo) o non fiorentina (per es., -arello / a, bustarella, pennarello).
La maggior parte dei suffissi di origine straniera proviene dal francese (per ...
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In alcune ➔ varietà di italiano si osserva la presenza di ➔ consonanti scempie laddove l’italiano standard presenta consonanti doppie. Questo fenomeno è in genere riconducibile a caratteristiche dialettali [...] determinativo, sono in effetti tradizionali in un’area molto ristretta, che coincide sostanzialmente con la zona fiorentina. Nella stessa Toscana, infatti, è prevalente un sistema che differenzia le preposizioni articolate preconsonantiche, con [l ...
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MANDOSIO, Carlo
Enrico Renna
Nacque a Roma il 22 ag. 1682 e fu ammesso nella Compagnia di Gesù l'11 maggio 1702. Dal 1711 - anche se, per la precisione, il suo nome figura ufficialmente nell'elenco [...] a cura di Antonio Maria Sandrone. Tra gli estimatori dell'opera si può annoverare anche Giacomo Leopardi (Note ai Canti, per l'edizione fiorentina del 1831, canzone VII [Alla Primavera], I, 5).
Il M. morì a Prato il 4 o l'11 genn. 1736.
Fonti e Bibl ...
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Niccolò Tommaseo (Sebenico 1802 - Firenze 1874) iniziò i suoi studi a Spalato, in seminario, per proseguirli a Padova, dove si laureò in legge nel 1822 e si dedicò all’approfondimento e al perfezionamento [...] per il resto della sua vita, sono testimoniati anche dai carteggi (particolarmente importante quello col Capponi). Il periodo fiorentino fu caratterizzato da una costante ricerca di lingua, una lingua «comune» e «viva» da praticare effettivamente in ...
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fiorentina
s. f. [dall’agg. fiorentino]. – 1. Speciale contenitore usato per separare liquidi immiscibili, munito in basso di un sifone, attraverso il quale si scarica il liquido più pesante, in alto di un rubinetto, per l’uscita del liquido...